SUDAFRICA: SHOWCOOKING A TAVOLA

Scritto da Redazione on . Postato in Food&Drink, Sudafrica

terre del vino sudafrica

Milano, Italia.
Sapete che cosa rendeva meno tristi le giornate di Napoleone nell’isola di Sant’Elena? Il degustare il vino che gli veniva appositamente recapitato dal Sud Africa. Siamo nella prima metà del 19esimo secolo ma i vini sudafricani godevano già di una certa fama: circa 150 anni prima, nel 1659, il governatore del Capo, l’olandese Jan Van Riebeeck, annotava sul suo diario: “Oggi, sia lodato il Signore, per la prima volta è stato spremuto vino dalle uve del Capo”. Vino e cibo sudafricani godranno di un palcoscenico d’eccezione nel settembre  2015 a Milano nel corso della South Africa Week, a Milano, una vetrina a 360 gradi delle produzioni, e delle ispirazioni, del grande e promettente paese africano. Dove tra arte, design, turismo e business (è intenso l’interscambio con l’Italia, dell’ordine dei 6 miliardi di rand, con una comunità di circa 100.000 nostri connazionali che vivono lì stabilmente) si parlerà (e si promuoverà) anche di food and beverage. Quel cibo che Pretoria non metterà in mostra all’Expo visto che ha deciso di non partecipare all’Expo 2015.

Un assaggio, è il caso di dirlo, delle punte  di diamante della tradizione enogastronomica sudafricana è avvenuto a Milano giovedì 17 dicembre in occasione dello Showcooking Sudafrica (presso il ristorante Mimmo). Al centro delle preparazioni del giovane e promettente chef Davide Zunino la carne di struzzo Klein Karoo, gustosissima con ogni tipo di trattamento/cottura e primatista tra le carni per la minor presenza di calorie e grassi senza pregiudizio per il palato, importata dalla Pa.Ma.B di Andrea Bergamini. I tre piatti sono stati annaffiati da vini sudafricani di prim’ordine, nel nostro Paese grazie ad Afriwines, del monzese Fabio Albani che, dopo un viaggio in Sudafrica in cui s’innamora della locale produzione enologica, decide di importare bottiglie di qualità nel nostro Paese: oggi passa dalle sue mani l’80% delle etichette sudafricane presenti in Italia.

Dopo un aperitivo a base di Spier Method Cap Classique (l’equivalente del nostro champenoise), elegante e cremoso per i suoi 18 mesi sui lieviti, si è passati al Linton Park Chardonnay per la tartare di struzzo su salsa allo scalogno, acero e gelato al wasabi. Si è speso nientemeno che il vitigno sudafricano per eccellenza, il Pinotage Diemersdal, per il filetto di struzzo cotto in olio nero, scaloppa di foie gras, verdure croccanti, liquirizia e consommé, per chiudere con il taglio bordolese del Dalla Cia Giorgio 2011. Dove tornano l’esperienza e la maestria tutte made in Italy di questo artista del vino, già realizzatore nel 2006 del miglior rosso al mondo, il Rubicon Meerlust.

Il vino in Sudafrica è anche turismo, e non solo per intenditori. Il Paese vanta ben 18 strade del vino ufficiali e 2 del brandy dagli scenari naturali incantevoli , per la maggior parte nella provincia del Western Cape. Nella zona si sviluppa la Route 62, conosciuta come la strada del vino più lunga al mondo, alla fine della quale ci si imbatte in Outdshoorn, la capitale mondiale degli struzzi.

A cura di Effevi