Milano, Italia.
L’autore, Edmondo Capecelatro, uomo di legge, ci rivela che questa sua opera che viene rappresentata per la prima volta il 27 marzo 2015 presso il teatro del PIME (via Mosè Bianchi 94, Milano, ore 21) ma che la sua ideazione ed il canovaccio risalgono a parecchio tempo prima…
Come in “Sabato, domenica e lunedì” del grande Eduardo, nel “Fascino sottile della follia” i tempi sono scanditi dalla preparazione del ragù… Si percepisce la complessità dei rapporti di una famiglia – allargata a comprendere la cameriera Caterina e il factotum Mast’Andrea – dove non mancano affetto e solidarietà, ma neppure le occasioni di scontro e, soprattutto, convivono idee opposte sulla vita…
I diversi personaggi sono delineati con pienezza di tratti, finendo di rivelare, nell’epilogo, gli aspetti anche più segreti di sé. Nella commedia si alternano momenti comici e drammatici, tristi e divertenti. E’ il personaggio più umile e apparentemente semplice, Mast’Andrea, a sviluppare, con il professore, le riflessioni più complesse e a cercare il senso più profondo della vita. La commedia ci lascia un interrogativo: se sia più giusto omologarsi, con senso di opportunismo, o rifiutare ogni condizionamento e ipocrisia morale, difendendo principi morali ormai considerati da tanti “vecchi e superati”. Ognuno degli spettatori deciderà se “il pazzo è quello che non si amalgama alla massa” o se, invece, i veri pazzi siano gli altri… E, se verrà risposto che il pazzo è chi decide di essere diverso dal gregge, allora non si potrà negare che la follia ha davvero … “un fascino sottile”!