Il Parco entra in Triennale

Il Parco entra in Triennale

Scritto da Redazione on . Postato in Cultura

E’ stato progettato da Luca Cipelletti, il restyling di Caffè Triennale, in primo piano i principi di sostenibilità e il verde, attraverso luminosi spazi che vede la presenza di rigogliose piante. Il restyling rende inoltre più visibili le grandi vetrate che accompagnano lo sguardo sul Parco Sempione. 

Milano, Italia.

Entra in Triennale, una vera e propria presenza scenografica

Martedì 22 aprile a Milano ha riaperto al pubblico il Caffè Triennale. Il progetto di restyling, realizzato dall’arch. Luca Cipolletti secondo principi di sostenibilità e di efficientamento energetico, ha dato un ruolo centrale al verde attraverso la creazione di uno spazio arricchito da grandi piante in vaso, provenienti dai vivai Vannucci Piante di Pistoia, e soprattutto da una straordinaria apertura verso il Parco Sempione che viene a costituire, per chi entra in Triennale, una vera e propria presenza scenografica. Importante il progetto di luce di Artemide con le lampade modulari Alphabet of Light e Gople di BIG. Queste ultime, in vetro soffiato a mano, favoriscono la crescita delle piante grazie alla tecnologia brevettata di luce colorata RWB. L’intervento effettuato sulla caffetteria ha liberato lo spazio centrale, creando così un vero e proprio spazio espositivo, che accoglierà installazioni di grande impatto visivo che si alterneranno nel corso dell’anno. La prima opera presentata è GL 03 di Andrea Branzi, maestro dell’architettura e del design contemporaneo.

Nella medesima occasione sono state inaugurate due mostre di fotografia: “Barbara Probst. Poesia e verità” e “Ettore Sottsass. Foto dal finestrino”.

Barbara Probst: propone un percorso attraverso una selezione di 24 opere, per un totale di 91 immagini

“Barbara Probst. Poesia e verità” è la prima mostra personale in una istituzione culturale italiana dell’artista tedesca che ha esposto in realtà museali di prestigio come il MOMA a New York, la Tate a Londra e numerose altre. La mostra – il cui titolo riprende quello dell’autobiografia di Goethe Dichtung und Wahrheit – propone un percorso attraverso una selezione di 24 opere, per un totale di 91 immagini, che includono ritratti, still life, nudi, scatti urbani, fotografie di moda e di reportage, generi che l’artista ha esplorato alternando l’uso del bianco e nero al colore. Un lavoro, quello di Barbara Probst incentrato sul tema della visione e della percezione individuale e soggettiva della realtà, volto a rappresentare come la realtà appaia diversa a seconda del punto da cui si guarda. Gli incassi della mostra saranno devoluti al fondo Milano Aiuta, destinato all’accoglienza e al sostegno dei profughi ucraini, promosso dal Comune di Milano in collaborazione con Fondazione di Comunità Milano.

Sottsass: memorie di viaggio e pensieri sul presente

“Ettore Sottsass. Foto dal finestrino”, è, invece, una raccolta di 26 istantanee scattate da Sottsass nei suoi viaggi in giro per il mondo, tra il 2004 e il 2006, pubblicate su “Domus” all’interno della rubrica “Foto dal finestrino”, ideata da Stefano Boeri, all’epoca direttore della rivista. Le immagini sono accompagnate da riflessioni che riguardano la progettazione, l’architettura, l’urbanistica, ma anche da memorie di viaggio e pensieri sul presente. Nel 2009 questo progetto è stato riunito in un volume edito da Adelphi nella collana Biblioteca minima. Dall’India all’Iran, da Bali a Hong Kong, ma anche Milano, Catania, Ponza. Foto dal finestrino, appunto, scattate con una vecchia Leica M6 che Sottsass portava sempre con sé nei suoi viaggi. Un’esposizione, questa, dalla quale emerge lo sguardo di Sottsass sulla realtà che lo circonda e la sua straordinaria capacità di combinare parole – brevi testi scritti a macchina con la sua Olivetti Valentine – e immagini con la massima libertà per costruire una sua narrazione personale di luoghi e del proprio mondo interiore.
Info: Triennale Milano

Foto Gianluca Di Ioia

Maila Costa