Inaugurata al Rione Sanità l’opera “Narciso” dell’artista Jago, presso lo Jago Museum nella Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi: una scultura in marmo statuario che raffigura il mito di Narciso, il bellissimo cacciatore figlio del dio Cesio e della ninfa Liriope. Una riflessione sulla complessità della percezione e sulla ricerca interiore.

Napoli, Italia.
Camminando per il rione Sanità, uno dei posti dove maggiormente si respira la storia e la vera essenza della città di Napoli, è possibile visitare un luogo ricco di cultura e fascino: lo Jago Museum, collocato nella Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi, dove sono custodite le opere del celebre artista Jago. Un museo che si propone in continuo cambiamento, un ambiente dove le bellezze attualmente esposte saranno pian piano affiancate da nuove creazioni.
Tra le ultime opere arrivate allo Jago Museum, c’è la nuova scultura, intitolata Narciso: la scultura in marmo statuario raffigura il mito di Narciso, il bellissimo cacciatore figlio del dio Cefiso e della ninfa Liriope, e ci offre una profonda riflessione sulla complessità della percezione e sulla ricerca interiore. Il significato dell’opera, pur ricco di simbolismo, è, come nelle altre opere di Jago, lasciato all’interpretazione del fruitore. Il riflesso rappresentato non è quello immediato e tangibile che vediamo nello specchio, bensì un’immagine alterata che conduce alla percezione mentale. La scultura invita a considerare il limite dell’osservatore esterno nel comprendere l’interiorità altrui, evidenziando la differenza tra ciò che appare in
superficie e la complessità dei pensieri e delle emozioni che si celano dietro: come osservatori, siamo limitati nell’accesso all’intimo di un individuo, e ciò che vediamo è solo una parte della realtà.
Il mito di Narciso
Il mito, intessuto nell’opera, espone il tema della mancanza di autostima: nonostante la sua straordinaria bellezza esteriore, Narciso rifugge il contatto umano, celando un vuoto interiore dietro uno strato di vano orgoglio. La scultura mette in evidenza l’essenziale necessità del confronto con gli altri nella ricerca di sé, sottolineando che l’identità è un delicato equilibrio tra la nostra autentica natura e l’immagine che proiettiamo agli occhi altrui. L’illusione di Narciso di colmare il vuoto interiore, attraverso l’adorazione della propria immagine riflessa, rivela la fragilità di un’autostima basata unicamente sull’apparenza e lo condanna alla disperazione. L’opera invita dunque a una riflessione profonda sulla natura complessa dell’essere umano e sulla necessità di connessione e comprensione reciproca nella ricerca di autenticità e realizzazione.
Lo Jago Museum
L’opera Narciso arricchisce la collezione dello Jago Museum ospitato nella Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi, entrambi inaugurati e aperti al pubblico lo scorso maggio grazie ad una convenzione firmata dalla Parrocchia di Santa Maria della Sanità con il Fondo Edifici Culto (FEC). Un progetto, questo, con cui si decide di investire ancora una volta sull’arte e sul capitale umano, vera ricchezza del Rione Sanità. Le ricadute sociali e occupazionali generate sul territorio dall’ apertura della Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi e dello Jago Museum sono notevoli: alla creazione di un nuovo polo culturale all’ingresso di Borgo Vergini si associa il dato occupazionale. Circa una decina sono attualmente i giovani del quartiere che gestiscono i luoghi prendendosene cura, garantendone l’apertura quotidiana e la possibilità di effettuare visite guidate ogni ora. Giovani che hanno scelto di restare a Napoli e di costruire il proprio futuro e il proprio lavoro seguendo la via dell’arte e del turismo.
Photo courtesy of Jago Museum
INFO
Per informazioni e dettagli, consultare www.jago.art/it/