La magia delle notti bianche di San Pietroburgo: i luoghi da non perdere. Cosa fare e cosa vedere nella romantica, fastosa ed elegante ex Leningrado
San Pietroburgo, Russia.
Seduce senza scampo, San Pietroburgo. Infatti, se Mosca è l’indaffarata capitale russa dal fascino sovietico, l’ex Leningrado è la città romantica dalle reminiscenze zariste, fastosa ed elegante. Il suo imponente lascito storico-artistico non deve però ingannare: la città non è affatto sorniona e ripiegata sul proprio passato, anzi, vibra di nuova energia e coniuga alla perfezione i suoi mille volti, sorprendendo anche il visitatore più smaliziato. Proprio con l’intento di dare all’Impero russo un’affascinante “finestra sull’Europa”, lo zar Pietro il Grande scelse il delta del fiume Neva per fondare, nel 1703, la nuova capitale del regno, chiamando a corte i più famosi architetti italiani dell’epoca. Per questo motivo, la prima sensazione che si ha passeggiando per le vie del centro, è quella di un composto – quanto irresistibile – ordine architettonico: i palazzi sembrano progettati con l’unico scopo di abbellire le sponde dei diversi canali nei quali si divide la Neva, in un rincorrersi armonioso di facciate neoclassiche, colori pastello e luccichii metallici.
Ed è a chi l’ammira dall’acqua che la città, il cui centro storico è Patrimonio Unesco dal 1990, offre gli scorci più scenografici: un giro in battello al tramonto o durante le famose notti bianche – da fine maggio all’inizio di luglio, quando la città rimane per ore avvolta da un alone crepuscolare di raro fascino – consente di scoprire gli edifici-simbolo di San Pietroburgo, dall’imponente Palazzo d’Inverno all’appartata Fortezza di Pietro e Paolo, dall’enorme cupola dorata della Cattedrale di Sant’Isacco alle neobizantine cupolette policrome della Cattedrale della Resurrezione; e poi gli innumerevoli ponti, adornati di pregevoli gruppi scultorei – imperdibile quello “protetto” da quattro grifoni alati, sul canale Griboedov – e le mille curiosità che la città svela pian piano, come l’incrociatore Aurora, protagonista durante la Rivoluzione d’Ottobre del ’17, affondato durante la Seconda Guerra Mondiale e ora trasformato in un museo della Marina militare e ormeggiato alla confluenza tra Neva e Nevka. Però, non si può dire di aver davvero visitato San Pietroburgo se non si trascorre almeno una (mezza) giornata all’Ermitage, ospitato nel sontuoso Palazzo d’Inverno. Un tempo residenza imperiale affacciata sulla Neva, oggi è tra i musei d’arte più grandi e più ricchi al mondo: circa tre milioni di opere divise in quattrocento sale – la maggior parte delle quali abbellita da stucchi e fregi dorati –, visitabili in un percorso lungo quasi 24 chilometri, che consente di compiere un vero e proprio viaggio nella storia dell’arte mondiale, dagli albori dell’arte arcaica alle sperimentazioni cubiste, passando per tutti i grandi maestri, da Caravaggio a Leonardo, da Monet a Matisse. Infine, un altro must imperdibile, al quale dedicare almeno una delle serata pietroburghesi, è il Teatro Mariinskij, vero tempio della musica e della danza, che ha consacrato le grandi icone di tutti i tempi: Anna Pavlova, Rudolf Nureyev e Michail Baryshnikov, infatti, hanno debuttato proprio sul suo palcoscenico.
Simona P.K. Daviddi
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Foto di Simona P.K. Daviddi