La tradizione gastronomica della Capitale belga è indubbiamente il cioccolato, a cui visit.brussels l’ente di promozione del turismo della Regione di Bruxelles dedica un focus con itinerari turistici, workshop e pacchetti a tema
Milano, Italia.
Centro politico dell’Unione europea e della Nato, Bruxelles, è oggi considerata la Capitale d’Europa. La città belga è un incredibile mix culturale, di lingue e culture. Una città a misura d’uomo, vivace al punto giusto e ricca di locali, come le bellissime boutique e laboratori di cioccolato, da visitare assolutamente, dove il tempo sembra essersi fermato, tra vetrine in stile Art Nouveau e prelibatezze di altri tempi. Qui il produttore di cioccolato belga Jean Neuhaus, inventò la mitica pralina al cioccolato e dal 2000 la casa madre belga Neuhaus è il fornitore ufficiale del paese. Per la cronaca nel 2017 i suoi tartufi al cioccolato sono stati votati da una giuria di esperti come “i migliori al mondo”.
Alla scoperta del cioccolato belga
Il cioccolato belga è apprezzato per il suo aroma particolarmente intenso e per l’utilizzo di materie prime eccellenti, a cominciare dal burro di cacao, realizzato con il 100% di cacao, senza grassi vegetali alternativi come l’olio di palma. La struttura finissima, la rigorosa selezione delle materie prime e la spiccata creatività dei maître chocolatier, sempre alla ricerca di nuovi accostamenti di gusto e consistenze, fanno del cioccolato belga una vera e propria arte, conosciuta in tutto il mondo.
Il cioccolato un prodotto per pochi
L’Europa ha incontrato per la prima volta il cacao nel 1502, 10 anni dopo lo sbarco di Cristoforo Colombo in America. All’epoca, però, le fave di cacao venivano utilizzate come mezzo di pagamento. Fu Hernán Cortés, 26 anni dopo, a portare per la prima volta nel Vecchio Continente la ricetta e gli strumenti per trasformare le fave di cacao in cioccolato, ma bisognerà aspettare almeno fino al 1580 per assistere alla nascita, sul suolo iberico, di una prima “fabbrica” di cioccolato. Inizialmente il cioccolato veniva trasformato in bevanda: le prime botteghe di cioccolateria si diffondono nel corso del ‘600, soprattutto in Francia e Italia (Torino in particolare) e il cioccolato resta un prodotto per pochi. Dal XVIII secolo, l’industrializzazione e lo sviluppo delle prime macchine per la macinazione dei semi di cacao hanno permesso la lavorazione del cioccolato su ampia scala, moltiplicandone le varietà e le forme, e rendendolo al contempo sempre più accessibile.
Nel 1857, il signor Jean Neuhaus si trasferì a Bruxelles e aprì una farmacia in Galerie de la Reine, che fu la più antica galleria commerciale d’Europa, dove il cioccolato veniva venduto come terapia per la depressione
Si arriva così al 1912, quando il produttore di cioccolato belga Jean Neuhaus, nella sua bottega sotto gli archi delle Galeries Royales Saint-Hubert di Bruxelles inventò la famosa pralina: una mandorla o nocciola tostata ricoperta di cioccolato. Nel 1915 il successo era già tale, che si rese necessaria la creazione di una confezione specifica per contenere gli ordini dei clienti: il “ballotin”. Questa piccola scatola di cartone permetteva ai cioccolatieri di posizionare le praline una sopra l’altra senza schiacciarle: era nata la scatola di cioccolatini!
Da allora, il profumo di cioccolato è una costante nelle vie che circondano la Grand Place, animate da decine di locali storici che propongono “manon”, “orangette”, tartufi e decine di altri capolavori del gusto. Nomi del calibro di Galler, Godiva, Corné Port Royal, Café Tasse e Leonidas … oltre naturalmente a Neuhaus che oggi, a oltre 110 anni dall’invenzione delle praline, ne offre più di 60 tipi diversi.
E poi gustose praline anche vegane
Le cioccolaterie più famose si trovano nelle zone più centrali: il Sablon e il Mont des Arts, la zona intorno alla Grand-Place e le Galeries Royales Saint-Hubert. In prossimità della Grand Place si può visitare il Museo Choco-Story Brussels, che propone un entusiasmante percorso nel mondo e nella storia del cioccolato: dalle coltivazioni dei Maya e degli Aztechi di 3.000 anni fa alle tecniche di lavorazione più recenti, utilizzate per trasformare il cacao prima in cioccolato e poi in praline. Ci si può mettere anche direttamente alla prova, cimentandosi nella realizzazione di tavolette di cioccolato personalizzate e altre specialità. Lo stesso vale per l’Atelier Chocolat, dove si possono preparare gustose praline anche vegane, e per il Concept Chocolate, che propone un workshop dedicato al food pairing, ovvero l’arte di abbinare il cioccolato e la birra.
Un’esposizione permanente di sculture in cioccolato
Merita una sosta anche il BCV – Belgian Chocolate Village: inaugurato nel 2014, è la più grande esposizione dedicata al cioccolato di tutto il Belgio ed è pensato prevalentemente per un pubblico di bambini e ragazzi, che possono partecipare anche a golosissimi laboratori e degustazioni. Tra gli highlights del BCV, un’esposizione permanente di sculture in cioccolato che rappresentano l’Atomium e gli altri monumenti più famosi della città, e una serra tropicale che permette di osservare da vicino le piante di cacao.
E per gustarli?
Neuhaus dal 2000 è il fornitore ufficiale della Corte del Belgio. Nel 2017 i suoi tartufi al cioccolato sono stati votati da una giuria di esperti internazionali come “i migliori al mondo”. A Milano troverete “Charlotte Dusart” in via Eustachi al 47, la cioccolateria belga, orgogliosa di utilizzare i migliori ingredienti e ore di ricerca per ottenere la tradizionale ricetta.
Per saperne di più su Visit Brussels
Visit Brussels è l’ente di promozione del turismo della Regione di Bruxelles. Il suo obiettivo è ampliare e consolidare l’immagine della capitale di 500 milioni di europei. Dal 1° settembre 2017 Visit Brussels ha aperto una sede a Milano che ha lo scopo di sviluppare una strategia di promozione turistica dedicata al mercato italiano.
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