Dal verde lussureggiante dell’estate australe alle nevicate invernali, le montagne del Sudafrica offrono esperienze outdoor uniche in ogni stagione. Drakensberg, Magaliesberg e Cederberg: tre destinazioni spettacolari dove natura, cultura e adrenalina si incontrano.
Sudafrica.

Un paesaggio diverso per ogni stagione
Mentre l’inverno avanza nell’emisfero nord e le Alpi si coprono di neve, il Sudafrica si veste di verde e invita a riscoprire la montagna in chiave opposta. Qui, tra novembre e marzo, la natura si risveglia con energia: sentieri fioriti, cascate impetuose e cieli tersi diventano il palcoscenico ideale per escursioni, sport outdoor e viaggi rigeneranti. Ma c’è molto di più oltre la celebre Table Mountain. Il Paese custodisce un mosaico di paesaggi verticali che raccontano biodiversità, geologia e cultura millenaria. Dai “monti dei draghi” del Drakensberg alle dolci colline del Magaliesberg, fino ai canyon infuocati del Cederberg, le montagne sudafricane offrono esperienze autentiche, sorprendenti e profondamente diverse tra loro. Un invito a rallentare, respirare e lasciarsi guidare dalla natura, in un viaggio che cambia volto a ogni stagione.

Drakensberg: trekking tra cascate, pitture rupestri e vette leggendarie
Patrimonio UNESCO dal 2000, le leggendarie Drakensberg Mountains – il cui nome in Zulu “uKhahlamba” significa “barriera di lance”, in riferimento alle pareti montuose appuntite – dominano la scarpata orientale del Paese e rappresentano la catena montuosa più più lunga e alta del Sudafrica: si estendono per oltre 1.000 km, da nord-est (Limpopo/Mpumalanga) fino a sud-ovest (Eastern Cape), formando una sorta di sorta di spina dorsale lungo il margine orientale del paese, e il Il picco più elevato, Thabana Ntlenyana, al confine con il Lesotho, raggiunge i 3.482 metri. Le pareti imponenti, le sporgenze rocciose vertiginose, gli altipiani ondulati che nascondono cascate e valli profonde rappresentano un paradiso per gli escursionisti, che possono scegliere tra tranquille passeggiate lungo le pendici del Cathedral Peak fino ad ascensioni impegnative sull’Amphitheatre o al Giant’s Castle.
Tra le ultime aggiunte, un nuovo percorso di trekking in modalità “slackpacking” chiamato Northern Drakensberg Nature Way: 55 km suddivisi in quattro tappe, dove il proprio zaino principale viene trasportato direttamente nei luoghi di pernottamento; un modo più accessibile per esplorare le montagne, grazie al comfort e alla logistica facilitata. Lungo i sentieri si incontrano torrenti impetuosi, cascate (tra cui le Tugela Falls, le più alte del continente), oltre 2.000 specie di vegetali tra cui splendidi fiori selvatici e una fauna sorprendente, composta da antilopi, aquile nere africane, felini come caracal e servalo, ma anche rare specie di leopardo. Le Drakensberg sono anche impregnate di storia culturale: le loro pareti di arenaria e grotte conservano oltre 35.000 pitture rupestri dei San, risalenti a migliaia di anni fa, e conferiscono alle montagne un’atmosfera quasi reverenziale.

Magaliesberg: natura, sport e fauna per tutta la famiglia
Con un’ora di macchina da Pretoria o meno di due ore da Johannesburg si raggiunge il Magaliesberg, una delle catene montuose più antiche del pianeta: formatosi quasi due miliardi di anni fa come margine dell’antico bacino del Bushveld Igneous Complex, la più grande intrusione magmatica del mondo, presenta contorni dolci, colline erbose, boschi, praterie e grotte antiche che creano un ambiente ricco di biodiversità, caratteristica riconosciuta con la nomina a riserva della biosfera UNESCO nel 2015. Si tratta di una meta accessibile per gite in famiglia, tra birdwatching, voli in mongolfiera e sport d’avventura, tra cui la zipline di Magaliesberg Canopy Tour e il rock climbing, con oltre 1.000 vie tracciate e pareti di quarzite con ottima aderenza. Merita una tappa anche il De Wildt – Ann van Dyk Cheetah & Wildlife Centre: nato nel 1971 come progetto di conservazione dedicato al ghepardo, nel tempo è diventato un modello internazionale per la tutela di specie minacciate come il king cheetah, il licaone africano e la iena bruna.

Cederberg: canyon, bouldering e notti sotto le stelle
Da est a ovest, a due ore di macchina a nord di Cape Town le montagne del Cederberg, parte del Cape Floral Kingdom, una delle più ricche biodiversità vegetali al mondo, offrono un’esperienza decisamente diversa. Si tratta di un paesaggio più arido, modellato dal vento e dal tempo in formazioni di arenaria frastagliate, canyon profondi e archi naturali di roccia. La vegetazione è unica, con cespugli di rooibos endemici, protee, succulento del Karoo e imponenti cedri Clanwilliam che danno il nome alla zona, mentre la fauna comprende babbuini neri, cervi, rettili, uccelli e specie rare come il pesce giallo di Clanwilliam, la lucertola armadillo e la rana fantasma del Cederberg. I sentieri, la maggior parte dei quali è percorribile previo permesso rilasciato da CapeNature, attraversano fiumi, vallate e scogliere color ocra che brillano al mattino, si scaldano con la luce del tramonto e incantano di notte.
Tra i più iconici spiccano il Wolfberg Cracks e il Wolfberg Arch – che conduce a un’enorme arcata di pietra, simbolo del Cederberg -, quello per le Disa Pools, ideali per un’escursione più tranquilla tra corsi d’acqua e piscine naturali, e il Maltese Cross Trail, un cammino di circa 7 km che culmina con la vista di una colonna di roccia alta oltre venti metri. Gli escursionisti più esperti possono affrontare il Central Cederberg Circuit, un trekking di più giorni (60–70 km) che attraversa il cuore selvaggio della riserva, tra altopiani, grotte con pitture rupestri dei San e notti in lodge di lusso come Cederberg Ridge, Klein Cederberg e Bliss & Stars o in tenda sotto un cielo stellato tra i più limpidi del Paese che ne fanno una meta prediletta per l’astroturismo. Le attività sportive che si possono praticare sono infinite, ma il Cederberg è rinomato soprattutto per il bouldering: Rocklands è la mecca assoluta nel sud del mondo per questa disciplina. Oltre alla bellezza dei paesaggi, ciò che rende unica l’escursione nel Cederberg è la sensazione di isolamento e libertà: chilometri di natura incontaminata dove il silenzio, il vento e i colori della roccia diventano protagonisti assoluti.

Quattro stagioni, mille volti della montagna sudafricana
Ogni stagione è buona per un viaggio outdoor sulle montagne sudafricane. L’estate australe, da dicembre a febbraio, porta verde rigoglioso e temporali pomeridiani a ricordare la forza della natura. L’autunno, da marzo a maggio, offre luce limpida, aria frizzante e cieli tersi che invitano a lunghe passeggiate. In inverno, da giugno a fine agosto, possono presentarsi anche intense nevicate, che rendono il paesaggio unico. In primavera, da settembre a novembre, le pendici si ricoprono di un tappeto di fiori selvatici nel fynbos e nelle zone alpine. Ogni stagione non cambia solo la tavolozza visiva, ma anche il comportamento della fauna, il carattere dei sentieri e le opportunità di avventura. Il volto delle montagne è sempre in movimento, e invita a tornarci più volte.
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Photo courtesy of AIGO Ufficio Stampa




