A cura di Finding Neverland Travel Blog
“Basta, ora mollo tutto e faccio il giro del mondo, poi magari mi fermo su un’isola deserta e apro un baracchino. Per un po’ voglio vivere di sole, mare e libertà”. Chi non ha mai avuto questo pensiero almeno una volta nella vita? Ma quanti sono quelli che davvero riescono a prendersi il tempo per viaggiare a lungo? Pochi. Alla fine entrano sempre in gioco innumerevoli variabili avverse che spingono, chissà poi perché, a rimandare la partenza, finché il giorno in cui ci si sente pronti per partire ci si rende conto che non si ha più la voglia di farlo, quel viaggio.
Oggi però, voglio raccontarvi la storia di Giorgio e Laura, due ragazzi che, in barba a tutti i dubbi, hanno deciso di partire per un viaggio avventuroso rigorosamente on the road, utilizzando solo mezzi via terra e via mare. Niente aerei, niente salti improvvisi da una cultura all’altra ma un lento percorso graduale seguendo l’antica e affascinante Via della Seta, con un unico obiettivo: cercare di spingersi il più a est possibile. Il loro diario di viaggio è il loro blog beentogether.wordpress.com, dove raccontano impressioni e ritratti dei luoghi attraversati.
Agenda Viaggi, tramite la rubrica On the Road, ha deciso di seguire le avvincenti avventure di questi due ragazzi, partiti circa tre mesi fa da Milano, che hanno attraversato l’Europa dell’Est, il Caucaso, l’Asia Centrale e in questo momento si trovano in Cina. Da loro ogni mese riceveremo delle cartoline di seta. Così abbiamo deciso di chiamare i loro scritti che arriveranno da diversi luoghi proprio lungo la Via della Seta: impressioni, reportage, informazioni turistiche e diari di viaggio sulle cose che più li colpiscono durante questo emozionante percorso .
Come meglio presentare Cartoline di seta se non attraverso le parole dei protagonisti? Ecco allora la presentazione del viaggio di Giorgio e Laura nell’intervista che ho fatto loro mentre si trovavano in Cina.
Giorgio e Laura (29 e 26 anni), partendo da Milano avete deciso di partire per un viaggio via terra lungo la Via della Seta senza prendere aerei. Da dove nasce l’idea di intraprendere questo lungo viaggio? E perché proprio on the road?
Grazie alla nostra passione per i viaggi e a una buona dose di fortuna e buona volontà, abbiamo potuto visitare diverse mete europee insieme, prima che l’idea di questa impresa iniziasse a prendere forma. Ci siamo accorti che soltanto viaggiando riuscivamo a imparare e a percepire alcune cose in maniera più profonda. Crediamo che muoversi con mezzi di terra aiuti a vivere meglio proprio questi aspetti del viaggio: non si è catapultati da una realtà all’altra in poche ore di aria pressurizzata ma si possono avvertire per gradi tutti i cambiamenti da una società all’altra, da un ambiente storicamente urbanizzato a deserti naturali e non, da una cultura a noi vicina ad un’altra completamente diversa e tutta da scoprire. Il fatto di muoversi con mezzi locali insieme alla gente del posto non ti fa sentire solo un “turista” ma rende tutto più reale, più coinvolgente.
Quale itinerario vi siete prefissati e per quanto tempo?
Muovendoci lungo una linea immaginaria verso est cerchiamo di seguire l’antica Via della Seta in un percorso che attraversa l’Europa dell’Est, il Caucaso, l’Asia centrale e la Cina. Concluso questo storico sentiero ci proponiamo di seguirne uno ancora più antico, quello che proprio dalla Cina inizia la sua discesa nel Sud-Est asiatico lungo le rive del Mekong. Idealmente pensiamo di portare a termine questo percorso verso maggio o giugno, e poi chi lo sa, magari ci fermiamo un po’ in Australia.
Fino ad oggi, siete riusciti a rispettare l’itinerario o avete fatto delle deviazioni?
In un viaggio del genere la prima regola è sapersi adattare. Una volta fatto proprio questo principio, ogni difficoltà di percorso può rivelarsi un’occasione: a noi questa chance si è presentata in Azerbaigian quando, date le difficoltà di raggiungere l’Asia centrale via nave attraverso il mar Caspio, abbiamo dovuto decidere in fretta di aggirarlo passando per l’Iran. Un inaspettato e splendido “imprevisto” che ci ha regalato due delle migliori settimane del viaggio!
La cosa che più vi ha colpito in questa prima parte del viaggio?
E’ difficile rispondere a una domanda del genere. E’ un po’ come quando si devono scegliere la propria canzone o il proprio libro preferito, a seconda del momento tutto può cambiare. Sicuramente la sorpresa più grande per noi è stata proprio l’Iran: il suo popolo così straordinariamente ospitale e sorridente ci ha contagiati, ricordandoci ancora una volta quanto siano importanti i piccoli gesti.
Qual è la cosa più difficile in un viaggio on the road, e quale la più gratificante?
La parte più difficile forse è proprio il distacco da una realtà fatta di cose quotidiane e piacevolmente sicure: afferrare i tuoi cereali preferiti dalla mensola della tua cucina, sentire il profumo del solito detersivo sulla federa del cuscino, schivare con la bicicletta la solita buca della solita via milanese ogni mattina, che sai che non verrà mai coperta. Parte della soddisfazione del nostro viaggio è anche il saper ricreare, nel nostro piccolo, queste situazioni: cucinare un risotto sul fornello mezzo rotto di un ostello, gustarci una passeggiata senza meta in un’area periferica della città priva di clamorose attrazioni turistiche. La gratificazione maggiore forse pero’ è un’altra: non tanto l’aver vissuto e visitato i Paesi che abbiamo già attraversato, quanto la consapevolezza che molti di più potremo attraversarne!
Per immergervi nell’affascinante mondo orientale insieme ai nostri protagonisti seguite le loro cartoline di seta su questa rubrica e partite anche voi per un avvincente viaggio on the road… Almeno, con la fantasia!
Francesca Mc Closkey
mc.francesca@agendaviaggi.com
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