Orvieto. Viaggio tra atmosfere medioevali

Orvieto. Viaggio tra atmosfere medioevali

Scritto da Redazione on . Postato in Appuntamenti, Weekend

A ORVIETO L’EMOZIONE DI UN CORTEO STORICO RICCO DI ARTIGIANALITÀ, protagonista la Festività del Corpus Domini, in scena dal 9 al 11 Giugno 2023.

Orvieto (TR), Italia.
Per un giorno Orvieto torna medievale grazie a un Corteo Storico costituito da figuranti che rappresentano autorità politiche e militari, magistrati e nobili, tamburini, trombettieri e molte altre figure del 1200.

La mattina di domenica 11 giugno, dalle 10:00, sfilerà un corteo di oltre quattrocento elementi avvolti da un silenzio che sfiora la sacralità.

L’impatto del corteo che esce dalla porta principale del Duomo lascia senza fiato chi si trova nella piazza. Gli uomini, indossando preziosi abiti, con ai piedi calzature create a mano, portando elmi, bandiere o armi forgiate dai migliori artigiani, sfilano per le vie della città. Proprio questa particolarità rende il corteo non solo fruibile da migliaia di persone disposte lungo il percorso, ma ancor più solenne.

Le personalità quali il Capitano del Popolo, il Podestà, il Gonfaloniere di Giustizia, il Capitano dei Balestrieri, Nobili, Cavalieri, Scudieri, Scorte Armate si susseguono nel loro compito, per qualche ora, di ricordare il passato. Un passato di conquiste, di battaglie, di potere rappresentato da abiti, vessilli e bandiere realizzati con tessuti preziosi arricchiti da ricami e dettagli che fanno la differenza.

Ogni figurante si immerge nel proprio ruolo con un’intensità tale da essere evidente nell’espressione del volto. La persona diventa il personaggio di cui indossa l’abito.

Ogni figurante, non è neanche necessario sottolinearlo, lascia rigorosamente a casa orologi, occhiali e qualsiasi altro oggetto non in uso nel medioevo.

Esiste un legame talmente importante, costituito da passione e amore per la terra di origine e per il Corteo, che alcuni cittadini di Orvieto trasferitisi altrove non esitano ogni anno a tornare per vestire con orgoglio quei magnifici costumi così carichi di storia e di significato.

È tutto curato nel minimo dettaglio. Nulla è affidato al caso. Dal momento in cui il Corteo è stato ideato. Ricerca storica prima e realizzazione poi, accuratissime. Preparazione prima e sfilata poi, svolti sempre con la massima attenzione.

«I dettagli fanno la perfezione e la perfezione non è un dettaglio» – Leonardo da Vinci.
Info: https://www.corteostoricoorvieto.it/

TUTTO NASCE DAL MIRACOLO DI BOLSENA

Dal 1264, per volontà di Papa Urbano IV, la Chiesa Cattolica celebra la festività del Corpus Domini. Non molte persone, credenti e non, mettono in relazione questa festa con una delle cattedrali gotiche più conosciute nel mondo: il Duomo di Orvieto, costruito proprio per conservare il Sacro Corporale.

Nel 1263 un prete boemo, Pietro da Praga, angustiato dal dubbio sulla reale presenza di Gesù Cristo nel vino e nell’ostia consacrata, compie un pellegrinaggio a Roma per chiedere la grazia di liberarsi da questa incertezza. Dopo aver pregato per giorni interi sulla tomba di Pietro, rasserenato, si mette sulla via del ritorno.

Percorrendo la Via Cassia si ferma a Bolsena e celebra una messa nella grotta di Santa Cristina . All’atto della consacrazione viene di nuovo colpito dalla perplessità. Spezzata, l’Ostia stilla del sangue. Cadono molteplici gocce che imporporano il corporale, alcune pietre dell’altare e del pavimento. Sapendo che Urbano IV si trova a Orvieto, Pietro si dirige nella cittadina e racconta al Pontefice quanto accaduto.

Il Papa, per verificare il racconto e recuperare le reliquie, invia a Bolsena il vescovo di Orvieto Giacomo, accompagnato, secondo la tradizione, dal teologo domenicano Tommaso d’Aquino e dal francescano Bonaventura da Bagnoregio.
Un anno più tardi Urbano IV, riconosciuto il miracolo, istituisce la festività del Corpus Domini.
Un evento, il Miracolo di Bolsena, immortalato da Raffaello nel celebre affresco realizzato nei Musei Vaticani.

