Mare mare mare… è la canzone di Luca Carboni che ora intoniamo entusiaste tutte insieme. Ebbene sì, questa volta ce l’abbiamo fatta, care amiche, dopo tanta attesa, finalmente Lara si decisa a comunicarci la meta del nostro viaggio: si va al mare. Un bel week-end all’insegna del relax, della storia e della cultura, nientedimeno che alle bellissime Cinque Terre nella Liguria di Levante. Evviva, detto fra noi potremmo ammirare la bellezza naturalistica del luogo e visitare le Cinque Terre in due giorni, con i suoi borghi caratteristici: Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, che si affacciano sul mare, e ammirare la splendida costa e i suoi panorami.
Arriviamo in mattinata a Monterosso al Mare e alloggiamo in una delle tante hospitality della zona.
Posati i bagagli, iniziamo il nostro viaggio con una tappa alla chiesa trecentesca di San Giovanni Battista; successivamente ci spostiamo al castello dei Fieschi e alla chiesa di San Francesco che presenta opere d’arte d’ inestimabile valore, tra cui tele di: Van Dick, Cambiaso, Piola e Guido Reni. E’ incredibile come i borghi abbiano mantenuto praticamente intatta la loro immagine e storia! Pranzo al sacco e nel primo pomeriggio partiamo alla volta di Vernazza. Ci soffermiamo a visitare una bellissima chiesa di stile romanico-genovese, Santa Margherita di Antiochia ed il famoso Santuario di Vernazza che conserva oltre a numerosi ex-voto, un dipinto della Madonna Nera con il Bambin Gesù. Rimaniamo estasiate dalle bellezza del luogo. Come sempre, al nostro viaggio non poteva certamente mancare un tocco di spiritualità.
Poi nel tardo pomeriggio la volta della terza perla delle Cinque Terre, Corniglia, dove andiamo a visitare la Chiesa di San Pietro, di stile gotico-genovese e l’oratorio dei Disciplinati, risalente al periodo settecentesco. E’ quasi sera e stanche ma soddisfatte, ci fermiamo a mangiare in uno dei tipici ristorantini della zona, la voglia di mangiare pesto e del buon pesce si fa sentire. Dopodichè torniamo alla nostra hospitality per organizzare la giornata seguente. La mattina dopo, sveglia presto, colazione e si parte alla volta di Manarola dove, seguendo le indicazioni di Lara, dobbiamo visitare la chiesa di San Lorenzo, la cui costruzione risale al 1338. Uscite dalla chiesa non possiamo fare a meno di soffermarci a guardare lo strepitoso panorama che il mare ci regala. Il tempo di quattro chiacchiere ed un panino ci avviciniamo alla nostra ultima tappa, Riomaggiore, dove visitiamo la chiesa di San Giovanni Battista e l’ Oratorio di Santa Maria Assunta che presenta un bellissimo Trittico quattrocentesco ed una statua lignea del Trecento, raffigurante la figura della Madonna.
Purtroppo la vacanza di soli due giorni ed il nostro tempo volge al termine ma un’abitante del luogo ci ricorda che oltre ai monumenti storici, dovevamo perderci per gli innumerevoli sentieri che permettono di ammirare lo splendido mare da una posizione privilegiata ed unica. Lo sapevate che c’è il Sentiero del Crinale, sentiero rosso o “Alta via delle Cinque Terre” lungo una quarantina di chilometri, il cui percorso inizia a Portovenere e arriva fino a Levanto?
O il Sentiero Azzurro, chiamato anche via dell’amore, è in assoluto uno dei più apprezzati percorsi pedonali di tutta la nostra penisola, soprattutto per gli indimenticabili scorci panoramici. Per non parlare dei sentieri più nascosti, quelli nell’entroterra. Peccato avere così poco tempo, risponde Lara, ritorneremo sicuramente con pi tempo la prossima volta per fare delle lunghe passeggiate nei sentieri del Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Il nostro viaggio, ahimè, volge al termine, torniamo a Monterosso al Mare. C’è ancora il tempo per una passeggiata al mare, per concludere il nostro fantastico week-end. Lara posta le nostre foto mentre ci avviciniamo alla spiaggia e ci lasciamo accarezzare i piedi dalle onde del mare, oggi piatto come una tavola. Anna, la più coraggiosa, decide, nonostante un’acqua primaverile tutt’altro che calda, di osare e si tuffa. E’ proprio bello lasciarsi cullare dalle onde del mare, anche se l’acqua fredda! Urla a noi che la stiamo a guardare sbigottite. Il tempo ad Anna di asciugarsi e a noi di toglierci la sabbia dalle scarpe e via tutte in auto. Mentre siamo in autostrada ci troviamo a pensare ai panorami bellissimi che avevamo appena lasciato e Lara ci ricorda che ieri il mare era come: una lavagna d’acciaio sconfinante senza interruzioni come se si saldasse al cielo, ma domani, forse, ritornerà vivo, increspato, palpitante, proprio come noi!D’altronde il mare sempre imprevedibile, proprio come la nostra vita! esclama Lara, mai uguale, mai monotona, ma sempre in continuo cambiamento.
Piatti tipici: farinata, panissa, torte di verdura, focaccia ligure e sgabeo, frittelle di fiori di zucca, trenette al pesto, budelline all’uso delle Cinque Terre, acciughe di Monterosso, cotolette di acciughe, muscoli ripieni delle Cinque Terre, totani, gianchetti, stoccafisso con bietole, torta di riso di Monterosso, pan dôce, bianco mangiare, canestrelli.
Vini: Cinque Terre Bianco, Cinque Terre Costa de Sera, Cinque Terre Costa de Posa, Cinque Terre Costa de Campu, Cinque Terre Sciacchetrà.
Daniela Bonanno Conti
Foto © Parco Nazionale delle Cinque Terre