
SUDAFRICA GOURMET
Cucina gourmet in Sudafrica: itinerari gastronomici e Restaurant Design tra Città del Capo e Pretoria
Sudafrica.
Un decoro dalle linee sensuali, piatti tradizionali rivisitati dall’estro creativo d’oltralpe, un concetto che rivoluziona i codici della ristorazione. Alcuni la paragonano alla pittura-scultura, dove il piatto bianco diventa una tela su cui lavorare.

A Franschhoek, la regione dei vigneti a nord di Cape Town lo chef Margot Janse del Quartier Francais armonizza la nouvelle cuisine alle materie prime sudafricane siglando sublimi creazioni: gnocchi fritti al gorgonzola con asparagi grigliati e vinaigrette al tartufo, terrina di foie gras con glassa di fichi e salsa di pere e zafferano. “Abbiamo lavorato sul concetto di innovazione mista a tradizione, un nuovo modo di concepire il cibo” spiegano gli chef.
Gli interni fanno un gioco di contrasti, dalla sala elegante nei toni caldi si può apprezzare l’eccellente cantina della proprietà attraverso la parete a vetro. La sezione vini sudafricani include uno straordinario Moreson Cabernet Sauvignon del 1997.


A Franschhoek, la regione dei vigneti a nord di Cape Town lo chef Margot Janse del Quartier Francais armonizza la nouvelle cuisine alle materie prime sudafricane siglando sublimi creazioni: gnocchi fritti al gorgonzola con asparagi grigliati e vinaigrette al tartufo, terrina di foie gras con glassa di fichi e salsa di pere e zafferano. “Abbiamo lavorato sul concetto di innovazione mista a tradizione, un nuovo modo di concepire il cibo” spiegano gli chef.
Gli interni fanno un gioco di contrasti, dalla sala elegante nei toni caldi si può apprezzare l’eccellente cantina della proprietà attraverso la parete a vetro. La sezione vini sudafricani include uno straordinario Moreson Cabernet Sauvignon del 1997.
Altra tappa gastronomica si tiene all’interno di una riserva-safari, al confine con il Botswana, da Entabeni, ricavato in uno dei lodge presenti nel parco naturale dove combina influenze locali ed europee: ecco allora nascere un superbo filetto al pepe rosso e patate dolci oppure calamari grigliati alle spezie orientali e nori, verdure locali accompagnate da riso basmati che qui sostituisce il pane.
La cena viene consumata nella piccola terrazza sospesa sul lago oppure nell’ampio salone centrale dalle decorazioni etniche.

Per concludere, a Pretoria il De Kloof propone avventure gastronomiche per veri gourmet, grazie alla creatività di Monche Muller, Executive Chef del ristorante, che conduce gli avventori in un viaggio emozionale dentro sapori complessi e raffinati.
Le proposte vanno dallo “Swine”, che letteralmente significa porco (pancia di maiale brasata nel Riesling, bacon, guanciale, crauti, senape, purè di patate, pretzel e cipolla marinata), al “Duck & Cherry pie”, un pasticcio d’anatra e ciliegie molto esotico.
L’ambiente è sofisticato, l’attenzione per la qualità maniacale: pane, gelati e sorbetti sono home-made, tutte le salse vengono realizzate dagli chef e il menù cambia ogni mese seguendo le disponibilità stagionali. Imperdibile la terrazza con vista.
Per chi cerca un’atmosfera più rilassata, al piano inferiore può bere buone birre artigianali e hamburger gourmet.
Le proposte vanno dallo “Swine”, che letteralmente significa porco (pancia di maiale brasata nel Riesling, bacon, guanciale, crauti, senape, purè di patate, pretzel e cipolla marinata), al “Duck & Cherry pie”, un pasticcio d’anatra e ciliegie molto esotico.
L’ambiente è sofisticato, l’attenzione per la qualità maniacale: pane, gelati e sorbetti sono home-made, tutte le salse vengono realizzate dagli chef e il menù cambia ogni mese seguendo le disponibilità stagionali. Imperdibile la terrazza con vista.
Per chi cerca un’atmosfera più rilassata, al piano inferiore può bere buone birre artigianali e hamburger gourmet.
Per info contatta l’Ente del Turismo Sudafrica.
Carlos Ignazio Ingegno