Tra risate amare e verità taciute, il palcoscenico diventa uno specchio in cui ognuno di noi puó riconoscersi. Torna, a grande richiesta dopo 2 anni, Perfetti Sconosciuti: la prima regia teatrale di Paolo Genovese che porta in scena l’adattamento del proprio film, la pellicola che ha avuto più remake nella storia del cinema.
Milano, Italia.
Tra risate amare e verità taciute, il palcoscenico diventa uno specchio in cui ognuno di noi puó riconoscersi. Torna, a grande richiesta dopo 2 anni, Perfetti Sconosciuti: la prima regia teatrale di Paolo Genovese che porta in scena l’adattamento del proprio film, la pellicola che ha avuto più remake nella storia del cinema.
L’adattamento teatrale – prodotto da Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo, in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana e Lotus Production – che vede protagonisti, in ordine alfabetico, Dino, Dino Abbrescia, Alice Bertini, Paolo Briguglia, Paolo Calabresi, Massimo De Lorenzo, Cristina Pellegrino, Valeria Solarino torna al Teatro Manzoni per 11 repliche, dopo una tournée straordinaria che ha toccato oltre 100 piazze in Italia e che ha fatto registrare sempre il tutto esaurito.

Lo spettacolo
La proposta di un gioco, all’apparenza innocente, porterà tutti i protagonisti, assieme al pubblico, a porsi la domanda: “conosciamo veramente le persone che ci stanno accanto?”. Una brillante commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento, che porterà quattro coppie di amici a confrontarsi e a scoprire di essere “perfetti sconosciuti”. Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata ed una segreta. Un tempo quella segreta era ben protetta nell’archivio della nostra memoria, oggi nelle nostre sim. Cosa succederebbe se quella minuscola schedina si mettesse a parlare? Durante una cena, un gruppo di amici decide di fare un gioco della verità mettendo i propri cellulari sul tavolo, condividendo tra loro messaggi e telefonate. Metteranno così a conoscenza l’un l’altro i propri segreti più profondi.

Una sfida ardua ma vinta
Portare a teatro Perfetti sconosciuti – poteva sembrare una sfida ardua e rischiosa, visto il grandissimo successo di critica e pubblico. L’impianto narrativo, costruito quasi interamente in un’unica stanza e sulle dinamiche di gruppo, richiedeva un adattamento capace di restituire l’intensità del film senza cadere nella semplice imitazione. Lo spettacolo ci riesce, e lo fa con sorprendente freschezza.
Tradimenti, bugie, fragilità mascherate: sul palco questo meccanismo funziona ancora meglio che sullo schermo, rendendo impossibile “staccare gli occhi” dagli attori, tutti presenti contemporaneamente in scena, amplificando la tensione e facendo sembrare lo spettatore parte integrante della cena.

La regia
La regia sceglie un’impostazione sobria: un unico ambiente realistico, pochi espedienti scenici, nessuna distrazione visiva. Il cuore della rappresentazione sono i dialoghi serrati e le reazioni incrociate.
I tempi comici sono calibrati con precisione, alternando momenti di leggerezza a improvvise crepe emotive. La regia valorizza il non detto: sguardi sfuggenti, silenzi pesanti, piccoli gesti che rivelano tensioni crescenti.

Umanità fragile e iperconnessa
Lo spettacolo non parla solo di tradimenti o segreti, ma della nostra relazione con la tecnologia e con l’immagine che costruiamo di noi stessi. I cellulari, sempre presenti sul tavolo come piccole scatole nere, diventano simbolo della parte della nostra vita che preferiremmo tenere fuori dallo sguardo degli altri.
Il pubblico ride, ma spesso con un retrogusto amaro: difficile non chiedersi cosa accadrebbe se quel gioco toccasse a noi.

Perfetti sconosciuti
uno spettacolo di PAOLO GENOVESE
con in ordine alfabetico
DINO ABBRESCIA – ALICE BERTINI – PAOLO BRIGUGLIA
PAOLO CALABRESI – MASSIMO DE LORENZO
CRISTINA PELLEGRINO – VALERIA SOLARINO
Scene Luigi Ferrigno – Costumi Grazia Materia – Luci Fabrizio Lucci
INFO
Per informazioni e dettagli, consultare www.teatromanzoni.it
Photo Massimiliano Donati. Courtesy of Teatro Manzoni Milano




