Slow-Raftig sul Ticino

Scritto da Sara Rambaldi on . Postato in carnet-di-viaggio

 

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Nella maggior parte dei fiumi, italiani e internazionali, fare rafting significa bagnarsi o addirittura venire sbalzati fuori dal gommone. Per fortuna esistono fiumi più “tranquilli” sui quali cimentarsi in una discesa in rafting, come il maestoso e placido Ticino, immerso nell’omonimo parco naturale.
L’ associazione sportiva “AqQua”, ha coniato per quest’esperienza unica in Italia il neologismo “Slow Rafting”. Una discesa lenta , in una natura incontaminata e nel silenzio. L’associazione è ospitata all’interno della sede della Centrale Idroelettrica “Ludovico il Moro” , splendido edificio in stile Liberty costruito agli inizi del ‘900.
(La centrale è  visitabile gratuitamente, previa prenotazione).

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Durante la discesa del “fiume Azzurro”, avvicinandosi in silenzio e appostandosi nei canali laterali, si possono osservare animali e ambienti del Parco Naturale del Ticino. Gli appassionati di bird-watching scoprono un grande osservatorio naturale, sulle sponde infatti abitano e svernano numerosi uccelli acquatici, come Aironi, Nicottere, Germani reali, Garzette e Cormorani e rapaci come il Gufo e il Falco della palude.

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La Buccella e l’ Isola dell’Ochetta, a nord di Vigevano, sono caratterizzati da boschi di Ontaneti, Ontano Nero, Salice bianco, Pioppo nero e Robinia.  Nella zona si trovano anche mammiferi, come la volpe e il tasso e si può avere la fortuna di osservare anche la donnola e il capriolo. Coll’associazione Aqqua è possibile uscire anche in notturna con luna piena e approdare in piccoli porticcioli nascosti in insenature lussureggianti e bianche spiaggie.

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http://www.parcoticino.it

http://www.raftingsulticino.it

http://www.centrovolta.it/laviadellenergia/italiano/produzione/vigevano.html

 

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Sara Rambaldi

Milanese, di nascita e d’adozione, di vocazione scrittrice, per caso illustratrice. Disegna da sempre, un po’ ovunque, ma ha trovato la sua dimensione nel matrimonio con la sua wacom tablet. Collabora con Mondadori e Rcs, trasformando in immagini le parole. Ama poche cose, ma intensamente. Non mangia animali e ignora che programmi ci siano in tv. Viaggia sempre e solo su strada, con qualsiasi mezzo, anche la bicicletta. Ha scelto di raccontare i luoghi che attraversa con parole mescolate ad immagini e vedere un po’ cosa succede.