Dal 16 maggio al 15 settembre MF Care Factory di Monza ospiterà la mostra ”Beyond Boundaries”, del celebre fotografo di moda Marc Evans, considerato da molti il nuovo Helmut Newton. A cura di Vittorio Raschetti. Inaugurazione curata nei minimi dettagli
Monza. Italia.
Presso il prestigioso spazio all’interno del salone di bellezza MF Care Factory, in via dei Mille 9, dedicato all’arte contemporanea, è stata inaugurata giovedi 16 maggio la prima grande retrospettiva del celebre fotografo britannico Marc Evans, intitolata Beyond Boundaries, Oltre i confini. Più di 100 scatti in cui la donna è protagonista assoluta.
Questa è bellezza?
All’evento hanno partecipato numerosissimi ospiti e visitatori, le modelle ritratte nelle fotografie, il curatore Vittorio Raschetti e l’artista stesso. Quasi universale l’apprezzamento per lo stile cosiddetto audace dell’autore, commenti come: “Finalmente! Ecco la liberazione della donna!”, oppure: “Questa sì che è bellezza” aleggiavano nell’aria, resa più elettrica dall’eccitazione suscitata dalle immagini e dal catering superlativo a cura di Daniele Scanziani (indimenticabile il brut invecchiato 9 anni offerto con grande generosità).
Helmut Newton
Da molti paragonato a Helmut Newton, che lo stesso Evans ammira fin da ragazzino, si dice che l’allievo abbia superato il maestro.
Di Newton il critico fotografico Denis Curti dice: ”Il movimento femminista ha più volte accusato Newton di essere uno dei fautori della costruzione del mito negativo della donna oggetto; in realtà vuole celebrare la potenza delle donne. Per provocazione io dico che Newton è un fotografo femminista“.
Ebbene, delle due l’una: o le femministe sono tutte andate in letargo o ci siamo abituati a una cultura (dell’immagine per lo più) in cui la donna, per imporsi, ha bisogno di mercificare la sua femminilità, lei stessa si fa oggetto e si propone, orgogliosa, come tale, in nome di un malinteso senso di emancipazione sessuale.
Tutto ciò che in Newton è allusivo, ironico, provocatorio, elegante, conturbante è, in molti degli scatti di Beyond Boundaries, esplicito, pruriginoso, banale, volgare, francamente fastidioso. Nulla da eccepire circa la qualità della costruzione scenica, dell’uso superbo della luce, delle linee nette, perfette, o di alcuni (pochi) scatti di nudo (l’armonia del corpo umano è bella in sé, ce lo insegnano secoli di pittura e scultura) e di modelle fotografate nella loro fierezza. Tuttavia lo stile di Marc Evans tratta la femminilità in modo spiacevole. La bellezza femminile non ha bisogno di certi bassi sotterfugi.
A sinistra il celebre fotografo britannico Marc Evans
La cosa più bella
La cosa che mi è piaciuta di più dell’intera serata inaugurale è stata l’accoglienza di Maurizio Fabrizio e dello staff di MF Care Factory. In un ambiente in cui tutto è stato curato fin nei minimi dettagli, dall’ultimo dei finger food agli abiti e alle acconciature favolose delle professioniste del salone, l’hair stylist e ognuno del suo staff hanno prestato la stessa gentile attenzione a ciascuno degli ospiti, fosse esso un vip, un cliente o un semplice visitatore. Segno certo che la bellezza prima che anatomica è relazionale.
Photo Elena Borravicchio