Presentata, in occasione della Milano Fashion Week, la grande mostra che la Fondazione Museo del Tessuto di Prato dedica a Walter Albini, lo stilista pioniere assoluto del Made in Italy, padre nobile del prêt-à-porter e del total look

Sopra, ritratto di Walter Albini, 1973 ca.
Foto: Archivio Alfa Castaldi.
Foto grande in alto, Vogue Italia, aprile 1971. Collezione P/E
1971, Walter Albini per Montedoro.
Foto: Archivio Alfa Castaldi
Milano, Italia.
La grande mostra Walter Albini. Il talento, lo stilista, a cura di Daniela Degl’Innocenti ed Enrica Morini, andrà in scena presso la Fondazione Museo del Tessuto di Prato dal 23 marzo al 22 settembre 2024, per rendere omaggio al genio e pioniere assoluto del Made in Italy Walter Albini (1941-1983), a poco più di quarant’anni dalla sua prematura scomparsa.
Walter Albini. Il talento, lo stilista
La mostra Walter Albini. Il talento, lo stilista si presenta come una rilettura di tutto il percorso professionale di un protagonista della moda italiana tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Ottanta attraverso una sapiente e accurata ricerca, si è potuto tracciare un ritratto dello stilista, per molti quasi sconosciuto.
Il progetto espositivo
Per delineare l’intero progetto espositivo, si è partiti dalla Collezione Walter Albini del Museo del Tessuto, acquisita grazie a una cospicua donazione di Paolo Rinaldi, collaboratore di Albini, pervenuta tra il 2014 e il 2016: un patrimonio che comprende oltre 1.700 oggetti tra bijou, bozzetti, disegni, fotografie, documenti, libri, abiti e tessuti appartenuti allo stilista, che documentano gli interessi, la creatività e la grande capacità progettuale dello stilista.
L’esposizione è ancora più esaustiva e interessante grazie alla presenza anche importanti prestiti provenienti da istituzioni pubbliche come il Centro Studi e Archivio della Comunicazione (CSAC) dell’Università di Parma e Palazzo Morando | Costume Moda Immagine di Milano, e dai prestatori privati: Archivio A.N.G.E.L.O., Archivio Benedetta Canu, Collezione Carla Sozzani – Fondazione Sozzani, Collezione Doris Beretta, Collezione Enrico Quinto e Paolo Tinarelli, Collezione Francesco Campidori, Collezione Ilaria De Santis, Collezione Massimo Cantini Parrini, Collezione Simona Morini, Collezione Tiziana Vintageafropicks, Collezione Vito De Serio, Madame Pauline Vintage Archivio.
Tra i celebri fotografi che hanno dato accesso ai loro archivi per la mostra e il catalogo si ricordano Maria Vittoria Backhaus, Archivio Alfa Castaldi, Archivio Ballo&Ballo, Fiorenzo Niccoli, Franco Bottino – Archivio Storico Fondazione Fiera Milano, Fondazione Gian Paolo Barbieri, Aldo Liverani.
Fondamentale per l’attività di ricerca è stata la collaborazione con l’Archivio storico Camera Nazionale della Moda Italiana conservato presso l’Università Bocconi di Milano oltre all’importante patrimonio documentario su Walter Albini conservato presso lo CSAC di Parma.
La mostra
Per la prima volta la mostra affianca a materiali grafici – disegni, bozzetti, schizzi, fotografie, riviste di moda e documenti d’archivio – moltissimi abiti, accessori e tessuti spesso inediti e mai esposti, permettendo così di ricostruire l’intera storia creativa di Albini, dalle prime esperienze come illustratore e disegnatore di moda alle ultime collezioni degli anni Ottanta.
La mostra si sviluppa in tutti gli spazi del museo su una superficie di oltre 1.000 metri quadrati e, parallelamente alla carriera da stilista, approfondisce anche altri aspetti dell’estro creativo di Albini, come la passione per il teatro, per il cinema e per il design di interni.
Nella sala delle collezioni storiche al piano terra saranno ripercorsi gli anni della formazione, dagli esordi come disegnatore per riviste di settore alle collezioni unitarie, passando per le collaborazioni con Baldini, Krizia, Billy Ballo, Cadette, Paola Signorini, Princess Luciana, Glans, Annaspina, Cole of California, Ideacomo, Montedoro, Diamant’s, Misterfox, Sportfox, Basile, Callaghan, Escargot (dal 1959 al 1972).
Al piano superiore, vengono presentate le creazioni a marchio WA presentate a Londra, Venezia e Roma tra il 1973 e il 1974, e capi della seconda linea Misterfox.
Infine, nell’ultima sala espositiva del primo piano trovano spazio gli anni da 1975 al 1983 con l’Alta Moda, le collezioni realizzate in collaborazione con Trell, Mario Ferrari, Lanerossi e Lane Grawitz.
Il Museo del Tessuto
La mostra inaugura la programmazione culturale della Fondazione per l’anno 2024 e conferma ancora una volta l’importante ruolo del Museo del Tessuto di Prato nella valorizzazione del patrimonio tessile e moda italiano.
Nato nel 1975, il Museo del Tessuto è oggi il più grande centro culturale d’Italia dedicato alla valorizzazione dell’arte e della produzione tessile antica e contemporanea, portando avanti la memoria di una tradizione insita nella città di Prato fin dal Medioevo.
INFO
Per ulteriori informazioni e dettagli, consultare www.museodeltessuto.it/mostre/walter-albini-stilista/