Dal 13 al 28 aprile la mostra permette ai visitatori di immergersi nell’epoca ottocentesca, esaltandone gli artisti, noti e non, con un viaggio che attraversa diverse tematiche. Un’esperienza spirituale e intima che guida verso una visione universale della condizione umana al particolare della vita quotidiana cittadina raccontata dagli artisti lombardi
Sopra, l’Orangerie, Reggia di Monza: Emilio Gola, Lavandaie sul Naviglio 1895, olio su tela collezione privata. Courtesy, Quadreria dell800, Milano 1920×1232.
Foto in alto, dipinti ai Musei Civici di Monza
Monza, Italia.
Dal 13 aprile al 28 luglio 2024, l’Orangerie, Reggia di Monza e i Musei Civici di Monza ospitano la mostra 800 Lombardo. Ribellione e conformismo, da Hayez a Previati, curata da Simona Bartolena, prodotta e realizzata da ViDi cultural, in collaborazione con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e con il Comune di Monza, col contributo di BPER Banca, travel partner Trenord, che propone un viaggio nella pittura e, più in generale, nella cultura della Lombardia del XIX secolo, attraverso più di cento opere, tra dipinti e disegni dei principali protagonisti dell’Ottocento lombardo: da Hayez al Piccio, da Faruffini a Cremona, da Medardo Rosso a Previati e Segantini.
Le opere degli artisti lombardi
Il percorso espositivo, organizzato per aree tematiche, analizza sia i movimenti e le tendenze iconografiche, sia la biografia e la personalità dei singoli artisti, offrendo al visitatore l’opportunità di scoprire un universo dinamico e sorprendente, artisticamente e intellettualmente molto raffinato e sperimentale, e di indagare la società del tempo seguendo un filo narrativo che si propone di far luce su un tema non sempre così noto, come la scena artistica lombarda dell’Ottocento.
La mostra, pur tenendo come fulcro l’ambiente milanese – in particolare il magistero dell’Accademia di Brera –, indaga anche la situazione delle altre province lombarde: da rappresentazioni di vita bucolica e agreste a momenti di vita quotidiana cittadina e i cambiamenti che si stavano vivendo in quel periodo storico. Oltre a grandi nomi della sfera nazionale e internazionale, l’intento è di focalizzarsi anche su alcuni artisti forse non così noti, ma che hanno profondamente segnato gli sviluppi della pittura dell’epoca, come i citati Piccio e Faruffini, ma anche come Luigi Conconi. Molte delle opere esposte sono state recuperate da gallerie o da collezioni private, collaborazioni che hanno reso possibile il completamento del percorso alle quali vanno aggiunte le opere dell’800 Lombardo già presenti ai Musei Civici di Monza.
Il percorso espositivo
La mostra è suddivisa in due edifici, situati circa a 20 minuti l’uno dall’altro, e ha inizio ai Musei Civici di Monza, nella cui Sala Espositiva è stata allestita una sezione dedicata alla scena artistica della città di Monza, città natale di pittori straordinari quali Pompeo Mariani, Mosè Bianchi, Eugenio Spreafico ed Emilio Borsa.
Invece, spostando l’attenzione al Museo del Serrone della Villa Reale, ogni stanza insiste su un tema mostrando l’evoluzione degli artisti e delle rappresentazioni. La rassegna si apre con la stagione romantica in cui primeggia la figura di Francesco Hayez, maestro e modello di intere generazioni di artisti. La sua lunga presenza nel ruolo di direttore a Brera ha lasciato un segno profondo sull’indirizzo culturale milanese. Insieme ad Hayez sono esposte le opere di alcuni pittori che da lui presero insegnamento per il proprio percorso e quelle di maestri a lui contemporanei, quali Giacomo Trecourt, Massimo d’Azeglio e Giuseppe Molteni.
La sezione successiva è dedicata ai vedutisti e ai “prospettici” della prima metà del secolo, quali Giovanni Migliara, Angelo Inganni e Luigi Bisi, che con i loro scorci cittadini e le scene di vita quotidiana offrono uno sguardo prezioso anche sull’urbanistica e sulla società del tempo. Il percorso passa poi al periodo delle guerre di Indipendenza, con dipinti incentrati sulle tematiche risorgimentali, tra cui spiccano autori quali Gerolamo e Domenico Induno, noti anche per le loro scene di genere, che narrano la vita delle classi meno abbienti e per quelle, eleganti e frivole, che raccontano immaginari incontri galanti ambientati nei loro salotti borghesi.
