
“DA MONET A WARHOL”: I capolavori dell’arte mondiale in mostra a Sarnico sul Lago di Iseo

“DA MONET A WARHOL”, i Capolavori della Johannesburg Art Gallery in mostra alla Pinacoteca Gianni Bellini di Sarnico, dove fino al prossimo 3 settembre, si potranno ammirare alcune fra le opere d’arte più ambite di tutte i tempi.

Sarnico (BG), Italia.
Dal 19 maggio al 3 settembre, la Pinacoteca Gianni Bellini a Sarnico (BG), ridente cittadina affacciata sulla sponda bergamasca del lago d’Iseo, ospita l’elegante e raffinata mostra “da MONET a WARHOL, Capolavori della Johannesburg Art Gallery”.
Curata da Simona Bartolena e dal conservatore del museo sarnichese Massimo Rossi, prodotta e organizzata da ViDi Cultural in collaborazione con l’Associazione Il Ponte di Sarnico, con il patrocinio del Comune di Sarnico, la mostra “da MONET a WARHOL, Capolavori della Johannesburg Art Gallery” pone dunque “Sarnico al centro del mondo” come dichiara entusiasta il sindaco Giorgio Bertazzoli.
Approdano così sulle sponde del lago d’Iseo, sessanta opere tra olii, acquerelli e grafiche, provenienti dalla prestigiosa pinacoteca sudafricana, per permettere ai visitatori di ripercorrere ben oltre un secolo di storia dell’arte internazionale, dalla metà del XIX secolo fino al secondo Novecento, attraverso interpreti di primo piano: “una straordinaria collezione che annovera, tra le numerose opere, quelle di artisti come Monet, Degaz, Cézanne, Picasso, Matisse, Van Gogh e Modigliani. Siamo quindi lieti di essere riusciti a realizzare una mostra di tale livello e di averla resa fruibile sul nostro territorio, così da far scoprire e riscoprire questi luoghi, tramite una Cultura di qualità, che riesce a unire e connettere paesi e persone” afferma con una celata nota di orgoglio Laura Crescini, Assessore alla Cultura del Comune di Sarnico.
Viaggio nella storia dell’Arte
Questo eclatante viaggio nella storia dell’arte del XIX e XX secolo, da Johannesburg a Sarnico, si apre con l’incontro del ritratto eseguito da Antonio Mancini di Lady Florence Phillips (moglie del magnate dell’industria mineraria Sir Lionel Phillips), donna indiscutibilmente fuori dal comune per la propria epoca che coinvolge il marito e alcuni grandi industriali dell’epoca nel progetto di aprire a Johannesburg un museo d’arte, con l’ambizione che potesse essere di livello internazionale e valorizzasse la cultura sudafricana: nasce così la Johannesburg Art Gallery, oggi tra i più importanti musei d’arte del continente africano, che ospita capolavori dell’Ottocento britannico e francese e opere di importanti artisti africani assai poco noti al pubblico europeo.
Nella Pinatacoteca Gianni Bellini di Sarnico, ex monastero finemente restaurato, il visitatore si avventura in un viaggio che, stanza dopo stanza, tela dopo tela, lo incuriosisce ed interessa dapprima con l’Ottocento inglese di William Turner e Alma-Tadema, e i maggiori esponenti dei Preraffaelliti, John Everett Millais e Dante Gabriel Rossetti, per essere totalmente rapito con crescente entusiasmo dall’impressionismo di Degas e Monet, seguito dalla scena post-impressionista di Cézanne e Van Gogh. La vera sorpresa, come era nel desiderio di Lady Florence, avviene con l’espressionismo sudafricano di Maggie Laubser, con i racconti di vita urbana e di apartheid di Maude Sumner, Selby Mvusi, George Pemba, e il lavoro di William Kentridge, il più noto rappresentante dell’arte sudafricana nel panorama contemporaneo; particolare dedica questa a Nelson Mandela (1918-2013) in occasione del decimo anniversario della sua scomparsa.

Vuyisile Mshudulu: un’esperienza interculturale che influirà positivamente sul corso della storia
La soglia del tempo si apre poi sul Novecento, dove s’incontrano le opere di due emblemi del secolo, quali Matisse e Picasso, e a seguire Francis Bacon e Henry Moore, oltre alla pop art americana di Lichtenstein e Warhol (di cui si presenta il trittico dedicato a Joseph Beuys).
“Siamo certi che questa sarà un’esperienza interculturale che influirà positivamente sul corso della storia, nella ferma convinzione che queste iniziative contribuiranno sotto molti aspetti a dare al mondo un volto più umano” è quanto dichiara Vuyisile Mshudulu, direttore Arti, Culture e Tradizioni di Johannesburg.
Ci sarebbe molto altro da raccontare, ma è doveroso da parte di chi scrive lasciare la curiosità ed il gusto di questo viaggio nell’arte assolutamente da non perdere, che saprà lasciare pienamente soddisfatto ed arricchito anche il visitatore più scettico.
Buona visione, buon viaggio!
Testo e foto di Monica Martinelli