Viaggiare in Sri lanka da Colombo a Kandy, da Dambulla a Trincomalee. Un viaggio, un racconto, alla scoperta di un paese dalla profonda natura mistica che ancora nasconde dei luoghi incontaminati dal turismo di massa
Colombo, Sri Lanka.
Arrivate a Colombo ci accolgono un caldo afoso e un’umidità indescrivibile. È mattina presto, il cielo è coperto da grosse nuvole grigie, si fatica a respirare. Per la prima volta mi trovo nel bel mezzo di una grande città asiatica: strade trafficate, venditori ambulanti di cibo fritto, intere famiglie su motorini, autobus colorati, monaci buddisti avvolti nei loro panni arancioni. Mi guardo attorno con stupore. Sono stanca, eccitata, inconsapevole del fatto che quello sarà il viaggio più significativo e importante della mia vita e che di lì a poco diventerò una persona molto diversa. Alcuni viaggi, se glielo permetti, ti cambiano per sempre. Viaggiare in un paese del terzo mondo richiede un continuo confronto con una realtà che mette in discussione le certezze, i principi su cui si basa la tua vita, le priorità di tutti i giorni, i bisogni, la percezione dei problemi. Alla fine ti senti più piccola, il mondo acquisisce sfumature meravigliose e, se sei pronta a vivere al cento per cento quel che ti capita, allora non potrai mai più essere la persona che eri prima.
IN VIAGGIO PER KANDY
Un modo comodo, efficiente e relativamente economico per vedere le meraviglie che offre lo Sri Lanka è il noleggio di un’auto con autista, che funga anche da guida. Vista la temperatura l’aria condizionata è d’obbligo.
Tuttavia budget limitato e sete d’avventura ci portano a scegliere di muoverci in autobus. Così chiediamo informazioni sul modo per raggiungere Kandy e corriamo verso il mezzo che ci viene indicato. Saltiamo sull’autobus ancora in movimento. Braccia sconosciute ci aiutano a salire, afferrano gli zaini e ci indicano un paio di sedili stranamente liberi. Fuori piove. Alcune statuette colorate di Buddha s’illuminano al ritmo di una musica curiosa e riflettono la loro luce sui volti degli altri passeggeri. Siamo le uniche turiste a bordo. Tutti ci guardano: occhi curiosi, sguardi timidi, sorrisi sinceri a cui rispondiamo con l’entusiasmo e la gratitudine di chi si sente il benvenuto in un paese straniero.
Quello per Kandy sarà solo il primo di una serie di viaggi in autobus nello Sri Lanka. Ognuno di essi si dimostrerà speciale e pieno di sorprese. Scopriremo, ad esempio, che gli autisti del posto viaggiano sempre a velocità folli e con le porte spalancate, oppure che quando sale un monaco buddista e si è seduti davanti è buona educazione cedergli il posto. In uno dei miei viaggi preferiti, dopo aver chiesto a un autista di poter andare in bagno, mi ritroverò, per una veloce deviazione, a casa sua, dove avrò il piacere di conoscere mamma, nonna e amici.
ARRIVO A KANDY
Il nostro primo viaggio in autobus termina a Kandy, dove trascorriamo tre giorni. È la capitale culturale dell’isola, adagiata in una vallata nelle prossimità di un laghetto artificiale e circondata da verdi colline e pittoresche montagne. Una delle prime tappe è il Palazzo Reale della città, meta di numerosi pellegrini buddhisti che vanno a visitare la reliquia del sacro dente di Buddha.
È il nostro primo tempio e siamo subito rapite dall’atmosfera rilassata, dai colori accesi delle figure spirituali impresse nei dipinti alle pareti, dal profumo dei fiori di loto che pervade ogni stanza, dagli omaggi al Buddha: incenso, cibi e bevande meticolosamente disposti su vassoi fatti di foglie di palma. Mi è capitato in passato di leggere testi sul Buddismo. In questo luogo riesco a provare quella stessa sensazione di pace e delicatezza che ho percepito dalla lettura di quelle pagine.
Ma l’idillio è presto interrotto. Nello Sri lanka, come in molti altri paesi asiatici, è molto diffuso il concetto delle commissioni: i procacciatori di clienti si aggirano per le strade alla ricerca di ingenui turisti che vengono incentivati a spendere soldi in alberghi, ristoranti e negozi, dai quali prendono una provvigione. Alle volte questa pratica conduce a veri e propri raggiri. Vorremmo visitare il celebre orfanotrofio degli elefanti di Kandy e invece un tassista ci accompagna in uno strano giardino dove l’elefante più giovane ha 26 anni. Poi ci ritroviamo, senza capire bene come, ad una rappresentazione di danze tradizionali davvero grottesca: cantanti stonati, ballerini smemorati e un uomo che corre sui carboni ardenti con un’espressione di terrore sul volto. Abbiamo imparato la lezione. Dobbiamo farci più furbe.
COSA VISITARE A KANDY E DINTORNI
– Tempio del Dente (Dalada Maligawa), che sorge all’interno del complesso del Palazzo Reale
– Museo dell’elefante Raja
– Nel periodo tra luglio e agosto partecipate alla festa buddista di Esala Perahera
– Lago artificiale di Kandy
– I numerosi templi indù della città, tra cui il Natha Devale, il più antico, o il Vishnu Devale, il più grande.
– Mercato di frutta e verdura vicino alla stazione degli autobus: un tripudio di odori e colori.
– Tempio di Gadaladeniya
– Pinnawela, l’orfanotrofio degli elefanti. Quello vero, mi raccomando!
– Giardini botanici di Peradeniya
Erika Addessi
Continua a Viaggiare in Sri Lanka assieme a Erika On the Road.
Scopri la storia di Erika On the Road leggendo la sua intervista.
Fiumiciattolo poco fuori Kandy e un assetato elefantino (Erika Addessi)