Qui Val di Fiastra, vincitore del Bando PNRR Borghi con un finanziamento di oltre 2 milioni di euro, è un progetto di rigenerazione e valorizzazione del grande patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti nei piccoli Comuni di Ripe San Ginesio, Loro Piceno e Colmurano e dell’intero territorio della vallata del Fiastra

Marche, Italia
Qui Val di Fiastra è un progetto che deriva da un innovativo processo partecipato avviato nel 2020 all’interno di Borgofuturo, Festival della sostenibilità a misura di borgo. Mira ad incentivare la partecipazione sociale e culturale attiva e di chi abita i luoghi e la generazione di una consapevolezza ambientale e quindi a contrastare l’abbandono dei piccoli comuni attraverso 15 interventi concreti sul territorio.
La collaborazione con tre università italiane
Qui Val di Fiastra è realizzato con la collaborazione di tre università italiane. In particolare, il Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna supporterà lo sviluppo di un Osservatorio del Paesaggio dove sono previste azioni di mappatura paesaggistica, in sinergia con la governance territoriale e l’apertura di uno sportello di cittadinanza.
Attività di Educazione al patrimonio e al territorio con le scuole della vallata saranno co-progettate con l’Università di Macerata, dipartimento di Studi Umanistici.
Infine, la Scuola di Architettura dell’Università di Camerino collaborerà con una rete di oltre venti associazioni della Regione Marche per la progettazione e costruzione di Errante, un’Unità Mobile per i servizi socio-culturali in vallata.
Il progetto e la partecipazione condivisa
Qui Val di Fiastra nasce con Borgofuturo – festival della Sostenibilità a misura di borgo nato nel 2010 a Ripe San Ginesio – e in particolare all’interno di Borgofuturo+, iniziativa realizzata nel biennio 2020-2022 attraverso un’azione coordinata tra l’omonima associazione, le amministrazioni della Val di Fiastra e i ricercatori e progettisti di Inabita, laboratorio di rigenerazione territoriale.
Attraverso Borgofuturo+ si è infatti avviato un processo di partecipazione condivisa tra le comunità del territorio, che hanno discusso e affrontato i temi della sostenibilità e della qualità della vita in maniera partecipata. All’iniziativa hanno collaborato oltre 100 realtà locali della vallata, e ne sono scaturite una serie di proposte finalizzate a favorire la rigenerazione locale, oggi alla base del progetto Qui Val di Fiastra.
L’obiettivo del progetto Qui Val di Fiastra è dunque quello di invertire la tendenza all’abbandono dei piccoli borghi attraverso la partecipazione attiva di chi abita i luoghi, le attivazioni culturali, la generazione di una consapevolezza ambientale e di opportunità occupazionali.
Gli interventi di rigenerazione
Le richieste del bando Borghi PNRR sono state declinate in 15 interventi di rigenerazione e innovazione che hanno lo scopo di contrastare le principali criticità e vulnerabilità della vallata.
Un’azione congiunta sul territorio che prevede, in primo luogo, l’attivazione di quattro spazi fisici destinati alla conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio locale immateriale, delle tradizioni produttive e artigianali e dei saperi del territorio.
A ciò si aggiungono delle infrastrutture territoriali, in particolare la creazione dell’unità mobile Errante che supporterà le attività socioculturali della vallata e della regione Marche, che verrà messa a disposizione di tutte le associazioni e realtà culturali che vorranno utilizzarla, e l’implementazione dell’Anello del Fiastra, un percorso di trekking culturale, di mobilità lenta e conoscenza territoriale che tocca i sei centri storici della Val di Fiastra.
Alle infrastrutture territoriali si affiancano quelle immateriali, con la messa a punto di sistemi digitali e gestionali capaci di mettere in relazione luoghi e utenti della vallata. In particolare, la sperimentazione di un ecosistema di vallata che mira all’integrazione di servizi diversi in un’unica piattaforma per abitanti e visitatori e una rete museale per coordinare la gestione dei piccoli spazi museali locali.

Eventi culturali per raccontare la storia di Borgofuturo
Infine, gli interventi di progetto verranno promossi attraverso l’attivazione di residenze artistiche ed eventi culturali nei diversi borghi, a cui si aggiungono attività formative che puntino alla riconnessione dei più giovani con il territorio attraverso l’apprendimento di valori, pratiche e conoscenze che ne garantiscano la valorizzazione e la preservazione nel tempo.
Inoltre, un film documentario racconterà la storia di Borgofuturo, associazione e movimento che ha dato origine al progetto Qui Val di Fiastra.
Il senatore Guido Castelli, Commissario Straordinario del Governo per la Ricostruzione post-terremoto nelle Marche, ha dichiarato: “Abbiamo bisogno di più progetti come Qui Val di Fiastra. Per rigenerare il territorio e contrastare l’abbandono dei piccoli comuni è fondamentale riattivare quelle reti sociali e culturali che animano il quotidiano delle comunità di queste vallate. Di particolare pregio le attività rivolte ai più giovani: è attraverso la consapevolezza delle proprie radici che si sviluppa un sano e autentico amore per il territorio, capace poi negli anni di ispirare quella cura e quell’attenzione di cui l’Appennino centrale ha bisogno per proseguire nel segno della rinascita“.
Photo courtesy of Maria Chiara Salvanelli | Press Office & Communication