Il nostro viaggio in Germania parte dalla Mosella, su una strada sinuosa lunga 242 km che segue le anse del fiume, così arrotondate che sembrano ripiegarsi su se stesse. La valle è racchiusa fra colline erte come muraglie, disegnate dalle linee diritte dei filari del Riesling, il reissende tiere ossia animale selvatico, per via dell’aroma vagamente muschiato.
Un giusto incipit è la media valle del fiume, a Treviri, la città più antica della Germania, la Augusta Treverorum fondata nel 16 a.C. dai Romani (ma sono in molti a sostenere che venne fondata dall’Assiro Trebeta 1300 anni prima di Roma) e in seguito residenza imperiale di Costantino. Qui la permanenza romana si fa sentire e le Terme, Il Palazzo imperiale, l’Anfiteatro, parlano di edifici di una maestosità superata solo da quelli della Città Eterna. Il percorso si può simbolicamente iniziare dal centro cittadino, a scelta fra un omaggio al pensiero politico nella casa/museo di Karl Marx o al senso religioso nel Duomo, patrimonio UNESCO, costituito da due chiese appoggiate, una romanica e la Liebfrauenkirche, gotica.
Ma è uscendo di città attraverso la Porta Nigra, la grandiosa porta del nord in arenaria del II secolo d.C., che improvvisamente appare il maggiore lascito romano a questa regione: i vigneti di Argitis Minor, da cui pare derivi il Riesling. Il Palatinato, con le valli della Mosella, della Saar e Ruwer, è una delle principali aree vinicole tedesche: 9.000 ettari di cui oltre 5000 a Riesling ne fanno la zona di maggior produzione al mondo di questo vitigno.
La vite cresce su quello che nel Devoniano era un fondo marino scistoso, oggi corrugato dall’orogenesi in ripide formazioni collinari, il cui sostrato di ardesia grigia dona mineralità, eleganza e struttura ai vini bianchi, caratterizzandoli rispetto a quelli dei paesi più meridionali. La verticalità è in parte responsabile di un microclima temperato: protegge infatti dal vento del nord e consente una migliore esposizione al sole. Questo è quanto accade nei vigneti di Berthold e Ingrid Oster, così aerei da somigliare a un’Alta Via Alpina.
Si trovano nell’Ürziger Wurzgarten, unica area caratterizzata dal rotliegend, una roccia rossa di origine vulcanica. Le pendenze fino al 70% e una sola strada d’accesso limitano l’uso degli antiparassitari alla nebulizzazione dall’elicottero (in deroga ad un preciso divieto, a causa delle condizioni estreme). Da questa viticoltura “eroica” si ricavano 60.000 bottiglie circa, fra cui il Riesling Erdener Treppchen 2011, proveniente da piante di cinquant’anni, le cui lunghe radici hanno assorbito un maggior numero di minerali, che l’anno reso singolarmente secco e con una grande persistenza e complessità aromatica.
Scendendo fra i vigneti si arriva a Kröv, piccolo paese in riva alla Mosella, uno dei tanti lungo il fiume con le cantine che offrono visite e degustazioni. Staffelter Hof, donato nell’ 862 da Lotario II all’Abbazia di Stavelot, è la più antica. Gli antenati degli attuali proprietari, la famiglia Klein, erano lavoranti dei monaci e dopo la secolarizzazione dei beni ecclesiastici da parte delle truppe rivoluzionarie francesi, ebbero il possesso della terra. Oggi coltivano biologicamente nove ettari e vendemmiano manualmente un Riesling che a seconda della posizione della vigna utilizzano per vini secchi, demi-sec, dolci, e spumanti.
Ma il fascino della Mosella si apprezza non solo in cantina: il modo migliore per godere della natura è sicuramente percorrere almeno in parte le piste ciclabili, che dalle sorgenti in Francia arrivano fino a Coblenza, dove il fiume si getta nel Reno. Sui sentieri sterrati fra la vegetazione verdissima lungo il corso d’acqua, quasi ad ogni curva si è sovrastati da castelli medioevali e si attraversano romantici villaggi e piccole città. Vale una sosta Bernkastel – Kues, con le sue strade lastricate, la piazza del mercato circondata da case secentesche a graticcio di legno e le pergole di vite che fanno da tetto ai vicoli.
Dal cosiddetto “angolo tedesco” di Coblenza ci si trova nella valle del Reno, che fino a Magonza è un susseguirsi di colline di quarzite e scisti argillosi e 3.000 ettari a vigneto che dolcemente circondano il grande fiume, percorso come un’autostrada liquida da chiatte lunghe come petroliere.
La navigazione in battello offre paesaggi di grande suggestione: imbarcandosi a St. Goar si può scegliere fra le molte fermate fra le due rive. Bacharach ha i vigneti impervi orientati a sud e una cinta muraria del 1356, ancora percorribile e resa attuale dalle molte abitazioni che vi si affacciano. Fra di esse il Rhein Hotel, piccolo albergo con un bel ristorante dove lo chef Andreas Stüber offre prelibati formaggi e salumi di capra, diffusa perché questi animali sono usati tradizionalmente per “ripulire” i prati in pendenza e tenerissime carni di vitello stufate al Riesling, neanche a dirlo. I vini sono quelli del posto, fra cui un vino passito di grande razza, il Riesling “Bacharacher Halm” di Toni Jost del 2011 dai sentori di frutta esotica, fico secco e dattero.
