Passeggiate nella natura, shopping e percorsi artistici per l’estate del capoluogo valdostano che si prepara a festeggiare, il prossimo anno, i duemila anni dalla sua fondazione. E il 2025 sarà un anno da ricordare anche per Pila, la cosiddetta montagna di Aosta, che sta ultimando il collegamento con Cima Cuis a 2730 metri e la nuova stazione a monte a forma di stella
Pila (AO), Italia.
Dal Monte Bianco al Cervino, dal Gran Paradiso e al Grand Combin, a Pila lo sguardo si perde sui giganti, le cime di oltre quattromila metri d’altezza che si stagliano all’orizzonte (pila.it). In meno di venti minuti di impianti da Aosta si sfiorano i duemila metri tra pascoli, boschi e rare costruzioni.
Una destinazione ideale per chi ama immergersi nella natura e nella tranquillità della montagna senza tuttavia abbandonare del tutto i comfort di una città come appunto questa piccola Roma alpina che si prepara a festeggiare, il prossimo anno (il 21 dicembre 2025), i duemila anni dalla anni dalla sua fondazione.
Sport nella natura
La giornata a Pila è scandita dai ritmi della natura. Qui si passeggia in total relax tra prati, pascoli e boschi di abeti, con itinerari anche in piano, come quello che raggiunge il piccolo eremo di San Grato; ci si rinfresca sulla riva dei piccoli laghi alpini come lo Chamolé prestando orecchio ai richiami delle marmotte e ammirando genziane, botton d’oro e rododendri in piena fioritura e si esplora il territorioa bordo di mountain bike anche elettriche. Il bike park di Pila conta su una ventina di tracciati di diversi livelli di difficoltà, compresa la discesa freeride Les Fleurs Aosta, e discese downhill.
Per i più piccoli (dai 6 ai 12 anni) che volessero avvicinarsi al mondo mtb in sicurezza, il 24 e il 25 agosto è previsto un open day, un corso gratuito con prenotazione obbligatoria tenuto dai maestri di Aosta Valley Freeride e Three Season Bike (per informazioni: info@pila.it). Non mancano escursioni organizzate, persino al tramonto, come quelle messe in calendario da Trekking Habita per il 27 luglio e il 3 agosto con partenza alle 17.00 per godersi le luci del crepuscolo con vista su Aosta.
Fontina in tempura e vitigni autoctoni a 1800 metri di altezza
Alla chiusura degli impianti il silenzio avvolge la località e, mentre le luci a valle illuminano il capoluogo, si ricaricano le energie con le delizie della cucina valdostana. Tutti i mercoledì di luglio e agosto, nell’area pic-nic all’arrivo della telecabina, si può partecipare a un aperitivo speciale: l’azienda Grosjean Vin propone un percorso di degustazione guidato da sommelier per 20 euro a partire dalle 17.30 (per informazioni: info@grosjeanvins.it).
A Pila non mancano neppure le proposte più ricercate che ripropongono i sapori della tradizione in chiave attuale. Tra gli indirizzi segreti meglio custoditi dai locali c’è quello del Ristorante Yeti (yetipila.it), un locale con quasi trentacinque anni di storia dove la proprietaria, Katia Albanese, sa consigliare il migliore abbinamento tra le proposte della cucina e le oltre cinquecento referenze scelte per la cantina del locale con un occhio di riguardo verso i vitigni autoctoni, ai piccoli produttori e alle realtà del territorio. Meglio prenotare con qualche giorno di anticipo soprattutto in alta stagione. Il menù degustazione di cinque portate costa 45 euro (65 euro con i vini in abbinamento), ma non mancano proposte interessati alla carta.
Nuovi orizzonti
A Pila fervono i lavori. Entro il 2025 è prevista la costruzione di un nuovo impianto di risalita che, in mezz’ora circa, porterà i turisti da Aosta in vetta, rendendo la montagna ancora più accessibile a un pubblico più vasto e non necessariamente sportivo. Con altri due tronconi di cabinovia a dieci posti (il primo, quello più in alto, sarà pronto a dicembre) sarà infatti collegata l’attuale stazione di arrivo a Pila, che verrà ridisegnata, con la Cima Cuis 1 a 2730 metri di altezza, dove verrà aperta una panoramica stazione di arrivo (“La Stella del Cuis”).
Il nuovo centro servizi sarà caratterizzato da un peculiare disegno a stella con le punte orientale verso i diversi 4mila metri che si ammirano dal punto panoramico e ospiterà diversi punti ristoro. Guardando al futuro, l’obiettivo ultimo tornato recentemente di attualità, è quello di collegare Cima Cuis con Cogne in altri 16 minuti di telecabina, ampliando così l’offerta turistica di Aosta che potrà così unire grazie a una sola infrastruttura, le proposte culturali e lo shopping della città, la montagna pura i Pila e le proposte benessere di Cogne.
Shopping e opere d’arte
La comodità di avere Aosta a portata di cabinovia permette poi, quando il meteo non è favorevole, di fare shopping tra botteghe di formaggi e salumi a chilometro zero (come Erba Voglio, locale della centralissima via Sant’Anselmo nato per la volontà del proprietario di tracciare, per così dire, tutto il percorso dell’erba nei prodotti del territorio), cantine e distillerie dove acquistare il genepy, liquore locale a base di Artemisia. Da non perdere poi la visita al sorprendente criptoportico forense e alla collegiata di Sant’Orso dove ammirare gli affreschi del sottotetto risalenti all’anno Mille e i capitelli del chiostro, unico chiostro istoriato del medioevo alpino e preziosa testimonianza dell’arte romanica.
Fino al 15 settembre, inoltre, con l’esposizione “Redditus, il ritorno” sono ospiti della collegiata due capitelli originariamente parte del chiostro, venduti dai canonici a privati e infine acquisiti nel 1887 da Palazzo Madama a Torino. I due capitelli protagonisti dell’esposizione si distinguono per la colorazione originaria, bianca, al contrario quelli presenti nel chiostro che all’epoca della Controriforma furono ricoperti di una colorazione nera.
Photo courtesy of Consorzio espace di Pila