La quarta tematica verte sulla Scapigliatura, movimento che si espresse tanto in letteratura quanto nelle arti visive, e cercherà risposte ai propri dubbi esistenziali e alla propria vocazione ribelle in atteggiamenti ostentatamente bohémien e con un linguaggio artistico sperimentale e moderno, sul quale affonderà le proprie radici molta della pittura dei decenni successivi. La personalità, visionaria e unica, di Giovanni Carnovali detto il Piccio introduce a questo sensibile cambio di rotta.
Artista fuori dal proprio tempo, straordinario anticipatore di soluzioni linguistiche illuminanti per le generazioni successive, il Piccio è stato fondamentale per autori quali Federico Faruffini e, soprattutto, Tranquillo Cremona.
Passando dalla sezione dedicata alle opere che raccontano il paesaggio lombardo, come i Navigli milanesi, le campagne e le città in continua evoluzione si giunge all’ultima area tematica, dove la mostra si ferma proprio alle soglie della nascita del Divisionismo, con alcune opere giovanili di Previati e Segantini, quando la loro poetica era ancora vicinissima alla Scapigliatura, seppur già sensibile alle atmosfere del Simbolismo.
Inclusività
Anche per questo progetto espositivo, i Musei Civici di Monza si sono adoperati per far rendere accessibile a tutti la mostra e non solo, riaffermando il principio secondo il quale tutti devono avere la possibilità di accedere alla cultura e all’arte. Sono diverse le iniziative proposte e i percorsi dedicati ai visitatori con disabilità, ma anche attività e laboratori per gruppi scolastici e famiglie.
L’Orangerie, Reggia di Monza: Gerolamo Induno, Il ritorno dal campo, 1869, olio su tela, 78,5x96cm,
collezione privata courtesy Enrico Gallerie d’Arte, Milano
INFO
800 LOMBARDO. Ribellione e conformismo, da Hayez a Previati
Orangerie, Reggia di Monza e Musei Civici di Monza
13 aprile – 28 luglio 2024
Orari (Orangerie, Reggia di Monza – viale Brianza, 1):
dal mercoledì al venerdì 10.00 – 13.00/14.00 – 19.00
sabato, domenica e festivi 10.00 – 20.00
(La biglietteria chiude un’ora prima dell’orario di chiusura della mostra)
Orari (Musei Civici di Monza):
da aprile a maggio
mercoledì 10.00-13.00/15.00 -18.00; giovedì 15.00-18.00; venerdì, sabato e domenica 10.00-13.00 / 15.00 -18.00;
da giugno a settembre
mercoledì 15.00-18.00; giovedì 15.00-18.00/20.00-23.00; venerdì, sabato e domenica 10.00-13.00 / 15.00 -18.00
Biglietti
Orangerie, Reggia di Monza
INTERO: 14,00 €;
RIDOTTO: 12,00 €;
RIDOTTO MUSEI CIVICI: 11,00 € (presentando il biglietto intero dei Musei Civici di Monza);
BIGLIETTO SCUOLE (DI OGNI ORDINE E GRADO): 5,00 €;
BAMBINI (DAI 7 AI 12 ANNI): 5,00 €;
GRATUITO: visitatori disabili (a invalidità superiore al 74%) e 1 accompagnatore solo in caso di non autosufficienza, bambini fino ai 6 anni, accompagnatore scolaresche (2 per gruppo), accompagnatore gruppi adulti (1 per gruppo), possessori abbonamenti Musei Lombardia.
Tariffe Musei Civici:
Intero: 6 €
Ridotto 4 €: dai 18 fino ai 26 anni, sopra i 65 anni, studenti universitari (muniti di libretto), gruppi, possessore biglietto intero mostra 800 Lombardo gratuito: Under 18, visitatori con disabilità e 1 accompagnatore, accompagnatore scolaresche (2 per gruppo), possessori Abbonamenti Musei Lombardia, soci ICOM.
Testo Chiara Cortiana