La parola proibito evoca in noi tutto il mistero, siamo inevitabilmente attratti da tutto ciò che è segreto, l’Italia è ricca di luoghi enigmatici, dove si celano incredibili e ignote leggende, e altrettanti sono alcuni monumenti che custodiscono sinistre storie. Nel mondo ci sono davvero un’infinità di posti che possono soddisfare la sete di mistero. Nel nostro paese le destinazioni tra leggenda, realtà, e brivido, hanno molte storie da raccontare, che sapranno certamente solleticare la vostra curiosità, e portarvi alla scoperta di un tempo occulto, esoterico, indecifrabile.

Italia.
Le grotte alchemiche di Torino
Torino denominata anche la città magica, di notevole impronta esoterica, pare infatti sia al vertice di due triangoli magici, assieme a Praga e Lione per gli influssi del bene, Londra e San Francisco invece per la Magia Nera. Inoltre così si narra è attraversata da linee telluriche che le conferiscono una notevole forza magica. Questo labirinto passa sotto la città, secondo le leggende popolari esisterebbero dei passaggi verso altri mondi, due dei quali visitabili ed in parte regolati dagli stessi principi fisici vigenti sulla terra. Il terzo mondo parallelo è invece un luogo oscuro, che segna il confine col mondo dei vivi e quello dei morti, dove una volta entrati non è possibile ritornare indietro.
Castel del Monte
Un luogo intriso di mistero; Castel del Monte, in Puglia nella cittadina di Andria. Una misteriosa costruzione edificata dall’Imperatore Federico II nel 12° secolo, il castello è costellato di simboli, tutto è chiaramente basato sul numero otto, che ricordiamo è associato all’infinito dove niente finisce e tutto continua. Si possono osservare inoltre diversi simboli come i due leoni accovacciati sulle due colonne che fiancheggiano il portale d’ingresso. I due animali guardano difatti lungo la linea dell’orizzonte dove sorge il sole nei solstizi d’estate e d’inverno.
Santa Giusta il tesoro ed i quattro teschi custodi. Chiaramonti Sardegna
Un altro luogo misterioso si trova nel paesino di Chiaramonti, qui sorge una chiesa dedicata a Santa Giusta. La leggenda che si narra dice esattamente così: tantissimi erano i fedeli che avendo ricevuto la grazia da Santa Giusta, si recavano in Chiesa per donare qualcosa di prezioso in segno di gratitudine. Diversi anni dopo il valore complessivo delle offerte fatte dai fedeli era diventata una vera fortuna. Una notte di primavera, quattro banditi si introdussero nella Chiesa per rubare il tesoro, ma rimasero intrappolati nella chiesa e morirono annegati sotto l’acqua fuoriuscita dalla fonte. Poco prima di morire gli uomini si pentirono, chiedendo perdono a Santa Giusta, e questa salvò le loro anime mettendole a protezione del tesoro per l’eternità. Oggi sono ben visibili 4 teschi murati in corrispondenza dell’ingresso principale.
Porta magica Piazza Vittorio
La Porta Alchemica di Roma. La Porta Magica di Piazza Vittorio è un mistero indecifrabile, qui nel 1600 sorgeva Villa Palombara, luogo frequentato dai più illustri alchimisti del tempo. Si racconta che in questa villa si recò un pellegrino, in cerca di un’erba magica in grado di generare oro. L’uomo scomparve misteriosamente lasciando all’ingresso della porta tre pagliuzze d’oro e delle indecifrabili iscrizioni, chiave per conoscere il segreto della pietra filosofale. Ancora oggi le iscrizioni incise sull’arco della porta sono ignote alla logica.
Santuario delle fonti di S.Rocco
Le fonti Miracolose del Santuario di San Rocco ad Ardola di Zibello Parma. Delle sorgenti dall’acqua miracolosa, nel piccolo paesino di Ardola di Zibello si trova il Santuario di San Rocco, la storia racconta che nel 1746 sorgeva una vecchia chiesa vicino alla quale apparvero delle fonti miracolose, l’acqua aveva dei poteri taumaturgici, in grado di guarire dall’epidemia di peste che in quell’anno aveva dimezzato la popolazione. Uomini ed animali guarirono semplicemente bevendo l’acqua e in breve tempo molti pellegrini giunsero a visitare il luogo. Gli eventi miracolosi furono certificati dall’allora parroco di Pieveottoville, su incarico del Vescovo di Borgo San Donnino.
Triora il borgo delle streghe
La storia del borgo racconta di antiche e sinistre leggende, ogni angolo emana una sorta di alone di mistero, i documenti risalenti al 1588 dichiarano che furono processate e uccise diverse donne del paese, l’inquisizione fu uno dei più crudeli e sanguinosi processi della storia che non risparmiò neanche la Liguria. Gli atti sono in mostra nel piccolo Museo Etnografico e della Stregoneria, all’inizio del paese. Visitate la Cabotina, una piccola costruzione dove la leggenda narra che si riunissero le streghe. Qui aggiungo anche un piccolo consiglio gourmet, assaggiate il pane di Triora, preparato con farina e crusca, una bontà casareccia che fa parte dell’associazione dei 37 Pani d’Italia. I segni de passato sono rimasti vivi, mescolati alla sua architettura, sculture affascinanti, portali gotici (sec. XII) della Collegiata, a quelli dei palazzi nobili, tutto è poesia e passaggi di energia.
Questo resoconto è solo un piccolo approfondimento per chi ama il turismo esoterico, perché quello che è importante in ogni viaggio che si intraprende, è conoscere e scoprire, per poi godere di ogni cosa che ci suscita curiosità.
Foto Davide Avena