Antologia (2013-2023): Dieci anni di opere di Patrizio di Massimo in mostra a Jesi

Antologia (2013-2023): Dieci anni di opere di Patrizio di Massimo in mostra a Jesi

Scritto da Sara Scattolini on . Postato in Appuntamenti, Cultura

Un viaggio straordinario attraverso l’arte di Patrizio di Massimo che invita a riflettere sulle emozioni che attraversano la nostra vita e sulle loro espressioni più intime.

Jesi, Marche

Un percorso espositivo che racconta la parte più intima dell’artista

Inaugurata a Jesi, la mostra “Antologia (2013-2023)” di Patrizio di Massimo, artista jesino di fama internazionale: dieci anni racchiusi in venticinque dipinti di prevalenza di grande formato che raccontano la vita più intima dell’artista.

Il percorso espositivo, a cura di Massimo Vitangeli e Ludovico Pratesi, si sviluppa attraverso i nuclei tematici che hanno caratterizzato il lavoro di PdM: gli “Autoritratti”, i “Ritratti di famiglia”, i “Litigi”, i “Ritratti”, le “Storie d’amore”, e gli “Esoterici”.

La mostra è visitabile fino al 3 settembre in un duplice scenario, quello di Palazzo Pianetti e Palazzo Bisaccioni e grazie alla collaborazione tra i Musei Civici e la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi che ha permesso alla città di Jesi di ospitare la prima mostra antologica di PdM, e ridare lustro quindi al patrimonio storico artistico del territorio grazie ad un’artista così famoso nato proprio nella città di Jesi.

Un sensibile ricettore del paesaggio culturale marchigiano grazie all’artista jesino

L’ampia  personale di Patrizio di Massimo, è l’espressione della volontà delle istituzioni culturali jesine di valorizzare artisti nati o strettamente legati alle Marche che hanno maturato un’esperienza all’estero, facendosi così portatori di nuovi stimoli e riflessioni per la cittadinanza sia locale che regionale. Una delle mission dei Musei Civici è quella infatti di essere un sensibile ricettore del paesaggio culturale marchigiano: la mostra di Patrizio di Massimo ha lo scopo di  far riscoprire alla città delle personalità artistiche capaci di offrire una nuova visione sul patrimonio dei luoghi delle proprie radici”, spiega Massimo Vitangeli, curatore della mostra a Palazzo Pianetti .

Lo sguardo della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi è ormai da diversi anni rivolto alla scoperta, alla promozione e alla valorizzazione del panorama contemporaneo nazionale e internazionale, rendendo possibile l’incontro dell’arte con la comunità locale e con un pubblico più vasto. Questa importante monografica di Patrizio di Massimo svela il volto più affascinante dell’arte capace di interpretare la contemporaneità con uno sguardo rivolto alla storia dell’arte, all’interno di un programma espositivo legato al rapporto privilegiato con il contemporaneo”, aggiunge Ludovico Pratesi, curatore della mostra a Palazzo Bisaccioni.

I principali nuclei tematici della mostra di PdM

Nei dipinti di PdM troviamo spesso una narrazione che tende a teatralizzare i momenti quotidiani della vita familiare e come lo stesso artista ci racconta, l’arte gli permette di ammettere le sue frustrazioni, l’essere vulnerabile e grazie alla pittura riesce ad esprimere la libertà di osare e di mettere in discussione i canoni che la società al tempo d’oggi ci impone.

In “No more nappies”, l’artista ci svela un’eterea visione domestica, fatta di sereni momenti di quotidianità e complicità che riflette un ordinario ritratto di famiglia. Lo è anche in “Diana e Nicoletta”, dove madre e figlia vengono avvolte da una impercettibile luce surreale che drappeggia qualsiasi cosa incontri: tessuti, incarnati, capelli e anche lo spazio che la circonda.

Nella sezione dei “litigi”, molto spesso è la famiglia d’origine ad essere messa in scena, perché di scena vera e propria si parla. Dichiara PdM “per i cicli dei litigi coordino i miei affetti, organizzo shooting e li faccio sudare anche se in realtà ho già in mente l’immagine che voglio riprodurre”; Un regista della pittura che crea la scena prima di riportarla su tela.

Le opere realizzate in esclusiva per la mostra a Jesi

In occasione della mostra a Jesi esposto alla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, PdM ha realizzato un “autoritratto” che come lui stesso definisce, è un testamento di solitudine, la solitudine che lo accompagna nei momenti più intimi per tutta la vita, ma allo stesso tempo rappresenta la voglia di accompagnarsi a un personaggio che sceglie per la sua libertà, il suo carisma e per il rispetto e l’ammirazione che prova nei suoi confronti.

Un’altra opera realizzata in occasione della mostra, è un grande trittico ispirato alla “Deposizione” di Lorenzo Lotto, presente proprio nella collezione di Palazzo Pianetti.

In mostra troviamo inoltre un’installazione di 14 ceramiche dipinte a mano, decorate con foglia e riempite con acqua che raffigurano l’erotismo nella sua espressione più sarcastica. “Nipson anomemata me monan opsin” il nome di questa opera che vuole porre l’attenzione sull’erotismo come coscienza dell’uomo che invita ad esplorare inedite ed estreme emozioni.

La realizzazione della mostra è supportata dalla galleria T293 di Roma, e Monteverdi in Toscana. La mostra avrà luogo dal 23 aprile 2023 al 3 settembre 2023, presso Palazzo Pianetti dal martedì alla domenica con ingresso mostra di 5 euro, e a Palazzo Bisaccioni dal lunedì alla domenica con ingresso libero.

Per maggiori informazioni sull’artista, visitare il sito www.patriziodimassimo.com

Sara Scattolini

Marchigiana doc, nata e cresciuta in una piccola cittadina che affaccia sul mare, elemento indispensabile per la sua crescita, il porto sicuro dove rifugiarsi per ritrovare attimi di serenità. Curiosa per natura e appassionata di fotografia, le piace pensare che c’è sempre del bello da scoprire dietro l’angolo e magari immortalare quel ricordo per catturare l’emozione vissuta. L’amore per i viaggi resta la sua più grande passione, nata fin da piccola quando con la famiglia trascorreva le vacanze estive in campeggio in mezzo alla natura e si è consolidata negli anni delle superiori quando nel percorso formativo turistico progettava itinerari in giro per il mondo per clienti virtuali. Ispirandosi al Dalai Lama, uno dei suoi principi chiave è “una volta l’anno, vai in un posto dove non sei mai stato prima”, che non significa necessariamente prendere un aereo e attraversare l’oceano: ammirare un tramonto da mille sfumature seduti su una spiaggia di ciottoli bianchi vicino casa sa emozionare quanto un safari in Kenya o una notte nel deserto di Dubai, basta solamente riscoprire la vera essenza del viaggiatore.