
Viaggio e cultura nella Firenze di Dante
Firenze, città mitologica, che racchiude una sintesi delle bellezze e dell’intelligenza italica. Architetti, pittori, scultori, letterati, scienziati. Dal Brunelleschi a Donatello, da Giotto a Dante fino a Galileo Galilei, il capoluogo toscano da secoli è punto di riferimento intellettuale della Penisola. Scopriamola insieme, nelle sue vesti classiche ma anche in quelle più alternative. Qualche itinerario e qualche dritta per vivere al meglio la Culla del Rinascimento. Con una particolare attenzione a Dante Alighieri.

I GRANDI CLASSICI DELLA CULTURA
Si può tornare e ritornare a Firenze molte volte. L’emozione di ritornare sui luoghi più iconici della città per una seconda, terza e anche quarta volta è una tentazione che sfiora chiunque sia stato in città. Chi ha ammirato la Cupola del Brunelleschi all’interno del duomo sa che i 400 scalini che separano la piazza dalla sommità della cattedrale sono un’inezia paragonati all’emozione dell’incontro con il Giudizio Universale e con il panorama di Firenze dall’alto.
Uno dei grandi classici fiorentini è Dante, che ebbe con la città un rapporto a dir poco turbolento. Se il Sommo Poeta fu costretto all’esilio per le sue idee politiche, oggi restano ancora numerose testimonianze del suo passaggio dalla città e dell’amore, forse un po’ tardivo, che nel corso dei secoli i fiorentini, a fasi alterne, gli dimostrarono, dedicandogli dipinti, statue e monumenti. Così in Santa Croce si trova la statua che Enrico Pazzi gli dedicò nel 1865, mentre nel cosiddetto quartiere dantesco – quel dedalo di vicoletti racchiuso fra piazza della Signoria, Orsanmichele, la Torre della Castagna, la Badia Fiorentina e l’oratorio dei Buonomini di San Martino – si può visitare la casa di Dante, oggi museo storico, e la chiesa di Santa Margherita de’ Cerchi, dove il Poeta celebrò il suo matrimonio e dove si narra siano sepolti i resti delle famiglie di sua moglie Gemma e della sua amata Beatrice.
E ancora, in giro per la città, le 34 lapidi legate a fatti cittadini raccontati nella Divina Commedia, posizionate proprio nei luoghi delle narrazioni di Dante, sono un modo alternativo di leggere l’opera dantesca e conoscere la città; oppure il sasso di Dante, di cui si racconta fosse il luogo da cui il poeta contemplava l’edificazione della Cattedrale.
Che Dante abbia ispirato migliaia di fiorentini nel corso dei secoli è indubbio. Un esempio contemporaneo, imperdibile per gli ammiratori dell’Alighieri nazionale, è l’Hotel 25 hours. Inaugurato nel 2021, in uno dei quartieri più autentici e meno noti, quello di Santa Maria Novella, centralissimo eppure ancora poco conosciuto dal turismo, l’hotel segue la storia della Divina Commedia reinterpretandola in chiave ironica e un po’ provocatoria. Per rivivere il viaggio dantesco basta decidere se passare la notte in paradiso o all’inferno. Oltre alle camere tematizzate, la Divina Commedia è onnipresente: dall’area intorno agli ascensori arricchita dalle illustrazioni di Seymour Chwast, al cinema dell’hotel, il Cinema Paradiso, che offre una selezione di film di ispirazione dantesca.
LA CULTURA ALTERNATIVA
I navigati viaggiatori avranno però voglia di scoprire luoghi diversi, nuovi o comunque meno commerciali e conosciuti. A due passi dall’hotel 25 hours si entra nella più antica farmacia d’Europa, già nel ‘600 laboratorio aromatico dove Fra’ Angiolo Marchissi sperimentava ed elaborava le sue ricette alchemiche, vendendole ai fiorentini ed esportandole in tutta Europa.
In via dei Benci troviamo il Museo Horne, ricostruzione di una tipica casa fiorentina rinascimentale, all’interno della quale ammirare ceramiche, tavoli intagliati, antichi attrezzi e un magnifico dipinto di Giotto, il Santo Stefano.
Appena fuori città, al museo Stibbert, si può ammirare un’importante collezione di armi ed armature, rilassandosi poi nel magnifico parco della villa, magari seduti a fianco del tempietto egizio edificato su un placido laghetto.

