Sull’Isola di Vulcano, bionda di zolfo, immersi nella natura, tra paesaggi mozzafiato, colori sgargianti e tanto trekking.
Isola di Vulcano, Italia.
Primavera. Giornate che si allungano. Clima mite. Voglia di rompere la routine? Un week end all’Isola di Vulcano, nelle Eolie. Qui secondo, la mitologia greca, si trovavano le fucine di Efesto, dio del fuoco e fabbro che aveva per aiutanti i Ciclopi. E sempre qui sarebbe stata ambientata la commedia di Shakespeare La Tempesta, secondo l’avvocato e scrittore statunitense Richard Paul Roe.
Venti chilometri a Nord della Sicilia, l’Isola di Vulcano, nell’antichità Therasia, è nata dalla fusione di più vulcani, tra cui il Vulcano della Fossa, il più grande. Imperdibile, dunque, il brivido di affacciarsi alla voragine del suo Gran Cratere. Trekking alla scoperta di un paesaggio vulcanico immerso in un’atmosfera particolare, caratterizzata da verdi ginestre profumate che fanno da contrasto a fumarole, rocce nere e distese di cenere. Si parte dal Porto di Levante per raggiungere i 391 metri di quota. Salendo il paesaggio si fa più selvaggio. Al giallo profumato delle ginestre si sostituisce progressivamente il giallo più acre e pungente dei fiori di zolfo e la macchia mediterranea lascia il posto a pietre, rocce nere, distese di ceneri, lapilli, soffioni, vapori di zolfo che fuoriescono dalle fumarole. In cima, uno spettacolare scenario e la vista spazia, abbracciando con un solo colpo d’occhio tutte le sette isole Eolie.
Ricordando Vulcano, il film del 1950 con Anna Magnani: “Non c’è niente che succede che non sia necessario”.
IL TACCUINO DI AGENDA VIAGGI
DOVE DORMIRE
Therasia Resort Sea & Spa: il perfetto cinque stelle in cui rigenerarsi e rilassarsi dopo l’escursione sul vulcano. L’hotel più panoramico dell’isola è un’oasi dove la natura selvaggia incontra linee morbide ed eleganti, grazie allo stile arabeggiante. Un colore su tutti, il bianco. Accecante nei muri esterni riverberati dal sole, fresco e ombroso negli interni. Un luogo in cui lo sguardo può godere da ogni angolo dell’emozionante spettacolo dei faraglioni di Lipari. €€€€
DOVE MANGIARE
Ristorante La Forgia Maurizio: menu degustazione o menu à la carte, qui troverete piatti della cucina siciliana e tanto pesce pescato. Alcuni piatti solo su ordinazione. Da non perdere gli antipasti. €€€
Trattoria da Pina: a tutte le ore del giorno, pesce appena pescato, ottima cucina e una splendida terrazza panoramica, direttamente sul mare, per questa piccola trattoria a conduzione familiare. Località Gelso a venti minuti dal porto. Tel. 368668555. €€€
DA NON PERDERE
Ancora trekking con un’escursione a Vulcanello, l’altro vulcano collegato da un istmo all’isola.
Un giro in barca dell’isola. Per afferrare tutti i paesaggi e gli scorci più belli che si possono ammirare solo via mare.
La spiaggia nera, a Porto Ponente. Con sabbia finissima e lambita da un mare trasparente.
I fanghi naturali, nelle vicinanze del porto. “Pozza dei fanghi”, vicino al faraglione piccolo. Per una pelle fantastica, ma fate attenzione al viso.
Se fate un week end lungo, una gita a Lipari
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Francesca M. Ferrari
francesca@agendaviaggi.com