
Ascanio Celestini e Pier Paolo Pasolini: narratori in tempi diversi

L’occasione è il centenario della nascita di Pasolini. Il fil rouge è un legame particolare che inizia al Teatro Carcano con uno spettacolo teatrale “Museo Pasolini” di Celestini e prosegue con la proposta di un viaggio culturale a cura di Stippelli viaggi con la visita ai luoghi legati all’autore ed alle sue opere.

Milano, Italia.
Presenti Ascanio Celestini e Stippelli esplicano la proposta. Un viaggio che inizia in teatro, luogo di narrazione e confronto immateriale, e si relaziona con quanto di materiale rimane dei luoghi pasoliniani, delle realtà urbane che tanto hanno da dire rispetto quell’Italia fascista e post fascista resa alla storia dal regista.
Interessanti, provocatorie e ricche di suggestioni le due proposte.
Partiamo dall’idea di museo legata ad un personaggio che tutto avrebbe voluto, Pasolini, tranne che vedere congelate suppellettili, reperti, muti frammenti materiali del sé.
“Secondo l’ICOM (International Council of Museum) le cinque funzioni di un museo sono: ricerca, acquisizione, conservazione, comunicazione, esposizione… in una teca potremmo mettere la sua prima poesia…È il 1929. Mentre Mussolini firma i Patti Lateranensi, Antonio Gramsci ottiene carta e penna e comincia a scrivere i Quaderni dal Carcere…Pasolini aveva sette anni”. Ascanio Celestini racconta ed è una sorta di visita virtuale del museo. Questa prima poesia scritta alla mamma, insegnante, Colussi di cognome; il legame del regista con la madre, la sepoltura che li vede affiancati, più distante il padre; padre che aveva un fratello, poeta dilettante, che godeva della sua stima; suo fratello minore, nato nel ‘25, tre anni dopo Pier Paolo e quattro dalla poesia di cui stiamo parlando. Le varie “stanze” museali si aprono nel racconto una dietro l’altra: l’omicidio del fratello Partigiano nel controverso episodio di Porzus, le poesie in friulano (dialetto non della famiglia), gli anni ‘60 e il Piano Solo (‘64) come tentativo di colpo di stato mentre Pasolini mette in scena “Il Vangelo secondo Matteo” …un “ritratto della storia italiana dalla fine degli anni del fascismo fino alla metà degli anni ‘70”.

Segue la proposta, questa volta materiale e tangibile, del viaggio culturale proposto da Stippelli viaggi in occasione dei 100 anni dalla nascita di Pasolini, centenario che rientra nei programmi degli anniversari UNESCO 2022/2023. Un “viaggio” in cui l’incontro con nuove culture nutre il bisogno innato dell’uomo di socializzare, scoprire, imparare per espandere la propria consapevolezza”. Si visiteranno le due Roma, quella rinascimentale e quella popolare, quella di Campo dei Fiori dove si svolsero i funerali di Pasolini e fu bruciato sul rogo Giordano Bruno. Il lido di Ostia,il quartiere EUR, la bella casa in via Eufrate da cui si vedono le colline del Portuense (dove furono girate sequenze di “Uccellacci e uccellini”), i dintorni romani di Soriano nel Cimino e di Viterbo diventano cartoline viventi cui attingere per approfondire, conoscere, scoprire.
Dall’1 al 6 febbraio Ascanio Celestini Teatro Carcano sarà la voce di “Museo Pasolini”, dal 7 al 10 aprile la proposta di viaggio “Oltre il Teatro: Museo Pasolini”. Buon museo a tutti.
Credits Musacchio Ianniello Pasqualini
Pippo Biassoni