Candidato della Norvegia agli Oscar per per la categoria “Miglior lungometraggio internazionale” e prodotto da Liv Ullmann e Wim Wenders La canzone della terra arriverà nelle sale distribuito da Wanted, con il patrocinio del Club alpino italiano, il 15, 16 e 17 aprile, mese in cui si festeggia la Giornata Mondiale della Terra (22 aprile)
Milano, Italia.
Il film è centrato sul rapporto dell’uomo con la natura e sul legame tra genitori e figli. Margreth Olin, regista e interprete principale, ritorna nella valle in cui è nata, nel cuore della Norvegia, dove abitano i genitori e per un anno intero filma il trascorrere del tempo e delle stagioni raccontando le meraviglie della natura attraverso gli occhi e le parole del padre, parole e sguardo di amore profondo per quella magnifica natura in cui è nato e cresciuto.
L’armonia dei suoni delle maestose vallate norvegesi, dove i ghiacciai si stanno ritirando e sono più evidenti gli effetti del cambiamento climatico, si fondono così con la storia paterna costruendo un’elegia di immagini di estrema bellezza.
Una maestosa sinfonia della terra dunque che rischia di spegnersi, sembra dire la regista raccontando i ricordi di un genitore ormai anziano che ha vissuto in perfetto equilibrio con l’ambiente. Il messaggio del film è potente e semplice nello stesso tempo: ricordare il nostro primo amore, la Natura.
…restare in ascolto del canto della terra
“Concludiamo il film con un appello di speranza”, commenta la regista “Il momento in cui mio padre pianta un nuovo seme accanto all’albero che suo nonno depose 130 anni prima. Le storie di mio padre stringono e ripristinano il legame forte con la natura”. E ancora: “Il corpo e la mente di mio padre cambiano, questo potrebbe essere l’ultimo anno in cui potrà condividere con noi la sua supplica.
All’improvviso tutto sembra urgente. La sua generazione è davvero l’ultima ad avere la consapevolezza di come ci stiamo prendendo cura della natura? La soluzione potrebbe essere semplicemente ripristinare la connessione con noi stessi? Se vogliamo che la nostra specie sopravviva, dobbiamo restare in ascolto del canto della terra”.
Photo courtesy of Ufficio Stampa Echo Group
Testo Anna Alemanno