Toscana, Italia.
In pochi luoghi come in Toscana si sente il legame con la terra e con il “sotto terra”. La prima con i suoi colori vividi ed i suoi profumi intensi. Il secondo con i suoi tesori nascosti: le radici delle viti – Sangiovese in primis, il “sangue di Giove” – e dei suoi ulivi. I tartufi che accompagnano tanti piatti. Le vestigia delle città che rivelano le stratificazioni del tempo.
Come accade a Pistoia: varcando la soglia decorata da Luca della Robbia dell’ Ospedale del Ceppo, si scendono pochi gradini e si è in un altro mondo e in un’altra epoca, lungo l’antico percorso del torrente Brana, sotto al centro storico. L’ospedale nei secoli ha inglobato ponti, torri, mura civiche e il vecchio frantoio per l’olio. Sottoterra ha lasciato i “butti”, la “discarica” dei cocci di oggetti per l’assistenza dei malati: portapillole, fiaschette di agrimonia (acqua purgativa), portaolio per l’estrema unzione.
La città è un ottimo punto di partenza per inoltrarsi nella via del Chianti, un Consorzio nato nel 1927, che riunisce ben sei province e otto denominazioni. A pochi chilometri da Pistoia, la Fattoria Casalbosco, è un’affascinante residenza medioevale contornata da 150 ettari di morbide colline a uliveto e vigneto, dove soggiornare o semplicemente degustare i vini.
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Olii,vini e ribollita…
Proseguendo attraverso le colline del Chianti Montalbano, un tempo “laboratorio” di scoperta per il giovane Leonardo da Vinci, si arriva al Chianti dei Colli Fiorentini. Nella Fattoria San Michele a Torri i 1200 ettari a vigneto, uliveto, bosco, sono coltivati con metodi tradizionali e biologici. Oltre ai vini si gusta un olio erbaceo da olive Frantoio: il Laudemio, che secondo la tradizione medioevale era la parte del raccolto destinata al signore delle terre, quindi la migliore. Si può acquistare tutto quello che la fattoria produce: orzo, mais, ceci, pecorino, i salumi provenienti dai 300 maiali di cinta senese allevati bradi a ghiande e le carni di chianina e di cinghiale.
A poca distanza, nel Chianti di Montespertoli. La Gigliola. è un’azienda vinicola con un’affascinante villa padronale dove alloggiare e un antico casale trasformato in sala degustazione. E’ imperdibile l’esperienza della cucina di campagna intorno al fuoco di un grande camino: si mangiano la ribollita, la panzanella e grandi bistecche di chianina.
Visita alla «vinsantaia»
Si pernotta anche alla Fattoria Sant’Appiano, ma non solo. Si può partecipare all’attività in vigna e in cantina, andare in cerca di tartufi e “adottare un filare”, ricevendo a casa informazioni sulla vita della vigna. Non deve mancare un visita alla “vinsantaia”, orgoglio di tutti i produttori di questo celebre vino passito. Riemersi dalla cantina, una breve passeggiata porta alla chiesetta romanica di Sant’Appiano del IX secolo. Da qui l’occhio spazia fra i colli senesi e si vedono le torri di San Gimignano. Le sue sedici torri, che hanno valso alla cittadina l’appellativo di “Manhattan del medioevo” e l’hanno resa patrimonio UNESCO, sono così vicine che sembra di toccarle dalla terrazza di Arrigoni produttore dal 1913, dove si può godere del panorama sorseggiando uno spumante brut di Vernaccia.
Monteriggioni: la location di «Assassin’s Creed»
Proseguendo il tour enologico diretti alla cantina dei Bindi Sergardi, famiglia che coltiva questa terra dal 1349, non si può resistere a fare una piccola deviazione a Monteriggioni, lo straordinario paese – fortezza del XIII secolo. Posto sulla via Francigena, fu costruito dalla Repubblica di Siena tassando i cittadini, per fronteggiare l’avanzata dei fiorentini. Un tempo ebbe fama di essere inespugnabile e conserva le mura dai merli ghibellini e le 15 torri svettanti, celebri per il XXXI canto dell’Inferno di Dante ma anche per essere la corona dell’Italia nella sua rappresentazione iconografica. Oggi, nel secondo e terzo week end di luglio, va in scena una delle più suggestive rievocazioni medioevali d’Italia, tanto che Monteriggioni è diventata un richiestissimo set cinematografico oltreché l’ambientazione di un noto videogioco, Assassin’s Creed. Tutti, anche le nuove tecnologie, subiscono la fascinazione di questa terra antica.
Acquisti gastronomici
I Salaioli a Pistoia è al piano di sotto una bottega di gastronomia dove comprare pecorini, finocchiona, capocolli, piatti pronti della tradizione come il crostino di cacciagione o il lampredotto; al piano superiore, wine bar e ristorante
Scopri il Parco sculture del Chianti
Elena Bianco
Foto di Elena Bianco