PERCHÉ UN CORTEO STORICO

Per secoli, ogni anno ad Orvieto si è ricordato il miracolo di Bolsena con processioni e rappresentazioni sacre. Dagli anni ‘50 del 1900, alla rievocazione religiosa si affianca un corteo storico composto da oltre quattrocento figuranti che sfilano per le vie della città indossando abiti dell’epoca medievale.

Il corteo è nato da uno studio approfondito dell’iconografia del tempo che ha portato al disegno e alla realizzazione di costumi attenendosi ai dati storici. La passione e il lavoro svolto hanno condotto alla scoperta che le più alte cariche militari e politiche indossavano abiti e armature di valore. È stata una ricerca seria e documentata, guidata con volontà e decisione dalla signora Lea Pacini, ideatrice e per decenni direttrice artistica del Corteo Storico di Orvieto.

Per la signora Pacini, una volta disegnati i bozzetti, l’esigenza è stata quella di andare alla ricerca dei tessuti più preziosi e affidare il passaggio dall’idea alla realtà ad artisti dei vari settori. Ed è così maturata una collaborazione durata decenni con artigiani locali, come l’orafo Marcello Conticelli che ha realizzato spade, camagli, elmi, pugnali, scettro di comando, collane di rame, e come il lavoratore del cuoio Franco Menichini dalle cui mani sono nati stivali, cinture e scarpe.

La professoressa Lea Pacini, dopo aver disegnato, cucito, seguito le sarte nel difficile lavoro di trasformare le stoffe in splendidi pezzi unici, guidato le ricamatrici più esperte, sceglieva i figuranti uno ad uno. Era piccolina di statura ma con una determinazione e un carisma tali da suscitare rispetto anche nei giovani ‘presi in prestito’ all’esercito quando ad Orvieto si svolgeva il servizio militare. Ragazzi di due metri scelti per il fisico, ma soprattutto la postura e l’eleganza del portamento.

Il Corteo è di una ricchezza tale che la manutenzione, accuratissima, è continua e quando i tessuti sono rovinati viene affidato il rifacimento ad artigiani di grande valore, come il sarto orvietano Antonio Angiolillo.

Interessante la mostra su tutto quanto riguarda il Corteo che si tiene presso il Museo Claudio Faina, sulla piazza del Duomo.

CORTEO DELLE DAME

Da ormai oltre trent’anni, il venerdì sera o il sabato pomeriggio, nei festeggiamenti per il Corpus Domini si è aggiunto il Corteo delle Dame.

La creatrice del Corteo Storico, la signora Lea Pacini, aveva focalizzato l’attenzione sulla vita militare e politica del 1200, che era in mano agli uomini. I suoi studi si sono dedicati al potere e non alla famiglia, raffigurando l’importanza assoluta di nobili, militari, magistrati e politici nella loro veste pubblica.

Negli anni ’90 è cominciata una ricerca storica anche delle figure femminili, nobili di Orvieto e del contado, che sfilano con abiti e gioielli indossati con austera bellezza e fine portamento. Capelli raccolti in acconciature eleganti. Velluti pregiati, tessuti ricamati, colori brillanti per abiti che donano alle Dame un fascino antico e prezioso.

Quest’anno il Corteo delle Dame è previsto alle 21:00 di venerdì 9 giugno.

CONTESTO STORICO

Il Medioevo è un periodo di guerre, stragi e sete di dominio da parte di Guelfi e Ghibellini.

A Orvieto i primi sono rappresentati dalla famiglia Monaldeschi mentre ai secondi appartengono i Filippeschi. Due famiglie che si fronteggiano per oltre un secolo con torture e distruzioni che raggiungono l’apice con l’acerrima contesa del castello di Torre Alfina.

Perfino Dante Alighieri cita il conflitto che uno dei rami dei Monaldeschi intraprese con la famiglia dei Filippeschi per il predominio di Orvieto «Vieni a veder Montecchi e Cappelletti, Monaldi e Filippeschi, uom senza cura: color già tristi, e questi con sospetti!» (https://antologialetteraria.xoom.it/commedia/pp6.htm)

Testo e foto Federica Sartori