La fama del Riesling renano ha suggerito a Stefan Ress quarta generazione della cantina Balthasar Ress a Hattenheim nel Rheingau, fra i maggiori produttori di Riesling al mondo, una “banca” dove ogni cliente può stoccare i suoi vini più preziosi. In una elegante e tecnologica cantina con celle personalizzate, la clientela, prevalentemente aziende, può invitare gli ospiti per una insolita degustazione.
Sono garantite temperatura, umidità ottimali e sicurezza. Questo è il cuore nobile del Riesling renano: sulle morbide alture di quarzite, Johannisberg, abbazia benedettina vecchia di 1.200 anni del Principe Abate di Fulda e dopo la secolarizzazione napoleonica della famiglia von Metternich, è fulcro di tutta la viticultura della Rheingau. Qui nel diciottesimo secolo ha avuto i natali la vinificazione di vendemmie tardive con le uve botritizzate e oggi è un luogo d’incanto dove organizzare un evento, pranzare con vista sui vigneti o acquistare i vini del castello.
A pochi chilometri, si trova Geisenheim, una delle facoltà di viticoltura ed enologia più quotate al mondo: l’università del vino. Ma non sempre la nuova generazione del vino esce di qui: Kai Schätzel a Nierstein ha trasformato l’antica casa di famiglia in azienda e cantina e vinifica con metodi biodinamici l’uva pigiata con i piedi proveniente da sette ettari, seguendo i suggerimenti del diario del bisnonno. Sta sperimentando alla ricerca di un metodo personale, fra una pressa vecchia di sessant’anni e il raffreddamento con l’azoto, e i suoi vini sono un work in progress, che parla di uno dei futuri possibili di questa zona unica. Da qui, seguendo il grande fiume si arriva a Magonza, la città di Gutemberg, a cui è dedicato un interessante museo. Da visitare, oltre all’imponente Duomo romanico, la chiesa di Santo Stefano illuminata dalle meravigliose vetrate di Marc Chagall, policrome su base azzurra. Di una bellezza assoluta.
Elena Bianco
Nelle foto: vigneto della famiglia Klein; le reginette del Riesling a Johannisberg.
Tutte le foto sono di Elena Bianco
TACCUINO DI AGENDAVIAGGI
Hotels
Blesius Garten Hotel – Piccolo hotel di charme con birreria annessa da degustare nella stube con i piatti tradizionali – Olewiger Str. 135 – 54295 Trier – tel +49 (0)651 36060
Staffelter Hof – camere e appartamenti nell’azienda agricola di un’antica famiglia di viticoltori della Mosella – Robert Schuman Str. 208 – 54536 Kröv – tel +49 (0)6541/3708
Gästehaus Ingrid Oster – camere sopra la cantina, in uno degli angoli più suggestivi della Mosella – Wittlicher Str. 1 – 54539 Ürzig – tel +49 (0)6532-2545
Rhein-Hotels Bacharach – piccolo antico hotel di fascino, sulle mura di cinta della città – Langstr.50 – 55422 Bacharach am Rhein – tel +49 (0)6743-1243
Ristoranti
Becker’s – minimal chic per una cena stellata – Olewiger Str. 206 – 54295 Trier – tel +49 (0)651 93808-0§
Oechsle Wein & Fischhaus – Tutti i principali produttori di vino della Mosella, accompagnati da crudité di pesce scelte dal banco-frigo – Palaststr. 5-7 – 54290 Trier – tel +49 (0)651-9917264
Weinhaus Weiler – sulla piazza principale una classica osteria con cucina tradizionale – Marktplaz 4 – 55430 Oberwesel – tel +49 (0)674493050
Stüber’s Restaurant – l’ottima cucina renana di Andreas Stüber, accompagnata dai migliori Riesling del posto – Rhein Hotel – Langstr.50 – 55422 Bacharach am Rhein – tel +49 (0)6743-1243
Baiken restaurant – in cima ad una collina in mezzo ai vigneti della Rheingau, frequentatissimo dai locali – Wiesweg 86 – 65343 Eltville am Rhein – tel +49 (0)6123900345
Civitas Weinstube – piccolo, gradevole ristorantino con buoni piatti tradizionali e buona selezione di vini – Marktplatz 9 – 55283 Nierstein – tel + 49 (0) 6133 / 57 14 995 –
Dove comprare i vini
Weingut Staffelter Hof – Robert Schuman Str. 208 – 54536 Kröv – tel +49 (0)6541/3708
Weingut Berthold Oster – Wittlicher Str. 1 – 54539 Ürzig – tel +49 (0)6532-2545
Enoteca Phillips-Mühle – Gründelbach 49 – 56329 St. Goar – tel +49 (0)6741 1606
Weingut Bastian – Oberstr 63 – 55422 Bacharach – tel +49 (0)67431208
Weingut Balthasar Ress – Rheinallee 7 – 65347 Hattenheim – tel +49 (0)6723-9195-1
Enoteca Schloss Johannisberg – 65366 Geisenheim –
Weingut Schätzel – Obersdorfstr. 34 – 55283 Nierstein – +49 (0)6133 5512
Informazioni:
Ente Nazionale Germanico per il Turismo – Via Soperga, 36 – 20127 Milano
Tel. +39-02-00 66 77 97 – Fax +39-02-00 66 77 21
Mosellandtouristik – Kordelweg 1 – 54470 Bernkastel-Kues – tel +49 (0)6531/9733-44 – fax +49 (0)6531/9733-33