I tempi cambiano. Una volta le star (anche non tutte) distruggevano le stanze d’albergo, per qualcuno era come una sua cifra stilistica.
Come dimenticare ad esempio la performance non musicale del grande Keith Richard dei Rolling Stones che, nel 1972 gettò un televisore fuori dalla finestra dal decimo piano delle Hyatt Hotel?
Un posto d’onore spetta poi a Marylin Manson che visto fuori dal palco e senza trucco sembrava un tranquillo impiegato del catasto ma quando era in tour entrava molto nel personaggio, forse troppo, tanto che insieme alla sua band nel 1998 riuscì a distruggere i mobili di ben quattro stanze del Poughkeepsie Grand Hotel.
L’elenco sarebbe assai più lungo ma non pensiate che i divi di celluloide siano stati immuni da questa voglia distruttiva. Il «Wolf of Wall Street» l’impeccabile Leo di Caprio, qualche anno fa in un hotel di Cannes a causa di una notte di bagordi (forse simili quelli del suo ultimo successo?) fu poi costretto a pagare ben 40.000 dollari di danni. Cosa che fece, va detto, senza batter ciglio. E che dire infine, delle intemperanze di Russel Crowe all’Hotel Mercer, a Manhattan, New York, quando, che a causa di una telefonata con la moglie interrotta perchè era caduta la linea dette talmente in escandescenze da strappare il telefono con tutti fili dalla sua stanza per poi arrivare nella hall e scagliarlo addosso al concierge dell’albergo stesso che riportò varie ferite. La sortita, ca va sans dire, costò al «Gladiatore» un arresto immediato e l’esborso di una cifra molto elevata per risarcire i danni fisici causati al concierge.
Bene, questo era il passato. Oggi il rapporto tra le star dello showbusiness e gli hotel non è più così tempestoso anzi… il nuovo trend non è più distruggere ma costruire , ristrutturare, progettare.
Ed ecco che allora che Robert de Niro ha progettato ed edificato nel cuore di uno dei quartieri più cool di NYC, il Tribeca District, il The Greenwich Hotel : 88 camere con tappeti tibetani e pavimenti in quercia della Siberia con tanto di bagni in marmo di Carrara. All’interno c’è anche una Spa di lusso. Inoltre questo albergo particolare offre la possibilità di potervi soggiornare con il proprio cane.
Richard Gere e la ex sua moglie (si sono separati il settembre scorso) Carey Lowell, hanno invece scelto la splendida natura, ricca di boschi, del Westchester Country a circa un’ora in macchina da New York City ristrutturando il Bedford Post Inn, uno storico hotel del 1870. Piccolo, con solo 8 stanze ma ben curato.
Un relax & Chateau di classe dove ritemprarsi fisico e mente. Grande spazio è dedicato, e non poteva essere diversamente, allo Yoga e inoltre vengono organizzati diversi workshop sulla meditazione.
All’interno due ristoranti The Barn and the Farmhouse.
Tel. 914.234.7800
Anche Clint Eastwood si è unito al nuovo trend, a Carmel in California località dove lui soggiorna da tempo, ne è stato sindaco dal 1986 al 1988 ha restaurato integralmente uno storico ranch, il Mission Ranch per l’esattezza, del 1870.
Qui tutto riporta al western che gli hanno dato celebrità, infatti, grandi spazi naturali, piatti in autentico stile americano musica country dal vivo. Si vive da cowboy ma nelle ovattate e comode stanze, 31, dell’hotel, dotate di ogni confort e collocate dentro le dieci palazzine che fanno parte della struttura. Nel Mission Ranch che si estende su un’area di quasi 90.000 metri quadri c’è anche un tennis club e un fitness club.
Robert Redford ha scelto invece lo Utah visto che qui si tiene ogni anno il Sundance Cinema Festival da lui fondato. La sistemazione del Sundance Resort è quella tipica di montagna con camere dotate di qualsiasi comfort. La zona si presta prevalentemente ad attività invernali come sci pattinaggio e snowboard.
Le rockstar Bono Vox e The Edge degli U2 hanno aperto proprio nella città che li ha visti nascere, Dublino, The Clarence, un luxury hotel, che offre alcune stanze con una stupenda vista su Dublino. L’hotel è o vicinissimo al Temple Bar luogo per la mitica di band di bevute e concerti e sembra proprio che sia stata questa la molla nostalgica che ha spinto i due a raccogliere un gruppo di investitori per rilevare l’hotel diversi anni fa per poi trasformarlo in una dimora di lusso dotata dei confort più esclusivi.
Infine in questa breve gallery un posto d’eccezione spetta all’attore John Malkovich. Ha creato, infatti, una piccola catena alberghiera denominata The Big Sleep Hotel, ne potete trovare uno a Eastbourne, Cardiff e Chelthenhan, in Gran Bretagna sono alberghi dedicati prevalentemente a chi è in viaggio d’affari e hanno la caratteristica di essere confortevoli a un prezzo molto conveniente , sui 40 euro a notte.
L’Arredamento molto colorato è stato curato dallo stesso Malkovich in persona.
Purtroppo è con amarezza che segnaliamo che il grande attore aveva l’intenzione di creare un residence a cinque stelle in un tipico palazzo trecentesco di sua proprietà nel cuore di Prato. Una piccola struttura di charme con sei camere di design con cucinotto e bagno. Lo avrebbe fatto con il designer Riccardo Rami che lo ha affiancato anche nel concept di altri alberghi particolari . Purtroppo, è notizia di qualche settimana fa, tutto si è arenato per un problema burocratico riguardo al progetto. L’assessore ai lavori pubblici di Prato, Roberto Caverni, ha dichiarato a “Il Tirreno”: «Il progetto al Comune piace e anche molto. Sarebbe un biglietto da visita imperdibile per una città che punta ad avere una vocazione turistica. E’ tutto da vedere se non potrà essere condotto in porto» La consapevolezza c’è e sembra anche l’intenzione. Speriamo che non rimanga tutto sulla carta. Noi di AgendaViaggi ce lo auguriamo di cuore.
Alfredo Verdicchio