Milano, Italia.
Due volumi per parlare di contorno. Si parla di tavola, ma in questo senso il contorno non è un piatto, ma ha il significato di ambiente, tutto quanto, cioè quanto ruota attorno all’esperienza edonistica e funzionale del mangiare. Eat Design, è l’ultimo progetto di ricerca curato dagli austriaci Sonja Stummerer e Martin Hablesreiter, food desiners di Honey & Bunny che hanno realizzato due libri che indagano le forme del rito, le attitudini alimentari, la cornice della convivialità, il patrimonio degli strumenti che accompagnano il nostro quotidiano, il packaging, fino ad arrivare alle posture che assumiamo durante l’atto del consumare cibo.
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Il cibo è insieme arte, cultura, tradizione, colore, alimento, sapore, forma e come tale va servito, tradotto, presentato, apprezzato con tutti i sensi.
Così Eat Design si interroga specificatamente sul ruolo del design in relazione all’atto della nutrizione, dalla presentazione all’espressione artistica e meccanica. Dimmi cosa mangi, come mangi, come sondaggio sociologico e antropologico-culturale è un’altra declinazione di questa semplice ma complessa funzione primaria che, densa di significati reconditi e suoi propri, può facilmente declinare nell’arte, nella comunicazione, esprimersi nel disegno più lineare o più estroso. Colori, sapori, profumi e forme, sostanze e maniere: insomma tutto fa brodo. Sì, servito in una vasca da bagno come appare in una foto artistica del primo volume della ricerca. Il cibo in se è il filo conduttore del primo libro; il design è il tratto distintivo del secondo. Spunti non convenzionali e molte immagini sono gli ingredienti espressivi di entrambi i testi.
Dall’indagine svolta emerge che il modo di consumare il cibo è relativo, dipende dall’ambiente e dalle persone, è insomma un’espressione culturale, che si adatta, si evolve, si identifica a seconda del significato che si vuole attribuirgli.
Questo legame con l’ambiente e la sua evoluzione è stato proprio lo spunto del programma di conferenze intitolato “La città che cambia” realizzato da Valcucine, curato da Susanna Legrenzi, Stefano Maffei e Barbara Parini. L’intenzione è di esplorare e comprendere le dinamiche di trasformazione della città, in relazione ai contenuti dei progetti che la coinvolgono, con una serie di incontri pubblici. Alla conferenza conclusiva di questo ciclo, sono stati ospiti d’onore i due progettisti creativi austriaci, che hanno presentato il secondo volume di Eat design presso l’Eco Bookshop di Valcucine Milano.
La materia affrontata è di attualità anche perché riprende, analizzandolo, il tema centrale del cibo è legato a quello di Expo 2015 “ Nutrire il pianeta, Energia per la vita”.
Nei sei incontri infatti esperti, testimonial e ricercatori delle varie discipline si sono espressi sulla relazione tra la città e territorio, con l’obiettivo di evidenziare ricerche, visioni e azioni che contribuiscono a definire una nuova identità metropolitana. In questo senso scienza ed educazione, innovazione sociale e sostenibilità design e arte, cibo e nutrizione sono aspetti di questa evoluzione condotta da vari attori sociali sul territorio in cui vivono e operano.
Margherita Manara