Trieste, Italia.
Trieste è una città cara non solo agli italiani. Ha affascinato e ispirato scrittori, letterati e intellettuali di tutta Europa. Questi ultimi l’hanno scelta non solo come protagonista delle proprie opere, ma spesso come luogo in cui vivere. Trascorrere un weekend in questa città, considerata da sempre crocevia della cultura italiana e mitteleuropea, può essere una scelta che vale decisamente la pena di compiere.
Cosa visitare a Trieste? Il viaggio culturale può iniziare dal centro cittadino: qui sono collocate le tre statue dedicate a Italo Svevo, a Umberto Saba e James Joyce. I primi due erano triestini di nascita, Joyce, invece, di origine irlandese, amante della letteratura italiana, si trasferì a Trieste per lavoro. La statua di Svevo si trova in Piazza Hortis, quella di Saba in via San Nicolò e quella di Joyce sul ponte del Canal Grande.
L’itinerario può continuare sulle orme di Svevo: una tappa d’obbligo è quella allo storico caffè San Marco, dove lo scrittore si recava abitualmente. Si può poi proseguire verso la Biblioteca Civica di Piazza Hortis che oggi ospita il Museo Sveviano, qui infatti Svevo amava immergersi nella lettura e nella scrittura. Inoltre, un’altra tappa immancabile è la passeggiata al Giardino Pubblico di via Giulia, luogo di ambientazione di diverse scene dei suoi romanzi Una vita, Senilità e La coscienza di Zeno.
Se si desidera seguire le orme di Joyce a Trieste, bisogna cominciare dalla Berlitz School, di via San Nicolò, la scuola in cui Joyce insegnò inglese e che gli permise di conoscere Svevo. Quest’ultimo, infatti, lavorava nell’azienda del suocero e aveva l’esigenza di conoscere l’inglese. Entrò così in contatto con Joyce, il quale fu colpito dalle velleità artistiche di Svevo, fino ad allora ignorato dal pubblico e lo fece conoscere all’estero. Pare che proprio negli anni trascorsi a Trieste Joyce vide pubblicata la raccolta poetica Musica da camera e fu qui che trovò l’ispirazione per scrivere Gente di Dublino, una delle sue opere principali.
Ancora sulle tracce di Joyce, si può procedere al suo appartamento di Piazza Ponterosso o al caffè Stella Polare che frequentava abitualmente.
Infine, Trieste è la città di Umberto Saba che la celebrò in alcune poesie famose come Trieste o Città Vecchia. In queste e altre poesie, l’autore ha menzionato strade ormai rese celebri dai suoi versi: via Rossetti, via del Monte e via del Lazzaretto Vecchio. Inoltre, sono tappe interessanti la città vecchia, il ghetto dei suoi antenati ebrei, la sinagoga, il vecchio cimitero ebraico, e via San Nicolò, dove è possibile accedere alla libreria antiquaria che egli stesso gestiva. E anche per Saba non può mancare il caffè da lui più frequentato, il caffè Tommaseo.
Visitare Trieste significa intraprendere un viaggio culturale che rievoca abitudini e stili di vita passati, ma incastonati in paesaggi affascinanti e ancor oggi presenti e dominanti, primo fra tutti il mare. E chissà che, camminando in una città che trasuda aria letteraria in ogni angolo e vicolo, anche il viaggiatore passeggero non trovi qualche ispirazione per le sue opere future lasciandosi incoraggiare dai versi di Saba che scrisse “La mia città che in ogni parte è viva, ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita pensosa e schiva” (Dal Canzoniere, Trieste).
Maria Rosaria Matrone
rosaria@agendaviaggi.com
Per visitare Trieste più dettagli su TurismoFvg.it, numero verde 800 016 044.
In piccolo foto di piazza Unità d’Italia di Maurizio Valdemarin. Nelle polaroid: foto di James Joyce lungo il canale Ponterosso di Maurizio Valdemarin, foto della passeggiata Barcola e il castello Miramare di Marco Milani .
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