
Milano, Italia.
Chi non ha sognato almeno una volta nella vita di viaggiare indietro nel tempo e scoprire come si viveva nel passato? Grazie ai musei di living history oggi è possibile fare un viaggio attraverso i secoli scorsi. E gli appassionati di culture scandinave e di vichinghi possono trovare in Svezia, Norvegia, Danimarca e Islanda diversi musei di living history dedicati alla cultura norrena e non solo.
Cosa sono i musei di “living history”?
Diciamocelo: tutti noi almeno una volta abbiamo voluto essere forti e invincibili come i vichinghi. Con la passione per questa popolazione nordica che impazza sempre di più grazie a festival di rievocazione storica come il Ragnarök Viking Fest, serie culto disponibili online su Netflix come Vikings, che oggi vanta molti tentativi di emulazione, e diverse altre forme d’intrattenimento come la slot machine online del casinò digitale Betway Casinò Thunderstruck 2, i cui protagonisti sono proprio gli dei norreni. Per molti, i vichinghi sono una popolazione da ammirare e i cui stili di vita sono, almeno in parte, da emulare. È difficile però farne esperienza diretta, soprattutto in Italia, ma per fortuna vengono in aiuto dei viaggiatori i musei di living history.
Questo tipo di musei non va confuso con i musei all’aria aperta, con cui condivide la presenza di edifici storici, originali o ricostruiti, in cui i visitatori possono entrare e uscire a piacimento per scoprire come si viveva in un determinato periodo. I musei di living history sono infatti musei all’aria aperta con un tocco in più: tra le loro strade si aggirano infatti attori vestiti con costumi d’epoca che fingono di vivere nel villaggio, mostrando così ai visitatori com’era la vita di tutti i giorni in un determinato luogo e periodo. Per rendere ancora più verosimile l’esperienza, spesso questi attori sono anche veri esperti artigiani e agricoltori che lavorano nelle botteghe, producono manufatti, allevano animali, coltivano piante e possono insegnare alcuni trucchi del mestiere agli interessati.

“Living history” vichinga in Scandinavia
Cogliendo appieno il fascino che questi musei possono avere sugli appassionati di vichinghi, in Scandinavia sono nati musei di living history che rievocano villaggi abitati proprio da questo popolo. Attenzione però: visitare questi musei può essere deludente per chi si aspetta solo guerra e razzie. I vichinghi conquistatori, e un po’ bruti, che tutti conosciamo non erano che una frangia della popolazione norrena che spesso conduceva vite assolutamente normali, e forse per alcuni un po’ noiose, in villaggi senza dover mai prendere il mare. Ce ne dà un esempio il Fotevikens Museum che sorge poco lontano da Malmö e Lund in Svezia. Fondato nel 1995, il museo offre uno spaccato nella vita del tardo periodo vichingo nel XII secolo di un villaggio marittimo. Passeggiando per le sue vie si possono incontrare volontari, studenti e rievocatori professionisti che interpretano cittadini di diverse classi sociali intenti a portare avanti veri lavori quotidiani grazie alla presenza di galline, pecore e piccoli orti.
Grandi e piccini possono inoltre cimentarsi in giochi di abilità e di forza e in piccoli lavori di artigianato con le tecniche tradizionali.Il museo vichingo di Aarhus, in Danimarca, è invece un museo tradizionale ma una volta all’anno ospita il Moesgaard Viking Moot, una rievocazione in costume durante la quale viene ricreato un mercato vichingo e in cui hanno luogo anche combattimenti e parate di cavalli. Le isole Lofoten in Norvegia ospitano invece il Loftr Vikingmuseum, un museo all’aria aperta in cui sono state ricostruite le case lunghe vichinghe, locande e botteghe artigiane abitate da attori e staff che servono al pubblico cibi e bevande e offrono dimostrazioni. Chi vuole sentirsi un vero vichingo può inoltre partecipare alle escursioni sulle ricostruzioni funzionanti delle navi vichinghe o prendere parte al banchetto serale a base di piatti tipici in compagnia del capo del villaggio.
Non solo vichinghi in “living history”

Se per molti il periodo vichingo della Scandinavia è il più interessante, non va dimenticato che questo territorio vanta una storia complessa e ricca che merita altrettanta attenzione. Proprio per questo sono molti i musei di living history dedicati a periodi che non sono quello vichingo e che raccontano quella parte più sconosciuta della storia di questi Paesi. Tra i primi nel suo genere, il Norsk Folkemuseum di Oslo è un museo all’aria aperta in cui, durante il periodo estivo, è possibile incontrare anche figuranti che mostrano ai visitatori com’era la vita in Norvegia. Ripercorrendo tutta la storia del Paese dal medioevo fino ai giorni nostri, il museo è un vero viaggio nel tempo che porta dalle tipiche chiese in legno delle campagne, attraverso villaggi fino ad arrivare alle moderne case degli anni ‘50 e ‘60.
La Danimarca punta invece al medioevo con il Middelaldercentret in cui è stato ricostruito un villaggio medievale tra il XIV e il XV secolo. Il centro è famoso per le sue esibizioni in cui si può assistere a vere giostre a cavallo e alla sua collezione di trabucchi e catapulte ricostruite e funzionati. È stata fondata invece al fine di mantenere vive le tradizioni popolari islandesi la sezione Árbær del Reykjavík City Museum in Islanda. Aperto nel 1957, questo museo a cielo aperto ospita un villaggio composto da più di venti case e abitato da attori in costume che simulano la vita quotidiana degli abitanti nel XIX secolo. Il villaggio ospita un caffè, diverse botteghe, una chiesa e dei cottage e non è raro vedere i figuranti intenti in attività come la coltivazione e l’allevamento.
Gli appassionati di storia e culture scandinave possono oggi viaggiare indietro nel tempo visitando villaggi vichinghi, medievali e non solo, incontrando i loro abitanti e prendendo parte ad attività grazie alla presenza di diversi musei di living history in Svezia, Danimarca, Norvegia e Islanda.