Titolo: LIFE IS ONE PROJECT. Credits: FOTO DI ELINA CERPA. Applicazione pratica e autobiografica di “Life is a function” all’interno del SENSITIVE SURFACE PROJECT
Masha Ru, artista moscovita profondamente eclettica, sin da giovane vive un forte dualismo: il profondo interesse per l’arte, tra cui spicca in particolare l’amore per la fotografia, convive serenamente con l’attrazione per la fisica, la matematica e il rigore scientifico. Nell’immaginario collettivo esiste una marcata divisione concettuale tra materie umanistiche e materie scientifiche. Masha è un esempio vivente di come questo tipo di clichè poggi la sua esistenza su basi fallaci. Il dualismo dell’artista russa con il tempo si tramuta in visione: la fusione dei punti di vista della dicotomia arte-scienza e l’uso congiunto di strumenti ora artistici ora scientifici porta l’artista a considerare la matrice puramente strumentale che accomuna i due mondi come il punto d’incontro tra due visioni che guardano la stessa cosa con occhi diversi.
Cosa muove realmente Masha Ru? Si pensa spesso che l’arte soddisfi un atavico bisogno d’espressione di sé, declinato in mille forme ma soggiacente ai medesimi principi. Dall’altra parte l’amore per la scienza viene banalmente spiegato con la profonda sete di conoscenza connaturata nell’essere umano. Probabilmente la divisione del lavoro tra queste due anime dell’umano è meno rigida di quel che si crede. Arte e scienza si compenetrano: la prima può appagare la sete di sapere, la seconda può essere mezzo espressivo più forte di quel che s’immagina.
Masha Ru sintetizza le due dimensioni trasformando la dicotomia in unità. Il viaggio di Masha è un viaggio fuori e dentro l’uomo, un viaggio che vede nell’applicazione dei principi della matematica e della scienza solo un mezzo per la comprensione e l’espressione delle dinamiche umane, emozionali, psicologiche. L’arte visuale, oltre a veicolare emozioni e concetti, democratizza la fruizione dell’opera. In alcuni casi la matematica potenzia il messaggio veicolato dall’opera d’arte, crea suggestioni, induce visioni. A volte accade il contrario: la matematica crea la via e la fotografia ne amplifica la portata simbolica.
La complessità del reale e la visione che di esso l’artista vuole trasmettere non si preclude alcuna via. Per Masha ogni espressione umana è strumento per esprimere l’umano stesso, schematizzarlo, classificarlo, analizzarlo, scomponendolo e ricomponendolo in modi totalmente nuovi. Modi che non hanno l’ambizione di rappresentare l’umano in senso assoluto ma che vogliono soltanto mostrare una delle infinite modalità attraverso cui esso può essere compreso.
Titolo: NAKED AND NANO Credits: FOTO DI MASHA RU – STYLING DOOR LARA VERHEIJDEN – Modella: JUSTINE. In cooperazione con VICE magazine.
“Naked and Nano” affronta ed esplora la moda da un punto di vista atipico, quello del rapporto tra sostanza e forma. La foto della modella viene affiancata da immagini della sostanza di base di cui gli abiti sono costituiti. La tecnica della fotomicrografia è uno strumento potente che mette in pratica un esercizio mentale tipico della filosofia buddista: disassemblare, disgregare e decostruire sensazioni, emozioni e significati dati per scontati. L’obiettivo è la presa di coscienza che in fondo questo mondo è dominato dall’assoluta mancanza di un significato universale e dall’insensatezza del concetto di verità.
Titolo: TECHNOLOGICAL. Credits: FOTO DI MASHA RU, VIKA USHKANOVA. STAMPE MASHA RU. Modello: STEPHAN @ ANDROGYN MODELS
Nelle stampe della serie “Technological’ si affronta il tema della discontinuità e del disassemblaggio. L’utilizzo di una stampante laser ad alta tecnologia e la speciale tecnica utilizzata porta alla distruzione dell’immagine originale e alla conseguente creazione di nuove entità. Il risultato del processo di stampa è impredicibile e non riproducibile. Per questo ogni opera è unica. Ogni stampa presenta due componenti: sul lato destro vi sono le fotografie di Vika Ushkanova, sul lato sinistro il risultato della manipolazione dell’artista.
Titolo: SMOOTHIE. Credits: FOTO DI MASHA RU E OLGA GANZA. Stylist: JANNEKE RODENBURG. Make-Up: CHARLOTTE VAN BEUSEKOM. Modelle: LYNSEY SIMS & TASHA ATEGO.
La seria “Smoothie” esplora una realtà troppo spesso taciuta e dimenticata: quella dell’enorme quantità di cibo che quotidianamente viene sprecato nella società iperconsumista contemporanea. Le modelle invitano il pubblico a mangiare un po’ di frutta fresca allo Smoothie Bar, nei pressi dei cassonetti dell’immondizia di Amsterdam.
Titolo: SILENCIO. Credits: FOTO DI MASHA RU. Illustrazioni: OLGA GANZHA. Stylist: FEDY AUGUSTE. Make-Up: ESTHER AUGUSTE. Hair: TRINITA A. CADET. Modella: ALEX @ FUSION NYC.
In una sorta di contrasto tra fotografia ed illustrazione, il ritratto della modella viene come disturbato dalla presenza di un disegno dai tratti forti, decisi, violenti. Nel freddo di una città silenziosa ed impersonale la ragazza fatica a riconoscere sé stessa, non riesce a ritrovarsi, percepisce un rumore di fondo che ne nasconde le fattezze. Dove sta l’identità? Come ritrovarla? Probabilmente il segreto risiede proprio nel silenzio, unica vera arma per ritrovare la propria vera essenza.
Ivan Burroni
ivan@agendaviaggi.com