Stavolta Lara, tanto per cambiare, comincia a declamare versi: “Le acque tranquille di un lago riflettono le bellezze che lo circondano; quando la mente è serena, la bellezza dell’io si riflette in essa”.
Dopo esserci domandate se per caso la peperonata della sera prima avesse avuto degli effetti allucinogeni su di lei ecco svelato l’arcano: Lara con quei versi ha voluto darci più di un indizio: al lago! Per l’esattezza il Lago di Garda passando, ca va sans dire, per Sirmione, Gardone Riviera e Salò.
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Sirmione è considerata un gioiello, meta indiscussa di numerosi turisti italiani ma soprattutto tedeschi. Partiamo, quindi e, una volta arrivate, cerchiamo un posto dove alloggiare tra i numerosi hotel della zona. Posati i bagagli, decidiamo di visitare il poderoso “Castello degli Scaligeri”, che risale al XIII secolo e che è una delle più importanti fortezze sull´acqua in tutta Europa.
Lara ci fa notare che per le amanti dei panorami è d’obbligo visitare la torre principale alta 30 metri. Da lì è possibile ammirare tutta Sirmione e buona parte del Lago di Garda. Una tappa immancabile, è la chiesa di Santa Maria Maggiore che presenta un altare in marmo e il dipinto a olio di Paolo Farinati, allievo del Veronese. Poi è la volta della visita alla chiesa romanica del VIII sec., di San Pietro in Mavino e delle famose grotte di Catullo, che poi, in realtà, grotte non sono… si tratta infatti di una villa romana costruita alla fine del I secolo a.C. sulla riva meridionale del Lago di Garda, appartenuta alla famiglia del celebre poeta Catullo.
Anna ci racconta che qui c’era un vero paradiso caratterizzato da un vasto settore termale che traeva il massimo rendimento dai benefici flussi delle acque lacustri. In ultimo, sulla punta estrema della penisola, è possibile ammirare le montagne in calcare bianco che grazie alla luce del sole colorano di turchese l’acqua del lago. Uno spettacolo così non l’avevamo mai visto!
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Un po’ stanche ed affamate, decidiamo di fermarci in un ristorantino tipico della zona per gustare le prelibatezze del posto. Poi nel pomeriggio, partiamo alla volta di Gardone Riviera, vera località di lusso della sponda lombarda del Lago di Garda. Ci troviamo circondate da ville e magnifici edifici tra cui il Grand Hotel Gardone Riviera. Poi facciamo una passeggiata al porto e lì conosciamo Gino, un residente del posto che ci racconta che in questa località, da oltre 100 anni, personaggi facoltosi e famosi s´incontrano qui presso lo storico centro termale.
Ma il vero punto di riferimento ed attrazione della cittadina è il Vittoriale degli italiani, una vera e propria cittadella monumentale caratterizzata da piazzette, vie, edifici, giardini, corsi d’acqua e perfino un anfiteatro. Costruito tra il 1921 e il 1938 dal “Vate” Gabriele D’Annunzio con il prezioso aiuto dell’architetto Giancarlo Maroni.
Io e Lara rimaniamo esterrefatte dal “Vittoriale” ed in modo particolare dalla casa di Gabriele D’Annunzio. Il Vittoriale, ricordiamo alle altre ragazze, è stato realizzato per rendere onore alla straordinaria ed inimitabile vita del poeta-soldato e alle valorose imprese dei nostri soldati e della nazione italiana. Ma non finisce qui!
A Gardone Riviera si può ammirare lo splendido giardino botanico Hruska che riunisce la flora delle Alpi con quella dei tropici, per un totale di ben 2000 diverse piante. Meraviglioso, non crediamo ai nostri occhi. Per oggi può bastare: cena e tutte a nanna tra una chiacchiera e l’altra.
Il giorno dopo, il nostro viaggio continua e ci spostiamo alla volta di Salò. Ci soffermiamo a visitare la splendida Cattedrale di Santa Maria Annunziata, poi è la volta del Palazzo della Magnifica Patria e del rinnovato municipio del XIV secolo che presenta all’interno anche un piccolo Museo Civico, con preziosi oggetti risalenti al periodo dell’età romana. Decidiamo di prendere una barca per un ultimo tour, verso l’ultima tappa del nostro viaggio all‘isola del Garda. “Straordinaria la villa in stile neogotico veneziano, progettata dall’architetto Luigi Rovelli nei primi ‘900, per non parlare del parco e dei giardini”, esclama Lara, “Che bel week end”!
Oggi, sia il palazzo che l´isola sono di proprietà della famiglia Borghese Cavazza. Dalla barca, Lara ci scatta l’ultima foto e Anna canticchia una frase tratta da una canzone dei Pooh “Portami via con te, rubiamo insieme un’isola! Voglio dai piedi all’anima, sentirmi ancora mio”. Il fine settimana è finito, ci dirigiamo a malincuore verso casa sognando già la prossima destinazione..
Piatti tipici: polenta carbonera, il bro’ brusa’ (brodo bruciato), filetti di trota agli agrumi, i tortellini di valeggio, sardine con olio prezzemolo e aglio, spaghetti con le alborelle, budino di riso, brasadela, pere al bardolino.
Vini tipici: Bardolino, Amarone, Bianco di custoza, Lugana, Garda, Garda classico, Soave, Durello dei lessini, Franciacorta, Recioto.
Daniela Bonanno Conti
Foto © Itinerari Brescia
L’aereo di Gabriele D’annunzio © Fondazione Vittoriale degli italiani.