La costruzione del padiglione elvetico è stata avviata ufficialmente venerdì 12 settembre, con una cerimonia sul sito che accoglierà l’Esposizione universale
Milano, Italia.
La Svizzera ha il vanto di essere stato il primo Paese a credere in Expo 2015 e ad aver deciso di essere presente tra gli espositori. Non poteva, dunque, non scegliere un modo scenografico per dare il via ai lavori del padiglione che la rappresenterà e che sarà caratterizzato da quattro torri. Con una cerimonia organizzata direttamente in cantiere, venerdì 12 settembre giornalisti e autorità hanno assistito alla posa della prima pietra – proveniente dal Gottardo per la precisione – da parte di Emanuele Rossetti, Ceo di Nussli Italia, e Nicolas Bideau, direttore di Presenza Svizzera, Dipartimento federale degli affari esteri. Subito dopo, sono stati svelati anche i quattro prodotti alimentari che saranno contenuti nelle torri: acqua, sale, caffè e rondelle di mele.
Tra le personalità presenti, Stefano Gatti, direttore generale della Divisione Partecipanti di Expo 2015, al quale abbiamo chiesto quale sarà il ritorno d’immagine che l’Italia trarrà dalla manifestazione: «Sicuramente l’Esposizione universale ci aiuterà a “ricollocare” l’Italia sulla mappa mondiale – ha risposto Gatti – e, se tutto l’ingranaggio funzionerà a dovere, il ritorno sarà di lunga durata. Nel frattempo posso anticipare che abbiamo già venduto un milione di biglietti alla Cina, un altro milione nel resto del Sudest Asiatico e, dei cinque milioni in prevendita, oltre la metà è all’estero. Expo 2015 sarà una grande sfida e, sicuramente, un importante biglietto da visita».
Simona P. K. Daviddi
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