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A cura di Valigia a due piazze
Dublino, Irlanda.
Una pinta di birra nera, la Guinness. Canti gaelici nei pub. Gli studenti che vanno e vengono da un cortile all’altro del Trinity College. Le funzioni religiose nella cattedrale di San Patrizio che, nel periodo natalizio, sono particolarmente emozionanti. Le passeggiate lungo il River Liffey che taglia in due la città. L’irish breakfast così carica di calorie che non fa patire la fame per ore e ore. Ecco, se vi chiedete “che cosa fare a Dublino?”, questa è solo una prima parte della mia risposta.
A due ore e mezza da Milano e a circa 3 ore e venti minuti da Roma, su Dublino volano Lufthansa e le low cost Aer Lingus e Ryanair. Con un weekend già potete sentirvi a casa vostra nella capitale irlandese, quella che mi piace definire “la porta d’Irlanda”. Se, poi, avete qualche giorno in più, allora potete pensare di spingervi fuori città e di visitare i dintorni di Dublino (come il delizioso villaggio di pescatori di Howth, nella Baia di Dublino, a 15 minuti di treno dal centro cittadino).
Per noi di Valigia a due piazze questa città ha rappresentato il punto di partenza e di arrivo del nostro lungo viaggio che ha toccato tutta la costa della Repubblica d’Irlanda, l’Irlanda del Nord e qualche zona nelle Midlands. Siamo rimasti a Dublino tre notti in tutto, in due alberghi. Uno l’abbiamo azzeccato, l’altro no davvero. Il consiglio da segnare è questo: il Kingfisher, a dieci minuti a piedi dal centro vero e proprio. Offre, compresa nel prezzo della stanza, una colazione fino a tarda mattinata, servita nella tavola calda a livello strada. Si tratta di un boutique hotel dallo spirito irlandese. Lì accanto, in O’Connell St, potete ammirare la scultura più alta del mondo, Spire, l’ago.
Dublino si gira a piedi, ma, se siete stanchi, tenete presenti le compagnie di pullman hop on – hop off per un giro di perlustrazione. Tra i primi posti da visitare a Dublino, dirigetevi a piedi alla Cattedrale di San Patrizio, uno dei simboli della città. Poi tornate indietro verso Grafton Street, la via più commerciale di Dublino, e, per lo shopping, non dimenticate la bella George’s St Arcade, una galleria gotica vittoriana (utile anche per ripararsi dai frequenti e violenti scrosci di pioggia, quelli che gli irlandesi chiamano showers, docce). Per pranzo, andrà bene un fish and chips, piatto tipico di questo Paese. Nel pomeriggio, mettete in agenda la visita al Trinity College che è aperto (gratuitamente) fino alle 22. All’interno di uno dei suoi edifici è conservato uno dei libri miniati più antichi del mondo, il Book of Kells. All’ora dell’aperitivo, la meta giusta è il colorato quartiere di Temple Bar, rimesso a nuovo vent’anni fa e, da allora, anche a misura di famiglia. Lasciatevi tentare dal pub in cui sentite le risate più rumorose e ordinate una Guinness (o una Smithwick’s di Kilkenny, se preferite una birra ambrata).
Il giorno dopo, potete visitare la Guinness Storehouse. Salite sulla metropolitana Luas Line fino a Jame’s Gate, oppure prendete gli autobus 21A, 78 o 78° da Fleet St. Vi troverete davanti a un enorme boccale di birra. Entrateci. L’ingresso costa 15 euro per un adulto. Chiuderete la visita al settimo piano del museo, al Gravity Bar. Brindate ad Agenda Viaggi e godetevi il panorama della città.
Il doppio bonus arriva adesso. Non ripartite senza aver fatto due cose: visto un film d’essai al Lighthouse Cinema, il più bello di Dublino, e bevuto una birra – la più buona della città, secondo la Gente di Dublino – al Mulligan’s, in Poolberg St. E’ il pub amato anche da James Joyce e lo amerete anche voi. Zero turisti, poco spazio, fiumi di birra.
Vola con Agenda Viaggi nell’Irlanda selvaggia della Giant’s Causeway Coastal route
Elisa Pasino
elisa@agendaviaggi.com