Feudi di San Gregorio: location nel cuore dell'Irpinia dove il vino diventa un'opera d'arte

Feudi di San Gregorio: location nel cuore dell’Irpinia dove il vino diventa un’opera d’arte

Scritto da Alessandra Chianese on . Postato in Food&Drink

UNA REALTA’ INTERESSANTE, SITA NEL CUORE DELL’IRPINIA: A SORBO SERPICO, I FEUDI DI SAN GREGORIO SONO LA LOCATION IDEALE PER CHI INTENDE CONOSCERE LA CULTURA DEL VINO, OSSERVANDO DIRETTAMENTE COME VIENE PRODOTTO E DEGUSTANDO LE CREAZIONI PIU’ PREGIATE. UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEI VITIGNI DEL SUD ITALIA COME L’AGLIANICO, IL FIANO DI AVELLINO E IL GRECO DI TUFO.

Sorbo Serpico, Avellino, Italia.

Un luogo interessante, nel cuore dell’Irpinia, dove la cultura dell’accoglienza rappresenta da sempre il valore-simbolo. I Feudi di San Gregorio sono la location in cui la cantina è concepita come qualcosa di più di una dimora del vino: è un luogo dove il sapere, la tradizione, la passione e il legame al territorio si vivono profondamente, per essere successivamente percepiti e trasferiti orgogliosamente al visitatore.

Feudi di San Gregorio è oggi il marchio simbolo del rinascimento enologico del meridione d’Italia e di una cultura del bere volta a riscoprire l’identità dei sapori mediterranei. L’obiettivo è far comprendere l’importanza del vino, la meticolosità con cui viene prodotto: molteplici pertanto sono le proposte per chi vuole visitare la cantina o farsi guidare in una degustazione di vini e dei prodotti tipici del territorio. Una vero e proprio viaggio alla scoperta dei vitigni del Sud Italia come l’Aglianico, il Fiano di Avellino e il Greco di Tufo.

La Tenuta

La Tenuta sorge sulle morbide colline irpine, un’area nota per i suoi vigneti che si alternano agli alberi da frutto e uliveti, costernati da paesaggi sempreverdi. 

Il design e lo stile architettonico spaziano in maniera naturale dalla tradizione all’innovazione, abbracciando un design di alta qualità, pensato e realizzato dall’architetto giapponese Hiraku Mori. In particolare, gli esterni presentano un carattere moderno, così come gli interni; d’altro canto, la Bottaia si mescola con il suo stile classico, celebrando un continuum lineare e temporale tra passato e futuro.

Il Ristorante Marennà prosegue il contatto vivido con la modernità e la tradizionalità, presentando in primo luogo le decorazioni interne realizzate in legno, l’eleganza delle sedute; il gioco di luci ed infine, la cucina che affaccia sulle meraviglie irpine e i vigneti.

La Foresteria “Country House” è circondata da spazi verdi visibili da tutti gli affacci delle camere deluxe; la prospettiva interna è semplice dal punto di vista di design e ricca di elementi in legno (dal colore delle pareti fino ai bagni). 

Un’esperienza che abbraccia i sensi

Salita la collina verso Sorbo Serpico, ci si addentra in un mondo magico, tra luoghi d’acqua inaspettati, giardini di spezie e roseti in fiore. Attraverso i profumi del giardino, delle erbe aromatiche, degli alberi da frutta e l’atmosfera unica della bottaia, si avvia un percorso dedicato al “ciclo dell’uva”, durante il quale vengono spiegate minuziosamente tutte le fasi di lavorazione e affinamento dei vini attraverso un appassionante percorso guidato. Un tour guidato all’interno della cantina, dove il lungo canale che ospita i nostri vini rossi, si configura come luogo di incontro e scambio, di sapere e conoscenza.

Un percorso che appassiona ad ogni passo

Si accede anche alle cantine, dove sono sapientemente prodotti vini eccellenti, apprezzati a livello internazionale. Le botti sono lo scrigno in cui il vino riposa e si affina, prima di essere pronto per essere bevuto. La visita termina con la degustazione: oltre che ascoltare la storia riguardante i Feudi di San Gregorio, ricopre un aspetto indubbiamente rilevante l’apprezzare in prima persona l’eccellenza campana.

