A cura di Valigia a due piazze
Roma, Italia.
Siamo andati anche noi a Taste of Roma 2013. E per ben due volte.
Evidentemente non siamo stati i soli a trovarci così bene poichè i visitatori nei 4 giorni dell’evento sono stati 18.200 e hanno (abbiamo) consumato oltre 70.000 piatti.
Perché Taste of Roma funziona? Perché i 16 euro che si pagano all’ingresso ti permettono di partecipare ad una manifestazione affollata ma non sovraffollata, cosa che fa la differenza. Perché si possono frequentare laboratori pratici di cucina e teorico-pratici di conoscenza e degustazione del vino, ma non solo. Perché, soprattutto, un piatto firmato Heinz Beck di spaghetti cacio e pepe con gamberi bianchi marinati al lime di solito non lo trovi a 5 euro.
E poi perché quello che mi ha stupito di più – e fatto piacere – è stato il modo di trattare dei maestri del gusto super stellati con il grande pubblico. Sono stati alla mano, non solo nascosti in cucina, ma a contatto con i clienti, disponibili per scattare qualche foto social per Instagram (come abbiamo fatto anche noi, @agendaviaggi e @laeli) e per spiegare a tutti, con amore e professionalità, gli accostamenti a volte molto particolari degli ingredienti nel nostro piatto.
Insomma, promosso.
Per curiosità, qualche dato: 220 kg di spaghetti cucinati e 35 kg di pecorino romano grattugiato dallo staff della Pergola per il piatto di punta di Heinz Beck, 2400 uova aperte da Francesco Apreda di Imàgo all’Hassler per creare il suo ricordo d’uovo e 250 kg di vongole lavate e sgusciate dallo staff di Giulio Terrinoni dell’Acquolina per il superspaghettone.
Arrivederci al prossimo anno.
Elisa Pasino
elisa@agendaviaggi.com