
DOPPIO APPUNTAMENTO SUI PROFUGHI ROHINGYA. LA VERA SITUAZIONE RACCONTATA DA MARCO RESTELLI

Bangladesh.
Come si è creata una delle peggiori crisi umanitarie dei nostri tempi? Quali rischi politici comporta anche per noi? Perché il campo di Cox’s Bazar potrebbe diventare una bomba a orologeria? Perché – Bangladesh a parte – molti Stati girano la testa e la gestione di questa emergenza è lasciata nelle mani di Ong come Azione Contro la Fame? E poi la domanda che molti nel mondo si pongono: perché la Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi non interviene per difendere i diritti dei Rohingya in Myanmar?
Un milione di disperati, in fuga da una terribile persecuzione nel proprio Paese: tanti sono oggi i profughi Rohingya provenienti dal Myanmar e raccolti in Bangladesh nella zona di Cox’s Bazar, dove è sorto il più grande campo profughi del mondo.

Ragazza Rohingya con la figlia in un ospedale nel campo profughi di Cox’s Bazar, Bangladesh. Foto di Marco Restelli
A questi e altri interrogativi proverà a dare risposta Marco Restelli, giornalista e studioso di culture asiatiche, in un doppio appuntamento.
In Bit, martedì 12 alle ore 15 nel corso dell’incontro “Ristoranti Contro la Fame – Quando il cibo unisce e diventa solidale” nell’ambito di “Le Strade del Gusto”.
Presso l’Università degli Studi di Milano, Polo di Sesto San Giovanni, Piazza Montanelli 1 (MM 1 fermata Sesto Marelli), lunedì 18 febbraio 2018, ore 10,30-12,30. La conferenza tenuta da Marco Restelli «Il campo profughi più grande del mondo. Emergenza Rohingya fra Birmania e Bangladesh» sarà presentata dalle Cattedre di Lingua Hindi e di Cultura Indiana del Dipartimento di Scienze della Mediazione Linguistica e Studi Interculturali. L’ingresso è libero.

Marco Restelli nel campo profughi Rohingya di Cox’s Bazar, Bangladesh. Foto: courtesy Gabriele Cecconi
Tags: Bangladesh, Birmania, Myanmar, profughi