Si possono scegliere diverse opzioni ma è consigliabile quella che consentirà di testare 3 vini, accompagnati da salumi e formaggi locali. Un ottimo modo per provare direttamente ciò antecedentemente si è osservato e scoperto: l’imperativo infatti è iniziare col sapere, terminare col sapore.

Il territorio dell’Irpinia

L’Irpinia, regione storica dell’Appennino campano è un territorio vitivinicolo unico, in cui i vigneti coesistono da sempre con alberi da frutta, boschi, ulivi, erbe aromatiche. Territorio aspro e dolce insieme, dalle connotazioni forti e sensazioni intense: un entroterra antico le cui vigne trovano testimonianza già nei testi di Plinio, Columella e Strabone.
La giacitura dei suoli del territorio irpino è molto varia: un continuo succedersi di montagne, colline, pianure, intervallate da corsi d’acqua.

Il regime dei venti regala alla regione una buona piovosità e crea un microclima che la differenzia nel contesto campano: la vegetazione è varia e densa; gli inverni, pur brevi, sono rigidi e nevosi e le estati miti e prolungate.

Vino come opera d’arte

Una delle più importanti visioni di Feudi di San Gregorio è credere che la nascita di un vino abbia lo stesso processo creativo di un’opera d’arte.

L’amore e la passione nella cura delle piante, l’impegno nella raccolta dell’uva e la pazienza nell’attesa che il vino sia maturo, fanno sì che ogni bottiglia esprima la sua personalità e diventi una creazione artistica.

È con questo approccio che nascono le collaborazioni con grandi maestri e giovani di talento, volte a continuare e far crescere la volontà di uno scambio continuo di conoscenza e creatività fra il vino e l’arte.

La sorpresa più grande è però all’interno della cantina: la lunga bottaia che ospita i vini rossi. L’intento è di andare oltre il concetto di cantina, facendola diventare un forum, un luogo di incontro, di confronto, di conoscenza, di meditazione, un laboratorio di idee e cultura, un luogo di accoglienza e ristoro. Al progetto hanno partecipato professionisti di livello mondiale: l’architetto giapponese Hikaru Mori ha avuto il difficile compito di dare unità architettonica alle strutture preesistenti, sviluppatesi nel tempo. Massimo e Lella Vignelli, simboli del design italiano nel mondo e “autori” delle etichette dell’azienda, hanno disegnato gli arredi e gli interni.

Un conviviale appuntamento “al teatro”

Dotata di trentadue posti a sedere, la Tenuta dispone anche di una splendida Sala Balthazar, o Teatro del Vino, situata all’interno del ristorante Marennà. Disposto con la stessa architettura di una platea, questo luogo originale e al tempo stesso simbolico, è stato pensato proprio per le degustazioni dei grandi vini tra cui, appunto, uno dei formati più nobili, il Balthazar

Su delle comode poltrone, sotto il riflesso di luci calde, in un’atmosfera elegante e sofisticata che si ”rompe” con il marmoreo piano di lavoro, il Teatro del Vino è lo scenari o perfetto per svolgere meeting o eventi. Qui, lo chef Roberto Allocca si occuperà di far vivere un’indimenticabile esperienza sensoriale a tutto tondo, con i suoi consigli e proposte gourmet.

INFO

Per tutte le informazioni necessarie e prenotare quest’imperdibile e unica esperienza, consultare www.feudi.it

Alessandra Chianese

Nata e vissuta in provincia di Napoli, è da sempre appassionata di arte, di cultura, di moda e del buon cibo italiano. Giornalista, fin da piccola mostra un costante interesse per l’attualità e la politica, determinanti nella sua scelta di vita professionale. Amante delle lingue, adora viaggiare, scoprire nuovi posti e allargare i propri orizzonti. La frase che più la rispecchia è un passo scritto dal grande poeta Dante: “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”.