
Certo, non una tragedia immane come quella che stiamo vivendo in questi giorni, ma nell’ottobre di due anni fa, una tempesta abbattutasi sulle Dolomiti rase al suolo oltre 42 milioni di alberi. Un disastro ecologico, da cui è scaturita un’idea per utilizzare tutto quel legname e per dare vita a nuovi alberi. Così è nato Vaia Cube, un amplificatore per smartphone che non ha bisogno di energia

Milano, Italia.
Federico Stefani, Paolo Milan e Giuseppe Addamo sono i tre giovani imprenditori under 30 (inseriti nella prestigiosa classifica dei “100 giovani leader del futuro” stilata da Forbes Italia per il 2020 nel settore “impresa sociale”) che hanno dato vita a Vaia Cube, un amplificatore passivo, che non ha bisogno di nessun tipo di energia per fare il suo “lavoro”: amplificare quanto si sta ascoltando sul proprio smartphone. Si chiama Vaia come il nome che venne dato alla perturbazione che tra il 26 e il 30 ottobre 2018 ha interessato il Triveneto, causando la più grande catastrofe forestale italiana degli ultimi 50 anni con la completa distruzione di circa 42.525 ettari di foresta e lasciando circa 8.5 milioni di metri cubi di legname a terra! Legno massello pregiato come quello dell’abete della Val di Fassa, un tipo di abete rosso usato da sempre per costruire i violini, la cui struttura particolare è in grado di amplificare il suono.
Spiegano i tre: “Con Vaia Cube abbiamo trovato una soluzione concreta alla problematica di tutti questi alberi abbattuti e ormai inutilizzabili per le grandi strutture che lavorano il legno: creare un oggetto di design che potesse lanciare un messaggio forte: amplificare ulteriormente il grido di aiuto della natura e mantenere alta l’attenzione sul cambiamento climatico, creando allo stesso tempo un progetto di lavoro sostenibile in ambito locale”.

Infatti la cassa viene realizzata da artigiani e falegnami del luogo e nelle Dolomiti il team della Vaia sta coinvolgendo chi si occupa delle foreste pubbliche per la piantumazione di nuovi alberi, perché il territorio oggi presenta notevoli dissesti idrogeologici ed è a rischio frane a causa della deforestazione. Per questo verrà piantato un nuovo albero per ogni Cube venduto per far rinascere così la foresta La prima piantumazione avverrà a inizio estate 2020, dato che è stato già stato raggiunto e superato il primo obiettivo prefissato di 5000 alberi – si è già arrivati a 5200 – da piantare.
Ogni Cube presenta una spaccatura che segue la venatura naturale del legno quando è stato spezzato alla furia del vento. Una scelta fatta con l’obiettivo di far capire cosa è successo quel giorno e portare così dentro le case un segno tangibile della foresta ferita. Ciò comporta che ogni pezzo realizzato sia unico: nessuno è uguale all’altro.
“Quando si decide di comprare Vaia Cube, si sta comprando un prodotto che viene da quel preciso territorio con il legno caduto proprio lì e lavorato da un falegname della zona”, concludono i tre fondatori. “Si diventa quindi parte di un circolo virtuoso, dando un supporto concreto e importante”. Vaia Cube costa 52 euro (spedizione compresa), può essere ordinato sul sito che trovate qui sotto.
Sito: https://www.vaiawood.eu/
FB: https://www.facebook.com/therealvaia/
YT: https://www.youtube.com/channel/UCPtTJEh97yiEMm-vE_Ux3Aw