A cura di Valigia a due piazze
Eravamo a Marrakech e avevamo quasi due ore di ritardo per un errore di comunicazione tra noi e le ragazze del riad in cui ci eravamo fermati a dormire durante le prime notti marocchine. Un breve momento di relax prima di iniziare il nostro giro, che ci avrebbe portati in alcune delle città imperiali, a superare la catena montuosa dell’Alto Atlante prima e del Medio Atlante poi e a vedere, per la prima volta, il Sahara.
E così all’appuntamento siamo arrivati tardi e Aziz, se solo avesse potuto, invece di presentarsi e di stringerci la mano – ne sono certa – ce ne avrebbe volentieri dette quattro. Ecco, l’inizio del nostro rapporto non è certo stato dei migliori, tanto che io e Francesco ci siamo sussurrati più volte in macchina che forse non era proprio l’ideale pensare di affrontare dieci giorni di viaggio insieme a una persona che non ci avrebbe mai fatto neanche mezzo sorriso.
Ci siamo sbagliati e ne è nata un’amicizia, se così si può definire. In breve abbiamo capito che Aziz è una persona puntuale e precisa, un marocchino in salsa milanese, come lo definisce Olga, la sua socia di Oro del deserto, l’agenzia cui ci siamo affidati per organizzare questo viaggio. Olga è una collega giornalista che ha deciso, per dirla in due parole, di cambiare vita e lavoro e da poco più di un anno vive a Marrakech.
Aziz ha 30 anni compiuti da poco e tanta voglia di fare conoscere il suo Paese ai turisti e ai viaggiatori. E differenzio le due categorie perché di due tipi di vacanza ben diversi si tratta. Il turista di solito è più da viaggio iper organizzato e da villaggio. Il viaggiatore ama andare alla scoperta e, perché no, all’avventura; è più vicino all’idea di stare fianco a fianco con i luoghi che visita e con le persone del posto che incontra. Oro del deserto fa proprio questo: disegna la vacanza su di te e sulle tue esigenze, sui tuoi desideri. Vuoi riad piccoli e romantici che offrono la cucina tipica marocchina? Preferisci il grande albergo con tutte le comodità? Vuoi viaggiare in 4×4? Può esserti utile una guida nelle città imperiali? Vuoi dormire nel deserto nelle tende berbere e arrivarci con un camel tour in dromedario? Ti piacciono le gallerie d’arte e vuoi acquistare oggetti di pregio? A seconda di quello che vuoi fare, loro ti fanno proposte azzeccate, modificabili e che tutti, contenendo un po’ i costi, possono affrontare.
Torniamo ad Aziz. Per noi è stato il driver del viaggio, ma in realtà ci ha consigliato, risolto un problema, è stato disponibile e poi ha fatto di più. Ci ha fatto conoscere la sua famiglia, che vive nell’oasi di El Jorf, vicino alle più grandi città di Rissani ed Erfoud, sulla strada per Merzouga e il grande deserto rosso. Aziz è di madre nomade e di padre tuareg, popolazione conosciuta anche come uomini blu per il volto velato appunto di blu (nel Sahara non si scherza né con il sole, né con la sabbia spostata dal vento, né tantomeno con il freddo della notte). E’ nato nel deserto e il suo primo contatto con il mondo del turismo è stato quando, da bambino, incontrava i viaggiatori che chiedevano a lui e alla sua famiglia di poter scattare qualche foto con il loro dromedario o, perché no, fare anche un giro sulle dune del deserto. E così ha man mano imparato altre lingue, oltre a quelle che sentiva già in casa, saharawi e tamajeq.
Erfoud è nota come città dei fossili e anche oggi se ne trovano, se si sa dove andare a cercare. Così Aziz al mattino andava a scuola (i pullman passano lungo le grandi arterie a raccogliere i ragazzini in attesa e li portano ogni giorno alla scuola più vicina e quando si tratta di famiglie non stanziali può essere che la scuola durante l’anno cambi più volte a seconda della zona in cui ci si è spostati a vivere) e al pomeriggio si metteva alla ricerca dei fossili da vendere ai turisti. Ha accompagnato anche noi in un luogo di meravigliosi sassi neri in cui si trovano i fossili. E man mano quello che poteva essere un lavoretto per far su due soldi è diventato una professione. Servendo ai tavoli come cameriere, lavorando con Viaggi e Avventure nel Mondo e poi mettendosi in proprio con il fratello maggiore di un anno. Oggi non c’è guida turistica, gestore di albergo o riad, proprietario di ristorante o di un negozio che non dica che Aziz è una persona speciale.
Noi l’abbiamo scoperto nella settimana in cui siamo stati insieme davvero per tante ore in auto, durante i pasti consumati chiacchierando e mangiando con le mani dallo stesso piatto alla maniera marocchina, ascoltando quello che ci poteva raccontare di un luogo, quello che non trovi scritto sui libri di viaggio.
Quello, però, che ci ha lasciato più colpiti è stato di come Aziz abbia imparato a conoscerci in poco tempo, così da sapere che cosa avremmo preferito privilegiare – noi siamo reporter di viaggio e amanti della fotografia – e così c’era sempre un luogo particolare per qualche scatto, una deviazione dalla strada principale.
Il prossimo viaggio in Marocco vorremmo organizzarlo sulla costa, magari in primavera. Sappiamo già che chiederemo aiuto a Olga e ad Aziz.
Elisa Pasino
elisa@agendaviaggi.it