Per il nuovo appuntamento de La Grande Arte al Cinema, un progetto di Nexo Digital, arriva nelle sale italiane per soli due giorni il film dedicato a uno dei maggiori esponenti del realismo americano, Edward Hopper, il pittore “della solitudine”
Milano, Italia.
Il documentario diretto da Phil Grabsky analizza a fondo l’arte di Hopper, l’artista probabilmente più influente di tutta la storia statunitense, ripercorrendo le tappe della sua lunga carriera artistica, ma anche la sua vita, le sue relazioni personali, e il suo difficile ma intenso rapporto con la moglie Jo, pittrice anche lei che abbandonò la sua promettente carriera artistica per fargli da manager.
Il regista, attraverso interviste e letture di diari, racconta una storia d’amore, quella per l’America, le sue architetture e i suoi paesaggi, che hanno ispirato l’intera l’opera di Hopper, a sua volta ispiratore, sia di illustri pittori, da Rothko a Banksy, sia di autori del cinema, da Hitchcock a Lynch.
Quel senso di solitudine
Attraverso le scene vuote o semivuote dei suoi quadri, in cui i pochi soggetti ritratti hanno uno sguardo perso e sembrano non interagire tra loro, si definisce il suo realismo, oltre che il suo stile personale, e quel senso di solitudine, malinconia e incomunicabilità che gli conferirà la nomea del pittore “della solitudine”.
Spiega il regista Phil Grabsky: “Inizialmente sono stato attratto dall’idea di un uomo scorbutico, monosillabico e sgradevole, ma ho imparato che questa era una sintesi molto ingiusta dell’uomo Hopper, che è stato molto più complicato e complesso di così. Durante gli studi per il film, ho anche scoperto che non si può capire Edward Hopper senza capire sua moglie, Jo. È per questo motivo che, con il progredire delle ricerche, abbiamo cambiato il titolo in Hopper: Una storia d’amore americana, alludendo sia al suo amore per l’architettura e i paesaggi americani, sia al suo rapporto con Jo. L’eliminazione della folla dalle sue scene urbane ci permette di concentrarci sulla narrazione di una persona sola e della sua solitudine”.
INFO
Elenco delle sale su nexodigital.it
Photo courtesy of Nexodigital
Anna Alemanno