La bellezza che genera opportunità: segnali dal carcere di Opera

La bellezza che genera opportunità: segnali dal carcere di Opera

Scritto da Redazione on . Postato in cinema

“Colui che apre la porta di una scuola, chiude una prigione”. (Victor Hugo)

Milano, Italia.
Giovedì 16 dicembre 2021 è stata messa in scena “Noi guerra! Le meraviglie del nulla”, drammaturgia originale di Opera Liquida con gli scritti dei detenuti attori. Sede del debutto nazionale è stato il Teatro della Casa di Reclusione Milano Opera dove in scena i detenuti e gli ex detenuti in qualità di attori con l’apporto dell’attrice Giulia Marchesi, hanno saputo regalare emozioni alla presenza di numerosi spettatori.

Opera Liquida, fondata e diretta da Ivana Trettel, è una compagnia di teatro Carcere, attiva dal 2008 nella Casa di reclusione Milano Opera.

Tutto ha inizio all’ingresso del carcere dove ci si imbatte nei controlli obbligatori per poter entrare in una Casa di Reclusione: consegna dei documenti ed abbandono dell’inseparabile cellulare, mettono gli spettatori nel clima del ”carcerato”.

Una metafora che ci rende consapevoli

Appena varcati i controlli però comprendi lo sforzo messo in campo da chi condivide questo spazio: un’istallazione consistente in una mostra fotografica racconta i tredici anni di attività della compagnia nella Casa di Reclusione. Attraverso una trasformazione graduale di sette istallazioni sostegni per le immagini degli spettacoli delineano il passaggio da strutture opprimenti ad altre più libere. Una metafora che ci rende consapevoli di un monito: chi percepisce l’assenza di libertà sa apprezzarla, desiderarla, progettare per conseguirla.

Elaborare drammaturgie collettive, costumi, ricerche di scena, laboratori su corpo e movimento, sono prospettive partecipative di questa costruzione.

I corpi che parlano in scena, gli sforzi di andare oltre all’immagine che ti è stata confezionata o che tu stesso hai ritenuto l’unica possibile sono un esempio della bontà del percorso.

Opera liquida: il palcoscenico come luogo per riflettere e interrogarsi

Lo spettacolo diviene un insieme di emozioni che travalica il messaggio forte che denuncia tutte le guerre, e si concentra sulle sensibilità degli attori che si sperimentano tra danza e recitazione.

Una menzione particolare anche alle scenografie e ai costumi, tutti realizzati nei laboratori attivati in carcere dagli educatori e frequentati dagli ospiti del carcere.

Seguite, se siete incuriositi, le attività di Opera Liquida ed appena ci sarà un’altra occasione non fatevela scappare perché, in un percorso di riabilitazione, è importante che il carcere si apra verso l’esterno e la società civile entri in carcere.

A quest’Opera del bello partecipano tutti i soggetti. Pertanto un grazie sentito va agli operatori dediti al controllo del carcere che l’hanno reso possibile ed agli sforzi, spesso un incremento di mansioni, messi in campo.
©Laila Pozzo

Patrizia Zocchio

INFO

Teatro della Casa di Reclusione Milano Opera
Via Camporgnago 40, Milano
Infoline: properaliquida@gmail.comwww.operaliquida.org