CULTURA ENOGASTRONOMICA
Tra le capitali culinarie italiane, Firenze non sfugge alla tradizione umana, troppo umana, del cibo da passeggio, oggi conosciuto con il termine modaiolo di street food. Ebbene, come ogni città del mondo, il capoluogo toscano ha la sua specialità da cui non si può prescindere per immergersi nel suo mood, elegante e assieme godereccio. Stiamo parlando del lampredotto, il quarto stomaco dei bovini, un classico della cucina povera eretto a simbolo del cibo di strada fiorentino, da provare da uno dei lampredottai sparsi in giro per la città.
Tra questi uno dei migliori è quello di Lorenzo Nigro, all’interno del nuovissimo mercato di San Lorenzo: bancarelle al piano terra, per acquisti di cibo fresco e gustosi souvenir – prodotti al tartufo, olio d’oliva e via dicendo – e stand gastronomici al primo piano, per sedersi e assaggiare specialità toscane, italiane e internazionali.
Non distante – si ritorna dalle parti dell’hotel 25 hours – ancora enogastronomia, a dire il vero più eno che gastronomia, in un’enoteca un po’ speciale, Todo Modo, enoteca con annessa libreria (o, se si preferisce, libreria con enoteca) dove leggere e fare acquisti sorseggiando un buon Chianti d’annata.
LA CULTURA SI COMPRA
Da Todo Modo a Dilà sono pochi minuti a piedi. Basta passare l’Arno dal Ponte alla Carraia e in pochi minuti si va, appunto, di là, nella libreria per ragazzi più carina della città. Stessa proprietà del Todo Modo, stesso stile librario ma, giunto per mantenere un certo bon ton per i bambini, senza enoteca.
A due passi, direzione Ponte Vecchio, si va al San Jacopo Show, storico negozio dedicato all’interior design, dove trovare prodotti d’arte contemporanea, tessuti ricercati, fotografie e mobili.
Un po’ fuori rotta, dalle parti del Parco di Villa Strozzi, gli amanti dei gioielli possono visitare e fare shopping da Fabula Aurea, gioielleria con annesso laboratorio specializzato nel creare gioielli adornati con gemme e pietre locali.
Da Clet Abraham invece, questa volta nella zona di Ponte alle grazie, si trovano gadget artistici e adesivi da applicare ai cartelli stradali per renderli divertenti, e che alimentano una particolare forma d’arte diffusissima in città, la cosiddetta Sticker Art.

CULTURA FUORI DAL CENTRO
Chi cerca alternative ai classici percorsi storici o modaioli deve allontanarsi un po’ dal centro, magari inforcando una bicicletta – gli ospiti dell’Hotel 25 hours possono utilizzare le biciclette Schindelhauer gratuitamente o a pagamento, a seconda della categoria di camera in cui alloggiano – e andando fino ad Arcetri, antico quartiere fiorentino con un’antica tradizione legata allo studio del cosmo e all’osservazione delle stelle. Qui, nella Villa Il Gioiello, visse gli ultimi anni della sua vita Galileo Galilei, e qui è oggi presente l’Osservatorio astrofisico di Arcetri, considerato uno dei siti astrofisici più importanti d’Italia.
IL TACCUINO DI AGENDA VIAGGI
Dove mangiare
Gli appassionati delle frattaglie devono andare al Magazzino, una tipica osteria fiorentina proprio dietro Palazzo Pitti dove assaggiare trippa e lampredotto da leccarsi i baffi. Non distante, Alla Vecchia Bettola, cibo toscano casereccio, tra cui coniglio fritto e fiori di zucca fritti, e un’eccezionale bistecca alla fiorentina. Più centrale l’Hosteria Antico Bottaio. Piatti forti? Il galletto al mattone, morbidissimo e saporito, e la ricercata e squisita burrata su un letto di arance e fragole.

Dove dormire
All’Hotel 25 hours, albergo dal design veramente ricercato e particolare, il soggiorno alternativo è assicurato. Per una notte romantica e di passione si consiglia la camera inferno, mentre per più notti la paradiso è più rilassante. Non è una cattiva idea provarle entrambe. L’hotel sorge in un quartiere un tempo degradato, oggi completamente rivitalizzato ma non ancora al centro dei flussi turistici. La location è centrale pur non essendo in centro, dista pochi minuti a piedi dal duomo e dalle zone più alla moda dell’Oltrarno. Presenti anche un bar con sedute ultracomode e un ristorante che propone piatti della tradizione toscana nella corte interna dell’hotel, proprio sotto la grande cupola di vetro che la sovrasta.
Info su Hotel 25 hours Firenze
Ivan Burroni
inungiorno.com