Amerigo propone design ma anche arte

Amerigo propone design ma anche arte

Scritto da Elena Borravicchio on . Postato in Appuntamenti, Cultura

Matteo Perego

Il concept store Amerigo, in via Carlo Alberto a Monza, è stato protagonista di un’azione artistica che, notte tempo, ha tappezzato di “bello” i muri deturpati da scritte violente della città.

Monza (MB), Italia.

Il concept store di design a Monza

Amerigo è un concept store, dove il “concept” è più importante dello “store”. Il proprietario, l’architetto Matteo Perego, di Seregno, ti accoglie gentilissimo, con un sorriso e un look che trasudano passione per l’arte e il design. Si trova un po’ di tutto nel negozio dei topolini di Marcantonio che al posto del formaggio rubano una lampadina, degli specchi del progetto Toilet Paper di Cattelan e Ferrari con i rossetti tenuti in mano da braccia maschili (ammiccano al maschilismo) e mezzi visi di donna rovesciati con un trapano che esce dalla bocca (riferimento alla bulimia).

Prodotti personalizzati

Amerigo esiste da 5 anni. È forse l’unico concept store che tratta design anche come regalistica, arte e oggetti d’arredo. Il design è un buon ponte tra il gusto del bello e l’arte: la galleria ha un approccio intellettuale, in un negozio come il nostro entri anche senza grandi conoscenze culturali – spiega Matteo Perego Per una persona che entra in una galleria d’arte qui ne entrano 100. Il design ha un approccio più democratico. Facciamo scouting, non trattiamo grossi brand, offriamo personalizzazioni dei prodotti realizzate apposta per il negozio. Le friulane per esempio, ne scegliamo noi i velluti e i colori. Vendiamo anche box di alta cucina, con le ricette e gli ingredienti selezionati da chef stellati, per regalare un’esperienza, o fragranze per ambienti, libri di alta moda e così via. Mischiamo, giochiamo. Ci piace così. Monza è una buona piazza, ci avevano messi in guardia e invece. Abbiamo gli stessi avventori del 10 di Corso Como, per intenderci“.

Felice Battiloro

Ma nello store di via Carlo Alberto c’è anche spazio per l’arte. Appese alle pareti le grosse tele di Felice Battiloro, artista monzese di 34 anni, autodidatta, con la pittura nel sangue e un passato difficile. “Felice ritrae solo volti femminili e gioca con la classicità e la contemporaneità in chiave pop. Nei suoi volti non c’è mai l’occhio, mai lo sguardo, non vuole incontrare le persone nello sguardo: la sua arte è una rivincita sul suo passato che vuole superare per andare avanti – spiega ancora PeregoNei suoi quadri ci sono la Gioconda, la Venere di Botticelli, Frida. Abbiamo organizzato un evento di live painting, qui davanti al negozio, sulla via, che è stato un enorme successo. ll concetto di portare live painting in strada è un messaggio forte“. Felice Battiloro ha uno studio personale in via Bergamo e una sera in cui mi trovavo lì per caso ho avuto il piacere di assistere alla sua pittura live del volto di Frida Kahlo, accompagnato dalle note di Ludovico Einaudi di una bravissima musicista al suo fianco. Un’esperienza di estasi.

Azione artistica notturna

L’evento organizzato da Amerigo, nel corso del Fuori Salone della Design Week 2023, è il tassello finale di un’azione artistica cittadina che ha trovato spazio anche in tg e testate nazionali. “Ci era arrivata l’idea di sovrapporre il bello al brutto per le strade di Monza. Abbiamo presentato il progetto al questore di Monza, Marco Odorisio, che è un estimatore dell’arte. Quando abbiamo avuto l’ok abbiamo agito di notte: abbiamo coperto le scritte violente sui muri della città, con quest’idea: Il Bello sconfigge il Brutto. Abbiamo attaccato con lo scotch 160 manifesti raffiguranti la Venere di Botticelli rivisitata in chiave pop la prima sera, 140 la seconda settimana; i monzesi se li sono portati a casa tutti! Era quello che volevamo. I manifesti sono stati realizzati in collaborazione con l’associazione di ragazzi autistici Facciavista e affissi il 2 aprile, Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo“. Felice Battiloro è attualmente presente presso il MiMuMo (Micro Museo di Monza) in via Lambro 1.
Photo Elena Borravicchio

Elena Borravicchio

Torinese di nascita e monzese di adozione, avendo vissuto, nel mezzo, un pezzo di vita a Milano e uno ad Abu Dhabi, prende la vita con filosofia, come la sua laurea. Appassionata di sociale, educazione, teatro, danza e viaggi, non esce mai di casa senza penna e taccuino e pensa di non aver vissuto fino in fondo un’emozione se prima non l’ha trasferita sulla carta. Circondata di amici monzesi, ma soprattutto stranieri, si dedica con gioia alla sua famiglia e al mestiere di freelance.