La Piccola Bottega degli Orrori, il musical

La Piccola Bottega degli Orrori, il musical

Scritto da Redazione on . Postato in cinema

In scena (fino al 30 aprile) al Teatro Nazionale di Milano, una versione 2.0, energica e divertente de “La piccola bottega degli orrori”, con la regia di Piero di Blasio, il musical tratto dal celebre film omonimo, porta sul palcoscenico le bellissime musiche di Alan Merken.

Milano, Italia.
Potrei iniziare con… c’era una volta… Sì, cominciamo così perché tutto ha inizio a New York, negli anni ’60, in un negozio cinese. E’ qui che, durante un’eclissi, Seymour, commesso del fatiscente negozio di fiori del signor Mushnick, incontra una piccola piantina, Audrey 2. Così la chiama Seymour in onore della sua giovane collega Audrey, della quale è segretamente innamorato. Drusina – è il suo soprannome – è un’adorabile piantina, è veramente una meraviglia. Piccola – all’inizio – tutta verde e rosa, con tanto di occhiale da sole in tinta. Parrebbe innocua se non fosse… se non fosse che – come a poco a poco si viene a scoprire – è… carnivora. Già carnivora. Ma non nel senso che si nutre di mosche o di bistecche. Drusina si nutre di sangue umano e pure di sangue fresco, come ci tiene a precisare facendo le proprie ordinazioni a Seymour.

Nulla pare funzionare per farla rinvigorire sino a quando…

Ed infatti, esposta nella vetrina per attirare nuovi clienti – che arrivano a frotte – inizia ad appassire proprio quando gli affari del negozio del signor Mushnick cominciano ad andare a gonfie vele. Nulla pare funzionare per farla rinvigorire sino a quando, tagliandosi accidentalmente un dito, Seymour scopre, appunto, che Audrey 2 si nutre esclusivamente di sangue umano.

Diventato ormai una celebrità grazie ad Audrey 2, con la quale ha concluso un patto scellerato (la fama in cambio di sangue fresco), Seymour, ormai anemico nel tentativo di fornire sufficiente nutrimento all’adorabile creatura, dopo essersi inizialmente rifiutato, dà letteralmente in pasto alla pianta il fidanzato della sua collega Audrey, il dottor Orin Scrivello, un sadico e violento dentista.

E’ così che dopo 30 anni esatti Giampiero Ingrassia è tornato a interpretare al Teatro Nazionale il ruolo di Seymur

Da quel momento gli eventi sfuggono di mano al povero Seymour. Ed è così che al grido Fame !!! Cibo !!! uno dopo l’altro i protagonisti della storia cadono tra le fauci di Drusina, divenuta una sorta di sequoia in piume rosa e tacchi a spillo.

E’ così che dopo 30 anni esatti Giampiero Ingrassia è tornato a interpretare al Teatro Nazionale il ruolo di Seymur, ne la Piccola Bottega degli Orrori. In scena con lui Fabio Canino, che ha affrontato per la prima volta il musical, interpretando il ruolo di Mushnik e, nel ruolo di Audrey, Belia Martin, già protagonista in Sister Act. A completare il cast, Emiliano Geppetti nel ruolo di Orin il dentista, tre coriste sempre in scena e l’ensemble composto da 4 performer.

Insuperabile e veramente trascinante, nel ruolo di Audrey 2, Vekma K, Drag Singer di livello internazionale

Belli e coloratissimi i costumi di Francesca Grossi e insolitamente ricche le scenografie di Gianluca Amodio, giocate su una struttura esagonale nella quale si celano il negozio di fiori da una parte e lo studio dentistico e altri ambienti minori dall’altra, con sullo sfondo lo skyline di New York e le finestre dei palazzi che si illuminano di mille colori.

La direzione musicale è di Dino Scuderi, compositore di numerose opere, e le coreografie di Luca Peluso.

Un orribile e affascinante pianta che tutte noi amanti del giardinaggio vorremmo possedere. Una ventata di allegria un po’ dark, ma non troppo.
Maila Costa

INFO

Teatro Nazionale Che Banca!
La Piccola bottega degli orrori
Dal 22 al 30 aprile 2022