Dal 14 al 24 novembre 2019 al Teatro Filodrammatici di Milano, in prima nazionale, lo spettacolo “Gioventù Senza” di Bruno Fornasari. Porta in scena i fatti accaduti ad una classe di allievi di liceo nel ’34, anno in cui il nazismo conquista il potere dopo l’incendio del Reichstag.
Milano, Italia.
Una rappresentazione teatrale molto densa di spunti al Filodrammatici dal titolo emblematico “Gioventù senza”. Bruno Fornasari ha curato l’adattamento del testo di Odon Horvath, tratto da” Gioventù senza Dio” . Si tratta di una storia collettiva raccontata in aula da alcuni giovani studenti, basata su una ricostruzione documentaristica relativa a fatti accaduti ad una classe di liceo nel ’34, momento cruciale dell’avvento del nazismo, dopo l’incendio del Reichstag. Tutto risulta incentrato sul giovane docente, Tommaso Amadio che, nel dilemma fra dover applicare un’etica personale, umana ed inclusiva, e un’etica di stato, che vede nei “diversi” solo una minaccia, esita diventando complice di una tragedia che intaccherà la sua vita, oltre che quella dei propri allievi.
Faceva riflettere la conclusione dello spettacolo con riferimenti alla rassicurante quotidianità, fatta di acquisti su Amazon e alla perenne dipendenza dai mezzi tecnologici, suggellata con un corale grido “spegni”. Forse un involontario monito a porre fine a tutto ciò che ci destabilizza, come un passato inquietante, con valenze implicite perennemente incombenti. Molto bravi i i giovani interpreti che si avvicendavano sul palcoscenico con performance concitate e, per alcuni versi, dal carattere ginnico , quasi a voler trasmettere la forza propulsiva travolgente di una sorta di ecatombe. Efficace la regia di Emiliano Bronzino, artista di livello internazionale, che ha al suo attivo, svariate collaborazioni di apprezzata realizzazione.
Produzione Accademia dei Filodrammatici con il sostegno di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo- Progetto Next 2019/ 2020 –dal 14 al 24 novembre 2019