
DEMO HOTEL: A RIMINI UN NUOVO LANDMARK

UN ITINERARIO INVERNALE A RIMINI: A PARTIRE DA UN ESEMPIO ICONICO DI CREATIVITÀ NEL DESIGN.

Milano, Italia
Non solo estate, lungomare e spiagge assolate a Rimini, tradizionale meta balneare.
Ma anche originali proposte creative che diventano nuovi attrattori per la stagione invernale.
Ne è esempio eccellente il Demo Design Emotion Hotel, un nuovo landmark cittadino.
Il progetto
Da un’idea visionaria di Mauro Santinato, presidente di Teamwork Hospitality, dal recupero di una pensione locale in disuso, è nato un hotel di design emozionale, progettato come showroom permanente delle più interessanti novità di settore.
Quattordici studi di architettura sono stati chiamati a ripensare in totale libertà gli spazi comuni e le suites, con il supporto delle migliori aziende di arredo e design.
Ad esempio Valli&Valli ha fornito maniglie nel caratteristico colore rosato del rame o nella declinazione titanium, quali dettagli perfetti che coniugano estetica sofisticata e semplice funzionalità.
Lago è stata chiamata a partecipare all’iniziativa con il suo studio di progettazione Contract Lab, realizzando la suite Just Like Home, una suite dove ci si sente proprio come a casa ma con qualcosa in più: design raffinato e cura del dettaglio.
Un vero “calore sartoriale” si potrebbe definire quello offerto dai radiatori di design Tubes, scelti da ben sei degli studi di architettura: dal calorifero a forma di corpo sinuoso e scultoreo, a quello sottilissimo come un foglio, da quello a forma di mensola, comodissimo, ai moduli ellittici plissettati.
L’azienda Dornbracht ha partecipato al progetto con numerose proposte per il bagno e la cucina: linee di rubinetteria, innovative applicazioni doccia, collezioni per la cucina sia per le suite, sia per gli spazi comuni al piano terra, in particolare la restroom e la zona lavanderia.
Un laboratorio creativo
Ne è derivato un laboratorio creativo, vero hub di sperimentazione dell’hospitality, unico esempio in Italia, che spazia dal Pop al Déco, dal sofisticato all’informale, dal romantico all’industrial, in cui il colore e le luci giocano un ruolo fondamentale.
Carte da parati che evocano le opere liriche italiane, magic mirror, arredi retrò e attrezzature da palestra, tonalità accese e colori fuidi, materiali naturali e superfici tecnologiche.
Strepitose le soluzioni esterne con balaustre in vetro colorato fornite dal Gruppo Fontanot: la ringhiera Glass On é caratterizzata da un’ampia superficie trasparente di grande impatto estetico e da una modularità personalizzabile.
Così il Demo Hotel, con l’effetto di suscitare un senso di meraviglia e creare un’esperienza memorabile, diventa un messaggio forte non solo per la città, ma per tutto il settore alberghiero.

E, a partire dal Demo Hotel, inizia il nostro insolito itinerario nella Rimini invernale
Fellini può esserne il filo conduttore.
Dunque ecco la Rimini cinematografica dell’illustre cittadino Federico Fellini, il nostro regista più famoso, e uno dei più famosi al mondo, quattro volte premio Oscar nella categoria del miglior film in lingua straniera (per La Strada, Le notti di Cabiria, 8½ , Amarcord) e vincitore del prestigioso premio Oscar alla carriera.
Con la sua città natale Fellini ebbe un rapporto ambiguo di amore e di distanziamento.
Era un giovane provinciale proteso tra il sogno della grande città e la nostalgia della provincia, a cui tornava sempre, in cerca di ricordi, emozioni, personaggi.
Sullo sfondo della vita e della filmografia di Fellini c’è sempre la città di partenza.
Ma a Rimini non girò mai una scena, pur mettendola al centro di tanti capolavori.
Oggi Rimini gli dedica il suggestivo Fellini Museum, ospitato a Castel Sismondo, ricco di documenti, fotografie, video, poster, costumi, il materiale del Fondo Nino Rota, tanti disegni di Fellini stesso, che, non dimentichiamolo, era nato come disegnatore di giornali satirici.
L’universo felliniano rivive oggi su tre poli, il Museo di Castel Sismondo, il Palazzo Valloni, dove a piano terra ha sede il mitico cinema Fulgor e una grande area urbana, una vera e propria Piazza dei Sogni, che, attraverso un percorso di installazioni e scenografie felliniane, fa da ‘fil rouge’ tra questi due edifici.
L’itinerario riminese e insieme felliniano si può concludere piacevolmente con una passeggiata a zonzo fra le casette colorate e pittoresche di San Giuliano, il borgo di pescatori che conserva l’anima autentica della Rimini adriatica.
Qui abitavano barcaioli, pescatori, birocciai e carrettieri, persone semplici e spontanee che il giovane Fellini osservava con curiosità nelle loro manifestazioni più popolari, rimaste nel nostro immaginario attraverso i fotogrammi di Amarcord e, da qualche anno, anche nei divertenti murales che animano le vie del borgo.
Credit, dall’alto, seconda foto: Lorenzo Burlando, terza foto Francesca Pagliai.
Info: www.aptservizi.com