GITA FUORIPORTA NEL PRINCIPATO DI MONACO

GITA FUORIPORTA NEL PRINCIPATO DI MONACO

Scritto da Marta Covre on . Postato in CostaAzzurra, Destinazioni, Itinerari, Weekend

Questo piccolo ma fiero lembo di terra non è solo il regno del lusso, del Gran Premio di Formula Uno e del rinomato Casino, ma anche un’inaspettata destinazione per una gita fuoriporta capace di combinare visite a luoghi affascinanti e relax.

Monaco-Monte Carlo, Principato di Monaco.
La scoperta del Principato di Monaco, facilmente raggiungibile in treno grazie alla stazione sotterranea sulla linea Marsiglia-Ventimiglia, inizia appena arrivati. Subito si notano strade ordinate che si snodano tra grattacieli e palazzi, la rocca a picco sul mare e l’azzurra distesa del Mediterraneo.

La rocca di Monaco

Il Palais Princier, la dimora del principe regnante, è il simbolo di questo tratto di costa, conquistato dal genovese Francesco Grimaldi nel 1297 e rimasto indipendente da allora. All’esterno del palazzo una statua di bronzo ricorda l’impresa del Grimaldi, che conquistò la rocca grazie a un travestimento da francescano, che gli valse il soprannome Malizia. Alberto II è l’attuale capo della casata e sovrano del principato. La visita ai Grands Appartements (attualmente sospesa per restauri, riapertura prevista ad aprile 2022) si snoda tra i grandi saloni di rappresentanza, la sala del trono – dove si svolgono i matrimoni civili dei membri della famiglia principesca – e il cortile d’onore con l’imponente scalinata in marmo di Carrara.

Poco distante sorge la singolare cattedrale dell’Immacolata Concezione, che a prima vista sembra sproporzionata – troppo alta rispetto all’ampiezza – ma all’interno questa impressione scompare, anche grazie alla molta luce che entra dalle finestre e ai mosaici dorati della cupola. Nel deambulatorio dell’abside si trovano le tombe della famiglia Grimaldi, tra cui quelle di Ranieri III e Grace Kelly su cui non mancano mai i fiori freschi.

Proseguendo lungo il promontorio si arriva al Musée Océanographique, che sorge in posizione apparentemente precaria a strapiombo sul mare. All’interno ospita un’interessante esposizione sulla storia dell’esplorazione oceanografica, nonché uno dei maggiori acquari del Mediterraneo. Sul tetto, a 85 metri d’altezza sul mare, si apre una terrazza panoramica che offre viste mozzafiato a 360 gradi.

Monte Carlo

Scendendo al porto si può approfittare di un passaggio in bateau bus da quai Rainier I verso la riva opposta. Non lontano dall’approdo sorge la piccola cappella di Santa Devota, patrona del principato: ogni 26 gennaio vi si tiene una funzione in suffragio dei morti in mare, seguita da una festa popolare in cui viene bruciata una piccola barca, in ricordo del ritrovamento delle spoglie della santa in quel luogo dopo un naufragio.

Da lì poi si sale verso il famoso Casino di Monte Carlo, probabilmente l’attrazione più famosa dello stato. Costruito in stile barocco nell’Ottocento, al suo interno vi si trovano numerose aree dedicate al gioco d’azzardo, ma non mancano anche sale da concerto e il Grand Théâtre, che ogni anno presenta una stagione lirica con alcune produzioni originali.

Larvotto

Dopo aver tentato la fortuna, scendendo di nuovo verso il mare dal lato opposto del promontorio, si imbocca avenue Princesse Grace: proprio all’inizio della via si apre il giardino giapponese. Questo parco pubblico offre un’oasi di pace in mezzo al caos, dove passeggiare circondati dalla rigorosa armonia di sentieri, alberi, rocce e un laghetto con le carpe Koi. Vi è anche un giardino zen a disposizione di chi desidera prendersi il tempo per meditare.

Il modo migliore per coronare la scoperta di questo minuscolo Stato, se la stagione lo consente, è proseguire su avenue Princesse Grace e raggiungere la spiaggia di Larvotto. In parte libera e in parte attrezzata, vi si trovano anche un campo da beach volley e un parco giochi per bambini, il tutto abbracciato da un’ampia promenade pedonale. I numerosi stabilimenti offrono ristoranti e locali direttamente sulla sabbia, in alcuni casi più economici dei vicini sulla costa francese. Una rete anti-meduse allestita in estate protegge i bagnati da incontri spiacevoli, garantendo il massimo relax.
Foto Marta Covre

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Marta Covre

Trevigiana doc dal 1990, laureata in turismo, ora lavora a Venezia. Affascinata dalle lingue e culture del mondo, si cimenta da autodidatta negli idiomi che la attraggono – gaelico di Scozia in testa – mentre raccoglie il coraggio per affrontare il sanscrito. Da sempre appassionata di Storia, all’università ha iniziato ad approfondire la Grande Guerra partecipando a un progetto di ricerca, per poi entrare nel mondo del lavoro facendo diverse esperienze in ambito culturale. Sognatrice accanita, lettrice onnivora, ascoltatrice compulsiva di musica, è alla perenne ricerca di stimoli, nonché del suo personale Santo Graal. La sua giornata ideale comprende la ricerca di informazioni sulla prossima meta, la costruzione di itinerari, lo studio, magari pratico, della cucina locale, e infine il sogno a occhi aperti del momento di partire.