ROSSO, di John Logan in scena al Teatro dell’Elfo

ROSSO, di John Logan in scena al Teatro dell’Elfo

Scritto da Redazione on . Postato in cinema

Dal 14 febbraio al 12 marzo 2023 al Teatro Elfo Puccini Milano (sala Fassbinder) torna in scena lo spettacolo “Rosso” di John Logan (traduzione Matteo Colombo), interpretato da Ferdinando Bruni e Alejandro Bruni.

Milano, Italia.
Il pubblico se ne sta seduto fra barattoli di colore, pennelli, tele. Un atelier scarno in un appartamento sulla 1st Avenue di Manhattan: una poltrona, cavalletti, una scrivania con qualche rivista, poche carabattole. Il pubblico insomma si ritrova quasi a contatto di pelle, le prime file quasi con i piedi sulla chiazza di colore sparso per terra (rosso, cva sans dir) in uno spettacolo in cui i due protagonisti rimuovono continuamente dalle proprie mani il colore – quasi il sangue – che per il pittore ebreo russo Mark Rothko simboleggiava la vita, opposto al nero della sua negazione, dell’abisso del nulla. Sulla scena, con un giradischi conteso fra la musica classica amata dal pittore e il jazz, prediletto dal suo assistente, il confronto dialettico fra i due scava nel senso del dipingere, del vivere, mischiando anima e corpo fra vita e tela.

Il pittore pontifica, teorizza, si tormenta polemizzando con gli astri nascenti della pop art, il fumettaro Lichtenstein, Warhol…

Nella pièce di John Logan (che negli Usa è stato un caso, con 6 Tony Awards nel 2010) il maestro dell’espressionismo astratto a fine anni ’50, ormai uomo maturo e disincantato, sta dipingendo le grandi tele per la sala da pranzo dell’Hotel Four Seasons di New York. Come noto, si deciderà a tenerle per sé restituendo il ricco anticipo sebbene si trattasse della più ricca commissione di arte contemporanea. Il pittore pontifica, teorizza, si tormenta polemizzando con gli astri nascenti della pop art, il fumettaro Lichtenstein, Warhol… Il giovane assistente di studio ingaggiato, Ken, gradualmente squaderna il proprio vissuto, i traumi infantili anch’essi imbrattati del rosso del sangue dei genitori uccisi da ladri, dando vita a un confronto dialettico, quasi fisico, fra generazioni.

La pièce è diretta con puntuale intelligenza da Francesco Frongia. Sua anche la scena che ricostruisce con amorevole cura lo studio di Rothko: le grandi tele che fanno esplodere il rosso, l’amaranto e la voragine del nero, i pennelli, il giradischi, i pastelli, gli schizzi, i cavalletti. Eccezionali gli interpreti, non imparentati a dispetto dei cognomi: Ferdinando Bruni, uno spigoloso, nevrotico e intollerante Mark Rothko, giganteggia. Sprezzante e fragile, perché «è una tragedia diventare irrilevanti quando si è ancora vivi». A contendergli la scena Alejandro Bruni, l’assistente che fa da megafono all’esigenza di ricondurre l’arte al vissuto, al quotidiano. Ken sfida le certezze del Maestro, che nel finale sembra dargli il lasciapassare perché simbolicamente il conflitto si risolva con l’uccisione del padre da parte del figlio. Un’ora e mezza di arte del dialogo teatrale allo stato puro che emoziona e appassiona.
Photo Luca Piva

Jacopo Rossi

INFO

Teatro Elfo Puccini

ROSSO

14 febbraio 12 marzo Sala Fassbinder
Corso Buenos Aires 33, Milano
Tel. +39 02.00.66.06.06
Email biglietteria@elfo.org

La tournée prosegue a Roma al Teatro India

regia, scene e costumi Francesco Frongia
con Ferdinando Bruni e Alejandro Bruni
luci Nando Frigerio
produzione Teatro dell’Elfo