Oltre 4.000 avvistamenti di cetacei e 2.000 di tartarughe: questi sono solo alcuni dei risultati impressionanti del progetto europeo LIFE Conceptu Maris, che ha trasformato i traghetti di Corsica Sardinia Ferries in navi scientifiche per monitorare la biodiversità del Mediterraneo. Un recente summit a bordo della “Mega Victoria” ha fatto il punto sull’area marina protetta di Pelagos, confermando il suo ruolo cruciale per la vita marina.
Vado Ligure (SV), Italia.
La Mega Victoria nel cuore della ricerca per il Santuario Pelagos
La battaglia per la conservazione della vita marina nel Mediterraneo ha un nuovo, inatteso, alleato: i traghetti. La nave M/N Mega Victoria di Corsica Sardinia Ferries ha recentemente ospitato un’importante due giorni di attività dedicata al progetto europeo LIFE Conceptu Maris, un’iniziativa vitale per la tutela di cetacei e tartarughe marine. L’evento si è tenuto a Vado Ligure e ha visto la partecipazione di scienziati di punta da ISPRA, Fondazione CIMA, Università e istituti di ricerca internazionali. Insieme a rappresentanti di enti marittimi, Capitaneria di Porto e giornalisti, hanno navigato lungo la tratta Nizza–Vado Ligure–Bastia, trasformando il ponte e la plancia di comando in un osservatorio scientifico.

Pelagos, un’Autostrada Blu per la Biodiversità
I dati presentati a bordo hanno confermato l’intensità e l’ampiezza del lavoro svolto. Tra il 2022 e il 2025, il progetto ha registrato ben 4.150 osservazioni dirette di cetacei e 2.198 di tartarughe marine nel Mediterraneo centrale e occidentale. L’analisi congiunta di questi nuovi dati con i monitoraggi storici ha permesso di tracciare una mappa delle aree chiave per la biodiversità.
La Liguria e la Corsica come epicentro
In cima a questa classifica c’è proprio il Santuario Pelagos, l’area marina protetta che abbraccia le coste di Liguria, Corsica e Francia. Questa zona, da sola, concentra quasi la metà degli avvistamenti totali, rivelandosi un vero e proprio epicentro di vita. Qui si possono incontrare tutte le specie più iconiche: dalla maestosa balenottera comune al capodoglio, fino alle diverse specie di delfini come stenelle e tursiopi.

Incontri rari e sorprese scientifiche
La ricerca non ha svelato solo la presenza delle specie più comuni. “Numerosi dati vengono raccolti anche in Corsica e nel parco marino del Capo Corso e degli Agriati, dove sono state osservate specie rare, come una balenottera megattera e una tartaruga liuto” ha sottolineato Léa David di EcoOcéan Institut, partner francese del progetto. Negli ultimi anni, si è registrato anche un sensibile incremento di incontri con il zifio, un cetaceo noto per le sue immersioni a profondità estreme.
Dal ‘qui e ora’ al potenziale di tutela
“Uno degli obiettivi centrali di LIFE Conceptu Maris – ha spiegato Antonella Arcangeli di ISPRA, responsabile scientifica del progetto – è individuare non solo le aree in cui cetacei e tartarughe sono attualmente presenti, ma anche quelle con condizioni ambientali potenzialmente idonee, dove i dati sono ancora scarsi.” Queste informazioni, integrate con i risultati del 2025, saranno cruciali per pianificare interventi di tutela più efficaci e mirati.

Traghetti: da Mezzo di Trasporto a Piattaforma di Ricerca
I traghetti di Corsica Sardinia Ferries sono diventati così molto più che semplici navi: sono laboratori galleggianti. Qui la ricerca di base si sposa con la formazione del personale di bordo per la prevenzione delle collisioni e con il coinvolgimento dei passeggeri nelle attività di citizen science. Metodi classici di osservazione visiva viaggiano di pari passo con tecniche all’avanguardia, come l’analisi del DNA ambientale (eDNA), che permette di rilevare microscopiche tracce genetiche disperse in acqua dagli animali.
“È importante diffondere la conoscenza del mondo marino anche tra gli equipaggi delle navi, affinché possano contribuire attivamente alle osservazioni,” ha aggiunto Paola Tepsich, ricercatrice di Fondazione CIMA. In quest’ottica, il progetto ha già formato 246 marittimi per comprendere le azioni necessarie a prevenire situazioni potenzialmente dannose per l’ambiente.
Un impegno costante che la compagnia rivendica con orgoglio. “Grazie all’impegno e alla competenza dei nostri equipaggi, da oltre 19 anni, partecipiamo attivamente allo sforzo comune per proteggere il Santuario Pelagos e l’ecosistema marino,” ha commentato Cristina Pizzutti, responsabile comunicazione e marketing di Corsica Sardinia Ferries.

Il Futuro della Tutela: Dai Rifiuti al DNA Ambientale
Il progetto LIFE Conceptu Maris (attivo dal 2022 al 2025) ha l’obiettivo di trovare nuove strategie di conservazione, rese urgenti dagli effetti negativi di attività umane come gli attrezzi da pesca abbandonati, il traffico navale e le plastiche galleggianti.
Le attività, che si concluderanno a fine 2025, mirano a estendere la rete di monitoraggio anche nei settori meridionali ed orientali del Mediterraneo, dove le informazioni sono ancora troppo frammentarie.

Traghetti e Scienza: Tutelare il Mare con Tecnologie All’Avanguardia
Le navi di Corsica Sardinia Ferries non solo trasportano passeggeri, ma sono diventate un vero e proprio avamposto scientifico a tutela del Mediterraneo. Il progetto LIFE Conceptu Maris sfrutta i traghetti come piattaforme di ricerca multidisciplinare, combinando osservazioni classiche e innovazioni tecnologiche.
A bordo, e in immersione, il monitoraggio è a 360 gradi:
- Monitoraggio Ambientale: I sensori installati sullo scafo raccolgono dati ambientali cruciali, mentre gli scienziati rilevano tracce di DNA ambientale (eDNA) – un’analisi rivoluzionaria per identificare le specie presenti anche in assenza di avvistamenti diretti.
- Catena Alimentare e Rifiuti: Attraverso l’analisi degli isotopi di carbonio e azoto, i ricercatori studiano la struttura della catena alimentare marina. Parallelamente, le campagne valutano le aree ad alta concentrazione di rifiuti galleggianti per mitigare il rischio di intrappolamento di cetacei e tartarughe.
- Sicurezza e Formazione: Un focus essenziale è sulla prevenzione. Vengono condotti corsi di formazione per il personale di bordo per ridurre concretamente il rischio di collisione con i grandi cetacei, integrando il tutto con la Citizen Science, che coinvolge i cittadini nei monitoraggi della fauna e del traffico marittimo.
In sintesi, i traghetti sono trasformati in laboratori dinamici, essenziali per la raccolta dati che disegneranno le future strategie di conservazione nel Santuario Pelagos.
I dati raccolti non solo identificano le aree cruciali nel Mediterraneo (dal Tirreno meridionale al corridoio spagnolo), ma sono fondamentali per sviluppare strategie di conservazione a lungo termine più efficaci per questi abitanti essenziali dei nostri mari.
Photo courtesy of Ufficio Stampa Corsica Sardinia Ferries




